Kazakistan
Antichi regni e Khanati
Come altri territori della regione in Asia-centrale l’ antica terra che prese nome dalle popolazioni Kazake fu a lungo nei percorsi carovanieri della leggendaria Via della seta condividendone migrazioni, conquiste e domini per i secoli successivi fino a divenire una delle repubbliche orientali dell’ Unione Sovietica. Dalle origini remote fin dalla preistoria, quella che fu la lunga storia del Kazakhstan iniziò dalla metà del V millennio quando si diffuse antica cultura del Kelteminar che riunì varie tribù neolitiche nel suo vasto territorio e i limitrofi seguita nel III millennio da quelle che fondarono la cultura di Botai introducendo l’addomesticamento dei cavalli selvatici, villaggi e centri permanenti ove producevano ceramiche e oggetti metallici iniziando l’ età del bronzo nella regione che successivamente si inaridì costringendo quei popoli a migrare a nord verso le foreste fino all’ inizio del I millennio, mentre dalle steppe giunsero le popolazioni nomadi iraniane dei Saka. Dopo un lungo periodo dal V secolo d.C. dalla Siberia meridionale arrivarono le tribù nomadi di stirpe turco mongola degli Unni che dominarono la regione e quando la lasciarono migrando ad ovest entrò nei domini del primo grande Khaganato turco di Göktürk , la regione fu poi attraversata dalla migrazione delle tribù nomadi turche dei Kipčaki, note ai cronisti medioevali occidentali come Cumani e ad esse appartenevano quelle dei Kanli o Qanglı che si unirono in questo territorio fondando il loro regno di Qangar . Mentre dall’ inizio del VII secolo dalla divisione del Göktürk poco a sud sorgeva l’ altro Khaganato turco occidentale di Onoq ,nel territorio Lungo il fiume Irgiz fino alle steppe del Kazakhstan occidentale nello stesso periodo si estese il regno di Oghuz. Dopo l’ avanzata in Asia centrale con a conquista araba islamica della Transoxiana completata nell’VIII secolo vi fu l’ unico scontro militare tra le armate musulmane e l’ impero cinese che si affrontarono nel 750 cobattendo la battaglia del Talas con la sconfitta cinese, poco dopo nell’ impero della dinastia Tang vi fu la grande rivolta di Anshi guidata dal generale originario dei territori occidentali della Sogdiana An Lushan che permise un’ ulteriore espansione degli arabi in Asia centrale con il ritiro dei cinesi introducendo l’ islam tra gran parte delle popolazioni turche, completata alla fine del IX secolo quando da ovest si estese l’impero persiano Sāmāniyān della dinastia Samanide e poi la regione venne invasa da est dalla popolazione di stirpe turca Uygur dei Qarakhānidi anch’ essa islamizzata fondava il vasto Khanato di Karakhani. All’ inizio del XIII secolo come gran parte delle regioni limitrofe il territorio fu travolto dall’ incontenibile conquista dei Mongoli in Asia Centrale, dall’ inizio del XIII secolo fu nell’ Ikh Mongol Uls dell’ immenso impero Mongolo e successivamente alla sua divisione nell’ Orda d’Oro come era noto l’ occidentale Khanato di Kipchak fino al suo declino quando dal XV secolo e per i quattro successivi la regione divenne indipendente nell’Handyǵy del Khanato Qazaq.
