Asia OrientaleThailandia

Il nord est thailandese e l’Isan

Lungo i confini con la Cambogia e quelli con il vicino Laos ove scorre maestoso il fiume Mekong, si stende il territorio thailandese del nord est con la regione che è chiamata Isan dalla popolazione in gran parte di stirpe Lao nel loro omonimo idioma di lingua isan, Iśanapura era chiamata anche la città di Sambor Prei Kuk capitale dell’ antico regno cambogiano di Chenla che estese in suo dominio in questa regione tra il VI e il IX secolo secolo d.C. , quando ne furono fondate città e centri cerimoniali buddisti in stile Khmer diffusi nella regione di Buriram, dove nei pressi dell’ omonima città si trova il sito storico Khmer di Phimai sorto alla fine dell’ XI secolo con al centro il maestoso Prasat Phimai che è una dei più vasti complessi sacri Prasat Khmer thailandesi dopo quello del vasto Phanom rung nella stessa provincia, con l’ altrettanto splendido Muang tam. Capitale dell’ omonima provincia Surin è celebre per gli allevamenti di elefanti che a novembre ne raduna da tutte le altre regioni per una spettacolare parata, più ad est Sisaket con al centro vari edifici attorno il palazzo Khun Ampai Panich novecentesco e più antichi templi come Wat Maha Phuttharam e Wat Larn Kuad. Nella provincia il Il sito Khmer di Kamphaeng Noi dell’ XI secolo con il santuario induista consacrato a Shiva divenuto poi tempio buddista Mahayana nel XIII, dello stesso periodo e stile il Prasat Ban Prasa, sul confine cambogiano il parco Khao Phra Viharn.Sul fiume Chi si trova Yasothon come centro buddista della regione con Il tempio Thai e il chedi Phra That Anon dell’ XI secolo che contiene una venerata reliquia del Bodhisattva Ananda, poco fuori nel villaggio di Tat Thong lo chedi Kong Khao Noi che contiene una statua del Buddah oggetto di pellegrinaggi e feste. A sud ovest dell’ altipiano dell’ altopiano di Korat nella regione ove sorge l’ omonima grande città di Khorat, meglio nota come l’ antico centro di Nakhon ratchasima sorto durante l’ espansione della fiorente cultura induista Dvaravati nel sud est asiatico, poi preso dal potente impero cambogiano Khmer che vi fondò centri e complessi sacri come quello dell’ imponente sito di Phimai sorto all’ inizio del XII secolo nello stile del celebre centro di Angkor Wat. Dal XIII secolo divenne parte dei regni Thai che si sono succeduti nel paese seguendone la storia e ne conserva vari palazzi, templi e complessi sacri buddisti come il Wat Sala Loi, Wat Phra Narai Maharat e Wat Na Pha That. Proseguendo nell’ altopiano di Korat lungo i contrafforti orientali dei monti Dongrek, si stende il parco di Khao yai e verso est, su quella che era l’ antica via Khmer che collegava Phimai alla capitale Angkor, nella regione di Buriram non lontano dalla città si trova il grande sito di Phanom Rung con il più vasto complesso sacro della civiltà cambogiana in territorio thailandese che si estende nel Prasat Phanom Rong. Il domino Khmer si stendeva nell’ omonima provincia dove, molto dopo la decadenza dell’ impero cambogiano, sorse città di Chaiyaphum fondata nel XVII secolo sul più antico centro laotiano di Ban Luang, entrata poi anch’ essa nei regni siamesi, come lo ricordano quartieri, palazzi e templi di Chaiyapum. Continuando a nord est passando per Kalasin e l’ omonima provincia ove sorge l’ altro e più grande centro di Khon kaen, nella regione fioriva un piccolo regno sorto nel V secolo con capitale a Maha sarakham che divenne centro buddista, sul confine laotiano, ove nel Mekong confluisce il fiume Muk, a metà del XVIII secolo venne fondata Mukdahan fiorita nella regione come centro del regno di Vientiane poi invaso da quello thailandese di Thonburi. Nella valle del Mekong durante il settecentesco regno di Ratanakosin