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Bangkok e il sud est thailandese

Fino al XVIII secolo era il modesto villaggio di Bang Makok, dopo il declino del regno di Ayutthaya e la decadenza dell’ omonima capitale, nel 1792 il sovrano Rama I lo chiamò Krung Thep o Città degli Angeli e divenne l’ ultima capitale Thai dei regni siamesi sorta attorno alla centrale isola di Rattanakosin da dove si è estesa oltre il fiume che attraversa la città Chao Phraya . Il cuore pulsante di questa sempre affascinante città è il vasto quartiere centrale di Phra Nakhon che dirama dal grande e suggestivo complesso del Palazzo Reale dai maestosi e ricchi edifici con i magnifici templi del Wat Phra Kaew con la cappella reale e il Wat Phra Sri Ratanasasadaram noto come Wat Phra kaeo che nel suo santuario ospita il veneratissimo Phra Kèo Morakot universalmente noto come la suggestiva statua del Buddha Smeraldo . Si accede tra le statue che raffigurano i mitologici protettori dei portali passando per la sontuosa galleria che circonda il tempio Ramakian magnificamente decorata da affreschi murali dominanti dalle otto sfere Phra asda mah chedi muticolori anch’ esse decorate, da un lato il Phra Phothithat Phimarn detto l’ Eremita per la statua bronzea che raffigura il saggio Cheewaka Komarapach e dall’ altro il tempio Nang con i sepolcri di alcuni sovrani della dinastia Chakri, poco oltre il Monthientham con l’ interno decorato da dipinti mitologici e il Khanthararat consacrato all’ omonima rappresentazione del Buddah con davanti il Phra Mondon della stessa epoca. Per ospitare altre statue del Buddah sorse il più antico Phra Sawetkudakharn o Viharn yod edificato nel primo regno e ricostruito dal sovrano Rama III, poco a sud della galleria si erge l’ elegante edificio piramidale detto il campanile decorato da mosaici e sculture dorate. Proseguendo il suggestivo Phra Ubosot circondato da mura con attorno dodici padiglioni Sala rai, mentre dietro si fronteggiano i due templi di Ratchaphongsanusorn e Ratchakoramanusorn. Tra gli altri edifici il Phra sri ratana con altri due Chedi affaccia su una delle due terrazze Phaithee e ospita relique del Buddha giunte dallo Sri Lanka, il Prasat phra , ove al centro si trova Il quadrangolare Phra mondop dagli interni affrescati e decorati, sull’altra terrazza difronte affacciano due Chedi dorati. Poco distante l’ altro grande complesso templare del Wat Pho dove troneggia il tempio con il monastero noto come Bot, edificato dal sovrano Rama I e ampliato dal successore Rama III, dalle pareti magnificamente affrescate e il resto decorato e che contiene la veneratissima statua del Buddah in meditazione Phra Buddha Deva Patimakorn. Circondato da una doppia fila di gallerie Kampaengkaew finemente decorate, da esso diramano numerosi templi Vihan , nella zona più settentrionale si trova quello del Buddha disteso con la maestosa statua rivestita d’ oro e i piedi in madreperla con raffigurazioni mitologiche, attorno le pareti riccamente affrescate da ritratti di Bodhisattva e scene del buddismo cingalese. Lungo i percorsi con lastre e figure di pietra con iscrizioni si trovano vari edifici sacri di diverso stile Stupa o Chedi, le residenze dei monaci e le scuole di massaggi tradizionali Wasukri, tra vari padiglioni e torri campanarie i templi Kan Parian e Mondop, scuole di meditazione e pratiche buddiste nel Wat Mahathat o tempio della Grande Reliquia, il vicino e suggestivo tempio con il monastero di Wat su That, il venerato Wat Ratchanadda noto come Loha Prasat e il tempio monastico dell’ eccellente dimora Wat Bowonniwet. Percorrendo il resto dell’ Isola di Rattanakosin si trova Il tempio della Montagna d’ Oro Wat Saket, l’ antico santuario Pilastro della Città Lak Muang consacrato all’ omonima divinità protettrice, il più recente Wat ratchabophit edificato nella seconda metà del XIX secolo sotto il regno di Rama V che ne volle l’ interno dorato ispirato all’ architettura italiana vista nei suoi viaggi europei e il palazzo Davanti o Vang Na dal titolo regale della dinastia siamese, oltre ad altri vari templi, palazzi e mercati da riscoprire a Rattanakosin. Sulla sponda destra del fiume Chao Phraya si stende Thonburi che fu capitale nella seconda metà del XVIII secolo dell’ omonimo regno simese di Thonbur ove si trova Il grande e magnifico complesso di templi Wat Arun, sorto durante il regno di Ayutthaya tra il XV e il XVIII secolo, noto anche come Tempio dell’ alba dai vari edifici, alcuni In stile classico cambogiano Khmer come quelli che si ergono nelle guglie prang, tra i vari in altri stili al centro il venerato tempio della Sala dell’Ordinazione Phra Ubosot sorto all’ inizio del XIX secolo. Tra le altre attrattive, mercati ed edifici, come quello che contiene le sontuose barche reali, il resto dell’antico centro si trova affacciato sui canali che attraversano Thonburi. Percorrendo il lungo e grande viale Ratchadamnoen, ove affacciano palazzi ed edifici ottocenteschi, oltre la novecentesca università di Silpakorn si arriva all’ altro quartiere centrale di Dusit con la residenza regale del Phra Ratcha Wang di Dusit, sorto alla fine del XIX secolo mantenendo l’ antico stile che comprende il sontuoso palazzo reale di Chitralada da dove si stende il ricco e vasto parco Dusit sorto all’ inizio del secolo scorso con vari edifici come il palazzo Vimanmek in gran parte costruito con tek che ospita un museo. Proseguendo il grande tempio ottocentesco Benchamabophit, in stile neoclassico italiano suggestivamente combinato con quello tradizionale siamese, noto come Tempio di marmo e continuando sulla via Ratchadamnoen verso Sanam Luang si trova il monumento che celebra la democrazia da dove si giunge nel vicino tempio con il monastero del Wat Bowonniwet. Il resto del centro dirama attraverso la grande piazza Sanam Luang si raggiunge la lunga sempre animata via Khaosan, procedendo sull’ omonima via si trova il quartiere indiano Phahurat dall’ animato mercato e poco distante quello cinese di Yaowarat con il tempio Wat Traimit che ospita la veneratissima statua del Buddha d’oro. Procedendo qui si stende quella che era l’ animata Chinatown attraversata dal lungo viale Charoen Krung da dove diramano vie e mercati, proseguendo a sud est per il periferico Talat Noi con diversi edifici storici e il quartiere che un tempo ospitava le delegazioni con ambasciate e consolati. Poco a sud si trovano i moderni distretti di Pathumwan con i quartieri che ho visto crescere negli anni come Phaya Thai, dove si concentrano palazzi e centri commerciali e Ratchathewi dominato dall’ alto grattacielo a torre Baiyoke e con al centro la grande piazza ove si erge il monumento Victory . Dai quartieri residenziale con centri commerciali e palazzi lungo il viale Sukhumvit, scendendo a sud si apre il distretto degli affari di Silom che prosegue con quello attraversato dall’ omonimo viale di distretto di Sathon, il centro finanziario della città che alla sera si trasforma quando aprono mercati, locali, night club ed equivoci gogo bar che si concentrano nel malfamato quartiere a luci rosse di Patpong. Prima di diventare centro di deprimenti sexy show e prostituzione per turisti , in passato era uno dei tanti e animati mercati che ancora si trovano in città, nella zona centrale di Khao San , lungo il viale si tiene il mercato notturno sull’omonima animatissima khao san road, da Phra Arthit oltre il fiume Chao Phraya quello di Wang Lang, nel quartiere Khwaeng lungo la via Kamphaeng Phet si trova Il più vasto di Chatuchak e poco distante quello di Or Tor Kor, venendo dalla Siam Square con i suoi centri commerciali per la via Ratchadamri si attraversa il canale Saen Saep per raggiungere Pratunam con il suo mercato. Attraverso il quartiere di Chinatown si trova quello di Sampeng Lane, oltre il centrale Ponte alla Memoria sulla via Chak Phet il mercato dei fiori di Khlong-talat, lungo il canale Saen Saeb tra Wat Bumpennua e Wat Bang Peng Tai, l’animatissimo mercato galleggiante di Kwan Riam e nella periferica zona di Ratchada quello notturno di Rod Fai.