Il Kazakistan russo
Mercanti russi attraverso l’Asia Centrale si avventurarono ad est fin dal XVI secolo con il granducato di Moscovia durante il regno di Ivan il Terribile che inviò una guarnigione di cosacchi al comando il cosacco Timofeevič, noto alle cronache come Ermak, dal 1579 invase il Sibirskoe khanstvo come era chiamato dai russi il territorio del Khanato di Sibir dei tartari islamizzati e con quella che venne celebrata come l’ epopea dei Cosacchi di Ermak nei remoti territori nord orientali, iniziò la grande conquista russa della Siberia. All’inizio del secolo successivo in Khazakistan i cosacchi dell’ Ural sulla sponda del fiume omonimo nella regione occidentale fondarono il centro di Jaickij gorodok nel 1613 che si estese divenendo la città di Ural’sk o Oral , più tardi il mercante russo Guriev fondò il centro di Jaizk nel 1645 divenuta poi avamposto militare ed infine la città che ne prese nome come Guriev, ribattezzata Atyrau, alla fine del XVII secolo e quando all’ inizio del successivo i vari khanati Kazaki minacciati dal vicino e più orientale grande Khanato di Zungar furono costretti a spostarsi ad ovest lasciarono ai russi di prendere il loro territorio assieme ai Kalmyki anche noti in occidente come Calmucchi. Nel XVII secolo diverse tribù Kazake si erano riunite nelle Tre Orde di Zhuz fondando l’ omonimo khanato nel territorio occidentale e nel 1730 il khan dell’ Orda Minore Abul Khair chiese aiuto ai russi contro i Calmucchi cedendo di fatto il controllo sulla regione tconquistando poi i domini dell’ Orda di Mezzo nel 1798, mentre quelli della Grande Orda rimasero indipendenti fino al 1820 quando nella regione sud orientale si estese il Qo’qon Xonligi del Khanato Kokand e per non esserne conquistata la Grande Orda fu costretta ad accettare il protettorato imperiale iniziando il lungo dominio russo in Kazakhstan. Dopo l’avanzata con le conquiste nella regione del Caucaso dell’ impero russo sotto il regno di Alessandro I , all’inizio del XIX secolo il territorio divenne protettorato assieme al Khanato di Kokand , consolidato durante il regno dello zar Nicola I , ma alla colonizzazione del Kazakistan si opposero movimenti popolari iniziati con la rivolta condotta da Taymanuly per due anni dal 1836 celebrato come eroe Batyr del popolo Khazako assieme all’ amico e letterato Otemisuly, il decennio successivo dal 1847 per undici anni fu combattuta l’altra insurrezione per l’ indipendenza contro i russi guidata da Eset Kotibaruli. Il territorio fu definitivamente annesso dall’impero come la provincia orientale centroasiatica del Kazakhstan nella vasta colonizzazione della regione durante la seconda metà del XIX secolo completata dallo zar Alessandro II , con la creazione del vasto Gubernatorstvo o governatorato generale imperiale del Turkestan russo e alla fine del secolo venne completata l’espansione e conquista russa dell’ Asia Centrale .
La Repubblica Sovietica
Nel 1906 per collegarne i territori all’ovest e colonizzare la regione venne inaugurata la lunga linea ferroviaria Trans-Aral trasportando migliaia di coloni che fondarono fattorie ed insediamenti agricoli nella politica di espansione dovuta alle riforme del Ministro degli Interni zarista Petr Stolypin che invasero i tradizionali territori di pascoli kazaki e come governatore generale per la colonia del Turkestan nel 1913 venne nominato Vassily_Balabanov. Con l’entrata nella prima guerra mondiale dell’ impero russo voluta dall’ ultimo zar Romanov Nicola II, le violenze per la circoscrizione obbligatoria all’ esercito imperiale in Asia Centrale nel 1916 provocarono le rivolte Semirechye estese l’anno dopo nella provincia del Kazakhstan con le insurrezioni dei baskinji islamici che avevano fondato il movimento Basmachestvo .Dopo la caduta del secolare regime zarista e il trionfo della grande Rivoluzione di ottobre, nella regione dal 1920 venne istituito l’autonomo territorio socialista sovietico del Kazakhistan con il suo governo fino al 1936 quando venne annesso come la Repubblica Socialista Sovietica Kazakh e tale rimase dall’ epoca stalinista e quelle succedute nella lunga storia dell’ Unione Sovietica fino al rinnovamento e la ricostruzione dello stato con la perestrojka e la liberalizzazione nella Glasnost’ nelle grandi riforme di Gorbaciov.