fu fondata Amnat charoen nella provincia chiamata Terra del Dharma per i suoi vari complessi buddisti con templi e statue come Puttha Utthayan e Pra Mongkol Ming Muang, il Wat Tham Saeng Phet ed altri, nei pressi i villaggi popolata dai Phu Thai laotiani celebri per i tessuti in seta tradizionali di Baan Chan Lan, Baan Soi, Baan Pueai, Baan Hua Dong e Baan Nam Thuam. Nella regione fioriva l’antico Regno di Sikotthabong nel XIV secolo dominio del laotiano Lan Xang e, dopo la caduta del successivo regno di Vientane, parte del separato Champasak che divenne vassallo dei regni thailandesi, centro ne era Nakhon phanom distesa lungo il Mekong popolata da thai, laotiani, vienamiti, cinesi e comunità di indiani, con magnifici templi e suggestivi ambienti naturali nei dintorni dove di trova il grande Phra tha Phanom ad una cinquantina di chilometri. Sul Mekong a nord est Bueng kan con vari palazzi e templi in città e dintorni come il Wat Photaram, la venerata statua Chao Mae Song Nang, il Monastero Wat Sichon, seguendo il fiume il Wat Ahong Silawat e più oltre lo spettacolare Tempio della Montagna Wat Phu Tok che domina la foresta arroccato in uno sperone roccioso. Lungo il fiume Mun Ubon Ratchathani divenne centro dei regni laotiani all’ inizio del XVIII secolo e alla fine preso nel dominio thailandese del nuovo regno Rattanakosin e di quei periodi rimangono quartieri, palazzi e templi di questa Città del Loto Reale come è chiamata Ubon ratchathani. Tornando poco ad ovest nell’ altipiano di Korat la città di Nong bua lam con vari padiglioni, mausolei e templi che ne ricordano la storia come il Wat Tham Klong Phen, Wat Tham Erawan, Somdej Phra Naresuan, Wat Tham Suwannakhuha ed altri nei dintorni tra parchi e foreste, mentre nell’ solata regione montuosa del nord est si trova Loei. Come le altre province e città dell’altipiano di Korat, anche Roi Et ha percorso la medesima storia con analoga cultura, circondato da un fossato al centro il grande parco Somdet Phra Srinagarindra con il lago e il santuario Lak mueang, nella zona nord occidentale il tempio Wat Buraphaphiram dominato dall’ alta statua del Buddha Luangpho Yai, poco distante il Wat Klang. Oltre ai vari templi e palazzi di Roi et, poco fuori dalla città si trova l’ antico sito khmer di Prang Ku, più distanti a sud i resti dei templi del medesimo periodo di Ku Kha Sing e Ku Phra Kona, mentre nella zona più settentrionale della provincia si trova il complesso buddista thai di Pha Nam Yoi dominato da un colle ove si erge un altro chedi. Fondata dai Khmer su un sito molto più antico, Sakhon nakhon, con la caduta dell’impero cambogianola città è passata sotto quello vicino laotiano ed infine nei regni siamesi, tra la popolazione cultura e tradizioni sono derivate da influenze cambogiane, laotiane, vitnamite e thai ricordate tra i vari edifici e templi della città e la sua provincia. All’ estremità settentrionale dell’ altipiano Korat lungo il Mekong sorsero centri del laotiano regno Lang Xiang, su uno di essi fu fondata Nong Khai a metà del XIX secolo, le memorie più antiche si trovano nel territorio fuori dalla città di Nong Khai, tra i vari templi Phra That Phu Phek, Wat Kham Pramong, Wat Tham Kham e su una più antica pagoda KhmerPhra That Dum, oltre alla natura del suggestivo monte Phu Pha Lek e il parco Huai Hua. Nella vicina omonima provincia la città di Udon thani dalla simile storia e tradizioni ricordate da vari luoghi come il sacro Kham Chanot venerato dai villaggi della regione come mitico ingresso ingresso al mondo dell’acqua e leggendaria residenza della divinità Naga ove si trova il santuario di Chaopu Sisuttho e lo spettacolare monastero nella foresta con il tempio di Wat Pa Phu Khon.

 

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