A sud est di Bangkok

A sud est della capitale l’ ormai caotica città costiera di Pattaya sommersa da palazzi, residences ed alberghi dal centro attraversato dalla Walking street, ricettacolo della vita notturna con night, bar gogo girls e prostituzione, mentre di giorno a Pattaya la vita scorre nella frequentatissima spiaggia di Jomtien, con al largo le isole di Koh Larn, le vicine Koh Sak e Koh Krok e le più distanti Koh Rin, Koh Man Wichai, Koh Hua Chang e Koh Badan. Poco distante la più tranquilla città d’ acqua Chonburi, mentre la storia si ritrova a Chachoengsao fondata a metà del XVI secolo dal sedicesimo re di Ayutthaya Chakkraphat, tra le memorie del suo passato conserva I resti della poderosa fortezza e il venerato santuario buddista con i templi di Wat Sothon. Sul fiume omonimo si trova Rayong fondata durante il regno di Ayutthaya, con il centro più antico attraversato dalla Yomjinda Road dove affacciano i quartieri, palazzi e templi che sono rimasti del suo passato, poco al largo della costa l’isola di Ko samet dalle magnifiche spiagge circondata da barriere coralline e altre isolette ce formano un piccolo arcipelago attorno a Koh-samet , come le vicine , Koh Kudee e Koh Thalu, poco più distanti le isole Man. Poco all’ interno Prachin buri, fiorita dall’ antico periodo Dvaravati a quello medievale di Lop Buri, che conserva antichi palazzi, templi e parchi del suo passato e tornando sulla costa verso il confine cambogiano alla foce dell’ omonimo fiume la città di Chanthaburi fu un antico centro Khmer e poi dei regni thailandesi. Sul confine cambogiano la regione di Sa kaeo con l’ omonima città e la più orientale di Trat da dove si può raggiungere il magnifico arcipelago di Mu Koh chang, che prende nome dalla sua più grande e centrale isola Ko Chang dalla forma di grande pachiderma che sembra emergere dal mare e pertanto definita anche Isola elefante con la vicina e altrettanto splendida Ko kud dalle spiagge candide affacciate sul mare cristallino, nota anche come la paradisiaca Koh kood, tra le due si trova la più piccola e meno frequentata Koh mak.

 

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