Il Kazakistan indipendente
Nel 1990 venne fondata la nuova repubblica indipendente del Kazakhistan che poco dopo aderì alla nuova Comunità Stati Indipendenti o Csi della dissolta Unione Sovietica, mantenendo parte della classe dirigente precedente e ne divenne presidente Nursultan Nazarbaev nel 1991 che ha mantenuto l’indiscusso il potere fino al 2019, governando con la nuova costituzione e una diversa istituzione parlamentare con il Senato che ne costituisce la camera alta divisa da quella bassa riunita nell’ assemblea del Májilis. Nel suo primo periodo di governo Nazarbaev divenne molto popolare risollevando l’ economia dalla separazione con l’ Unione Sovietica e mantenendo l’ equilibrio tra le varie etnie, mentre nel 1997 da Almaty la nuova capitale del Kazhakistan venne trasferita nell’altra grande città di Astana poi ribattezzata Nur-Sultan in onore del presidente che si è dimesso nel 2019 lasciando la carica al presidente del Senato Qasym-Jomart Toqaev, ma continuando ad esercitare il suo potere come capo del Consiglio di sicurezza nazionale. Come i paesi limitrofi il Kazhakistan è attraversato da percorsi sulle vie della droga in Asia centrale anche se marginalmente rispetto agli altri della regione in un traffico favorito dal crescente terrorismo, a lungo combattuto dal presidente Nazarbaev mentre consolidava la sua dittatura, con attacchi ed attentati come ad Aktobe, anche qui assieme al traffico di droga è aumentato quello di esseri umani nelle regioni controllate dagli islamisti e poco ad est le vie del narcotraffico arrivano in Cina approfittando dei territori ove cerca di imporsi il movimento islamico del Turkestan orientale al-Ḥizb al-Islāmī al-Turkistānī fondato dagli integralisti uiguri nel Xinjiang cinese.
Tra montagne, steppe e fiumi
Il territorio del Kazakistan è in gran parte disteso su pianure ed altopiani, da ovest si estende sul vasto bassopiano di Turan limitato a nord est da colli e bassi rilievi che si stendono dagli Urali meridionali nei monti del Mugodžary, dall’altro lato a sud ovest dalla depressione del Kaspij Tengizi occupata dal vasto mare interno del Caspio, mentre attraverso la depressione nota come Porta di Turaj si collega al vasto ed arido bassopiano Siberiano occidentale. Ad est oltre il vasto altopiano noto come la soglia di Kazak si stendono le steppe e i laghi della regione settentrionali nel suggestivo territorio del Saryarka popolato da varie specie di uccelli migratori ed endemici e protetto dalla vasta riserva naturale di Naurzum, salendo verso il monte Aksoran e le montagne sempre più elevate fino maestosa catena dei monti Altaj ai margini orientali e su quelli meridionali le Montagne Celesti dell’altrettanto imponente catena Tien_Shan qui dominata dagli oltre settemila metri del Signore del cielo come è chiamato dai nomadi il Khan_Tengri. Dalle catene montuose attraverso gli altopiani e le vaste steppe desertiche scorrono i vari fiumi del Kazakistan e tra i più rilevanti che ne hanno modellato l’ambiente e la storia, dall’ omonima catena montuosa russa scorre il lungo fiume Ural attraverso la regione più occidentale, dai contrafforti meridionali dei monti Terskej Ala Tau nasce il Naryn scorrendo dal versante settentrionale dell’Alaj ove si unisce al Kara Darya divenendo il lungo fiume Syr Darya attraverso la valle di Fergana a sud ovest e continua a nord lungo il margine settentrionale del deserto di Kyzylkum rientrando nel territorio dell’ Ukbekistan attraverso il bacino di Shardara e lungo il lago Aydar ove si riduce drenato per le irrigazioni continuando fino alla sua foce nel lago del piccolo Aral. Nella regione orientale dal lago Zajsan nasce quello che in kazako è chiamato l’ Irteş, noto anche come il fiume bianco Irtyš, scorrendo fino alla confluenza con il corso proveniente dalla Siberia occidentale russa del fiume Tobol attraversando il Kazhakistan nord orientale per poi tornare nel territorio siberiano ove diviene il principale affluente dell’ Ob’. Dalle sorgenti nella regione centrale del Qaraǧandy tra le alture Kazake verso quella occidentale scorre il fiume Išim per poi continuare a nord est attraverso la steppa Išimskaja ‘entrando anch’esso nel territorio siberiano occidentale ove confluisce nell’Irtyš. Dal versante del Xinjiang cinese della catena Tien Shan sorge il fiume Ili scorrendo ad ovest per entrare in Kazakistan lungo l’ estremità meridionale del territorio protetto dal parco nazionale di Altyn-Emel, continuando poi nel distretto di Almaty attraverso il vasto bacino artificiale del lago Kapchagay, da qui il corso prosegue nella storica regione kazaka sud orientale del Semireč’ e a nord attraverso la steppa desertica per ridiscendere a sud est fino al suo ampio delta che si apre nel grande lago Balqaš. Parte del vasto territorio disteso dalle catene montuose per le steppe e le pianure percorse dai fiumi è protetto da dieci parchi nazionali di varie dimensioni istituiti in gran parte nell’ epoca sovietica e diffusi tra le varie regioni assieme ed altrettante aree protette delle meno grandi riserve naturali che salvaguardano i suggestivi, vasti e variegati ambienti con la loro flora e fauna endemica, mentre la lunga storia di questo paese la si ritrova attraverso le varie regioni del Kazakistan, sui leggendari percorsi delle vie carovaniere e antichi siti, seguendo i nomadi, tra centri e villaggi tradizionali , lungo gli itinerari che collegano le vecchie e più recenti città Kazake.
Astana Nur-Sultan
Nella regione centro settentrionale il centro fondato dai russi nel 1830 come Akmolinsk nella steppa sul fiume Išimsi è steso nella città ribattezzata dal 1961 Celinograd in epoca sovietica, nel 1992 Akmola ed infine Astana poco dopo rimanendo tale fino al 2019 quando In onore del presidente e a lungo padre padrone del paese Nursultan Nazarbaev venne di nuovo ribattezzata Nur-Sultan. Nel frattempo è divenuta la città più florida e moderna in Asia centrale con un nuovo piano urbanistico progettato dall’architetto giapponese Kishō Kurokawa assieme ad altri e a Kurokawa tra i diversi edifici che ha progettato nella capitale di deve il palazzo presidenziale Ak_Orda, mentre l’avveneristica PIramide che ospita il l palazzo della Pace e Riconciliazione è tra le grandi opere internazionali progettate dal celebre architetto britannico Norman Foster , come la gigantesca tenda che ospita il frequentato centro di eventi e spettacoli di Khan-shatyr. Nei pressi del palazzo presidenziale si trova l’altro grande palazzo che ospita lo Zaly del Kazakstan Ortalyk_koncert e continuando per gli ampi viali della capitale tra gli edifici più alti di Nur-Sultan si eleva il complesso con due torri che ospita uffici pubblici e commerciali di Talan, mentre della moderna città è divenuto simbolo l’ alta torre di Baiterek sormontata dal suo globo dorato e dall’ Expo del 2017 sono rimati i frequentati edifici del museo sferico di Nur-alem. Altri moderni edifici affacciano sul lungo Boulevard di Nurjol che corre sulla riva sinistra del fiume Yesil che attraversa il centro collegata all’altra sponda dai moderni ponti pedonali di Seruen, Karaotkel e Atyrau, oltre il grande arco di trionfo Mangilik el eretto per l’anniversario dell’indipendenza si trovala grande moschea del sultano Hazret dal candido edificio e gli interni finemente decorati, passando per gli altri edifici come il teatro di concerti Shabyt e dell’ Università Nazionale delle Arti Zhastar fino al vasto parco che ospita il giardino botanico di Nur-sultan.
Almaty
Scendendo nella regione sud orientale dell’ Almaty verso la frontiera con il Kirghizistan, dominata dai monti Trans-Ili Alatau che si stendono a nord dalla maestosa catena del Tien Shan, dal vecchio forte cosacco di Zailiysky fondato nel 1854 sorse il centro di Verniy che dopo la Rivoluzione del 1917 e l’arrivo di immigrati russi si estese nella popolosa città di Alma Ata ribattezzata poi Almaty, come centro della nuova autonoma Repubblica Socialista Sovietica del Turkestan Rsfsr e poco dopo la sua suddivisione nel 1927 capitale dell’ autonoma Repubblica Socialista Sovietica del Kazakh. Rimasta tale dall’ epoca stalinista con l’industrializzazione della regione e la crescita della città per tuta la successiva storia dell’ Unione Sovietica e dopo la sua dissoluzione nel 1991 rimase capitale della nuova repubblica indipendente del Kazakistan, poi trasferita nel 1998 dal presidente Nursultan Ábishuly Nazarbayev a Nur-Sultan, come aveva ribattezzata con il suo nome la grande città di Astana. Dal centro una tramvia porta al monte del Kok Tobe noto come il Colle blu che domina la città offrendone il panorama dal frequentato omonimo parco ricreativo di Kòk Tòbe, le vie per i quartieri del centro diramano dalla vasta ed animata piazza Respyblika ove affaccia il palazzo Akimat un tempo sede del Partito comunista Khazako, la residenza presidenziale,il palazzo repubblicano Scolari, oltre a vari edifici e monumenti di epoca sovietica alternati ai più recenti, ospita eventi pubblici e manifestazioni e quando era ancora chiamata piazza Breznev nel 1988, per protestare contro la rimozione di Kunaev da segretario del partito comunista khazako, fu teatro delle manifestazioni in quella che fu detta la rivolta di Jeltoqsan. Sulla Silk Way avenue si apre il mercato verde nell’ ’animato bazaar di Zelionyj , continuando sulla via Pushkin poco distante splende la cupola dorata della grande moschea centrale di Djuma completata nel 1999 sorta su una precedente, lungo viale Zhibek Zholy il frequentato Arbat e ove incrocia con quello di Zenkov tra merci varie e spezie si ritrova il fascino orientale nel bazaar di Kok .Centro della vecchia cultura russa è la sontuosa Cattedrale ortodossa dell’ Ascensione Vosnesenskyi sobor, nota anche come la cattedrale di Zenkov dal nome del suo architetto aperta nel 1907 in tradizionale stile russo dagli interni finemente decorati come tra i più grandi edifici in legno al mondo, nei pressi della cattedrale Zenkov ove si trovava il cimitero del vecchio villaggio cosacco nel 1878 venne fondato quello che poi divenne il Parco della guardia Panfilov in epoca sovietica ove per commemorare i caduti nella guerra civile e del fronte orientale durante l’ invasione nazista si trova il mausoleo della Vittoria . Poco oltre l’edificio in stile ligneo russo che ospita il museo Qazaq degli strumenti musicali popolari e verso l’ Akademik Satpaev Avenue si trova il museo Kasteev con la vasta collezione di arte russa ed asiatica oltre la pinacoteca di moderni artisti Kazako. Poco distante si stende il vasto parco di Gorky da dove si continua per la periferia sud orientale nell’ omonima valle dal 1949 è stata edificata e poi ampliato il complesso del Medeu per sport invernali con la grande pista di pattinaggio più a sud si raggiunge la grande diga omonima di Medeu, dalla zona diramano vari percorsi panoramici con il più frequentato che porta a Shymbulak con le sue piste per sciatori, con un più lungo percorso tra magnifici scenari si può raggiungere il suggestivo picco di Furmanov. Sempre tra le montagne di Zailyisky Alatau che circondano la città si sale ove si apre l’ altopiano di Kok-Zhailyau passando per le sorgenti termali, mentre più distante sull’antica via carovaniera frequentata dai nomadi una via meno agibile, ma di grande suggestione porta nell’altopiano di Assy. Nel distretto meridionale di Bostandyk dal 2010 si apre il grande parco del Primo Presidentetra la via Navoi e Al-Farabi Avenue che ne prende nome come parco Nazarbayev , uscendo poco a sud dalla città edominato dalle montagne del Trans-Ili Alatau splende il grande lago Almaty da dove lungo il fiume omonimo tra monti e vallate il territorio è protetto dal parco nazionale di Ile-Alatau. Tornando ad Almatay si può prendere un lungo percorso a nord ovest ove si trova la più antica storia del territorio ne vasto sito archeologico di Tamgaly nell’omonimo canyon con i resti di edifici ed altari di un centro risalente al II millennio ove nel corso dei secoli nelle rocce sono stati graffite oltre cinquemila incisioni rupestri note come i petroglifi di Tamgaly dichiarati patrimonio Unesco.
Taraz
Da Almaty si scende nella regione sud orientale del Žambyl estesa su una vasta steppa desertica verso est da sempre attraversata dalle vie carovaniere tra gli altipiani fino al grande lago Balqaš, era parte dell’ antica vasta regione storica della Transoxiana che qui ha lasciato i suoi resti nella valle del fiume Talas ove nel 36 a.C. venne combattutta la battaglia di Zhizhi durante la guerra civile cinese tra la dinastia Han e il principe Luanti Hutuwusi noto anche come Zhizhi Chanyu che qui fondò l’ omonima fortezza di Zhizhi da dove il centro esteso nei secoli fino a divenire la città di Talas fiorendo per secoli come crocevia della Via della seta nella regione, ribattezzata Džambul e poi ricordando l’antico nome Taraz. A metà dell’ VIII secolo l’ impero cinese dei Tang cercò di arrestare l’ avanzata araba in Asia centrale sconfitto nella battaglia di Talas e dall’ epoca l’ intera regione venne islamizzata, e anche Taraz dopo la dominazione dell’ impero persiano con la dinastia Samanide, èntrò nel vasto dominio del popolo turco orientaledei Qarakhānidi che si estendeva da est del Khanato di Karakhan, infine all’ inizio del XIII secolo travolto dall’ incontenibile invasione e la conquista mongola dell’ dell’ Asia Centrale.L’antica e fiorente città venne a lungo dimenticata, ridotta ad un villaggio e nel XVI secolo entrò nel Khanato di Kazak e poi assieme al resto del Kazakistan meridionale in quello dei nomadi mongoli occidentali Ôôld noti anche come Zungar fino alla metà del XVIII secolo quando il loro regno delle steppe fu invaso dalla Cina imperiale della dinastia Qing, all’inizio del secolo successivo i territorio di Talas della città venne di nuovo occupato con fortificazioni del Khanato di Kokand la città chiamato Namangan-i Kochek, poi ribattezzato nel 1856 Aulie-Ata tornando ad essere un centro carovaniero esteso dalla conquista russa del 1864 ancora una volta ribattezzato come Mirzoyan e dall’ epoca seguì la storia del Kazakistan continuata per tutto il lungo periodo sovietico conservando parte degli antichi quartieri ed edifici.Il centro dirama dalla monumentale piazza Baydibek Batyr ove affacciano ridondanti edifici in stile kazako e il Museo regionale,all’ epoca sovietica risale il monumento a Zhambyl Zhabayev ove nei pressi si apre il parco dove si trovano i resti dell’ antica Taraz del I secolo , proseguendo i bagni turchi di Kali Yunus del XIX secolo e continuando a destra la moschea di Natbai anch’ essa del XIX secolo come l’ altra più grande moschea Abdykadyr.Poco distante dal centro a sud est su un colle che domina il fiume Talas il Mausoleo Tekturmas sorto alla fine del XIV secolo ove venne sepolto il locale santo islamico Sultan-Mahmud-Khan recentemente ricostruito e poco fuori il più antico mausoleo di Karakhandell’ XI secolo dedicato a al sovrano di Taraz Karakhan Mohammed della dinastia dei Karakhanidi che fece edificare gli altri nei pressi dell’ omonimo villaggio ove si trova il mausoleo di Aisha Bibi sorto all’ inizio del XII secolo, vicino all’ altro minore mausoleo islamico Babazhi Khatun, lasciando la città ad est tra i monti che s’ innalzano dall’ altipiano nel sito di Merke vicino all’ omonimo villaggio si trova Il centro turco medievale che ha lasciato i santuari islamici di Merke .Nei pressi del villaggio di Kogam sulla tomba del XII secolo che accoglieva le spoglie del mistico Arystan Baba a lui dedicato venne edificato il mausoleo di Arystan Bab discepolo del’ altro mistico sufi Khadija Akhmed Yassaui, poi ricostruito come lo si trova con la tomba con due camere a cupola decorato con le lapidi dei seguaci Hermet-Azyra, Karga-Baba e Lashyn-Baba.Poco distante ove era una grande oasi sull’ antica Via della Seta sorse il centro carovaniero fondato nel I secolo di Fārāb noto anche come la città di Otrar fiorita nel medioevo , che ha lasciato i suoi resti di edifici tra i quartieri della cittadella fortificata Shahristan attorno alla fortezza centrale Ark diramando verso quelli periferici rabat con edue grandi bagni turchi Hammam
Shymkent
Riprendendo il percorso nella regione sulla Via della Seta, da un più antico centro del VI secolo divenuto caravanseraglio sulla via carovaniera nel XII secolo venne fondata la città di Şımkent fiorita come centro di commerci tra i nomadi di strpe turca e la locale popolazione dei Sogdiani, poi devastata dai mongoli e dai khanati meridionali, ma rimanendo come centro sulle carovianiere rifiorita nei domini del Khanato di Kokand all’inizio del XIX secolo e poi conquistata dai russi nel 1864 che la chiamarono Chernyaev ed infine ribattezzata Shymkent estesa nella grande città come la si trova . Il centro della città vecchia è sorto sotto l’antica cittadella e dirama per le vie dell’epoca ove rimangono solo gli edifici sorti nel XIX secolo, in epoca sovietica se ne è preservato lo stile tradizionale anche per gli edifici più recenti conservandone il fascino. Sul lungo viale Ken Baba affaccia l’ omonimo parco tra la via Kazybek e Tauke Khan Avenue ove nel 1914 fu inaugurata la cattedrale ortodossa Svyatoy Nikolay in mattoni a tre piani in stile tradizionale russo, ad est sulla Piazza Ordabasy erano i portali fortificati sulla via via per Taraz e Sairam e Taraz ove nei pressi si apriva il grande bazaar, al centro il grande monumento Otan Ana e da essa diramano le vie Tole bi, Kazybek bi, Aiteke bi. Sotto la piazza scorre il fiume Koshkar Ata ed oltre un ponte è collegata al Parco dell’Indipendenza Obe nei pressi si trova la moschea Koshkar Ata eretta a metà del XIX secolo nello stile persiano dei maestri Ferghana.
Sayram
Uscendo da Shymkent nei pressi ove scorre il Syr Darya noto nell’antichità come il fiume Iassarte sulle rotte delle carovaniere, rimangono i resti di mura ed edifici della città di Sawran fondata nel X secolo, conquistata e divenuta capitale dell’ Orda Bianca Mongola come khanato Aq Orda e successivamente poderosa fortezza nell’ impero di Tamerlano arricchita di edifici in stile persiano, moschee e minareti. Poco ad est lungo il fiume Sayram Su dominato dall’ omonima montagna, dal I millennio a.C. si è esteso nei secoli un centro carovaniero fino a divenire la città di Sayram tra le più antiche popolate ininterrottamente al mondo che ha seguito l’ intera storia del Kazakhistan fin dalle origini e a differenza delle altre città del paese non è stata pianificata e modernizzata in epoca sovietica conservando l’ antico aspetto medievale tra quartieri e vie ove affacciano gli edifici dominati dalle cupole delle moschee, minareti e mausolei islamici. Tra i vari quartieri, edifici e monumenti storici di Sayram, come nel resto del Kazakistan i più antichi in gran parte edificati nello stile dell’ arte Timuride dai canoni persiani, mantenuto anche nei più recenti , tra gli altri il minareto di Kydyra sorto nel X secolo e ricostruito nel XIX che nei pressi conserva i resti dell’ antica moschea, il Abdul-Aziz Baba dalle tre cupole edificato dedicato al condottiero arabo che nell’ VIII secolo diffuse l’ Islam nella regione frequentato dai pellegrini, la più recente grande Moschea del venerdì che mantiene lo stesso stile .Continuando il mausoleo Mirali Baba con il sepolcro del venerato studioso islamico del X secolo, il mausoleo Karashash-Ana del XIII secolo sorto sul sepolcro della madre di Akhmed Yasaui e ricostriuto a metà del XIX secolo,mentre poco fuori del centro tra i quartieri settentrionali si trova il mausoleo di Ibragim Ata del XVI secolo consacrato al padre di Yassawi, ricostruito dopo un terremoto nel secolo scorso.
Turkistan
proseguendo lungo il fiume Syr Darya nella regione meridionale sulle antiche vie carovaniere sorse il centro di Hazrat-e Turkestan divenuto la città di Turkistan quando si estese nel XII secolo con il grande studioso, poeta e mistico sufi Khoja Ahmad Yasavi ne fece un grande centro di studi con edifici islamici e mederse nella regione, esteso nell’impero di Tamerlano alla fine del XIV secolo che, assieme ad altri quartieri ed edifici per onorare il fondatore fece iniziare la costruzione del vasto mausoleo Yasawi divenuto il più grande centro di pellegrinaggi islamici nella regione. Dai resti delle antiche mura che circondavano la città si accede a quelli del primo centro di Hazrat-e Turkestan, tra gli altri gli antichi bagni turchi Hamman con sale di esposizione, continuando la moschea di Hilvet che da una più antica fu completata nel XV secolo sorta ove si pensa era l’ ultimo ritiro di Khoja Ahmad Yasavi , nei pressi della più grande e recente moschea del venerdì. La centro di tutto in questa città è il grande mausoleo di Khoja_Ahmed_Yasawi edificato alla fine del XIV secolo per contenere le spoglie del venerato poeta e mistico sufi fondatore della grande scuola islamica di Turkistan nel magnifico stile timuride persiano simile ai grandi mausolei di Samarcanda in Uzbekistan, divenuto il più grande e frequentato centro di pellegrinaggio nella regione. Dichiarato patrimonio Unesco si erge con la splendida facciata finemente decorata per accedere agli interni più austeri dalle porte intarsiate con l’inaccesibile sala che contiene il sepolcro di Khoja Ahmed Yasawi con i lati animati da fedeli e pellegrini che pregano nella suggestiva mistica atmosfera. Vicino si trova il mausoleo di Rabia Sultan Begim ricostruito sul più antico originale che ospitava le spoglie il discendente di Tamerlano sultano Rabia Begim e la sua sposa, oltre gli scavi sui resti dell’ antico quartiere Azret-Sultan sorge la moderna moschea Akhmad Yassawi dalla cupola in stile timuride, oltre ai vari quartieri ed edifici la storia e la cultura della regione è raccontata museo di Turkistan e dedicato alla vita di Khoja Ahmed Yasawi e al sufismo islamico, oltre il mausoleo di Esimhan si trova il museo Tauke Khan delle Arti e Cultura di Sultan e il Centro storico culturale etnografico.
Da qui il percorso sulla Via della seta continua ad est verso il limitrofo territorio cinese occidentale del Xinjiang ove per secoli le carovane transitavano per il favoloso Cathay, mentre poco a sud si incrocia con quello che attraversa il Kirghizistan.