Storia

Guangxi

La provincia cinese  meridionale del Guangxi  si stende  tra monti, foreste e fiumi con le sue  città che ne hanno percorso la storia, i villaggi tradizionali tra colli modellati da risaie e dalla magica Guilin il tempo pare fermato nello scorrere lento del fiume Li che appare nella suggestione  di antichi e delicati dipinti di una Cina antica e sognata.

Storico Guangxi

La storia della  Cina  e la millenaria cultura a sud est ha avuto a lungo la frontiera tra lo Yunnan orientale e il territorio settentrionale indocinese del  Vietnam  che si allunga sul Golfo del Tonchino, dal I millennio a.C. popolata dalle confederazioni tribali dei Baiyue  e divenuta parte del Celeste Impero dal II secolo a.C. , dall’ epoca governato come provincia dalle le dinastie Qin e Han che si sono succedute. Nel II secolo a.C .vi venne fondato il regno Nam Việt del  Nanyue,   esteso  dal Vietnam alle limitrofe regioni cinesi meridionali,  fondato dalla dinastia sino vietnamita nota ai cinesi come  Zaho dei Nhà Triệu  che ha dominato la regione fino al 111 a.C.  per tornare nell’ impero  con la nuova espansione a sud della dinastia  Han. Dopo i periodi dei Tre Regni del Sān Guó e ladivisione tra le dinastie del Nord e Sud, dal VII secolo le regioni settentrionali e meridionali  vennero  riunificate nell’ impero Tang,  più tardi  nel X secolo durante l’ impero dalla successiva   dinastia  Song   nelle cronache  parte della regione venne chiamata Guangxi. Territorio  tradizionale del popolo Zhuang  che, assieme al limitrofo vietnamita  settentrionale di stirpe e cultura Thai dei  Nung , contro il dominio cinese nel 1052  si sollevò  creando un regno indipendente di breve durata dopo la grande  rivolta guidata da Nong Zhigao, rimasto come grande eroe nella tradizione popolare di quei popoli . Con la caduta  della dinastia Song e dopo la conquista del regno di Dali,  il Guangxi rimase terra di opposizione all’ impero e solo con la successiva dinastia Ming le varie comunità furono sedate conferendo il governo locale ai capi ereditari Tusi e riportando la regione sotto l’ autorità imperiale. Il sistema fu conservato anche nel periodo dell’ ultima dinastia Qing . A metà del XIX secolo si diffuse la  Bài Shàngdì ​​Huì nota come la società adoratrice  di Dio che combinava l tradizioni religiose cinesi con il cristianesimo, fondata e guidata da Hong Xiuquan noto come Renkun  che se ne proclamò il Sovrano Celeste e nel 1851 i seguaci armati si sollevarono  nel Guangxi  con la prima rivolta di  Jintian contro i Qing , seguita tre anni dopo dall’ altra rivolta di Da Cheng,  da dove si estese poi nel resto della Cina  con la grande guerra civile del  Taiping che sconvolse l’ impero fino al 1864 e esecuzione di un funzionario francese nel Guangxi  fu uno di pretesti  per la spedizione anglo-francese in che dal 1856 ha scatenato per quattro anni la seconda guerra dell’ Oppio . Mentre la dinastia decadeva nel XIX secolo con  le due guerre dell’Oppio che posero l’ impero nel controllo occidentale, dal 1894 per un anno la prima guerra con il Giappone ne decretò l’ inizio della fine assieme al sentimento popolare contro le ingerenze occidentali che nel 1900 scatenarono la rivolta dei Boxer  e nell’ ormai decaduto impero consolidò il suo potere l’ imperatrice vedova Cixi. Dall’esilio in Giappone intellettuali rivoluzionari guidati da Sun Yat-sen crearono un movimento rovesciare la dinastia e  nel 1911  dalla provincia dell’ Hubei  ispirò la rivolta di Wuchang  che si estese in gran parte delle altre province con la grande rivoluzione del Xinhai  che pose fine al millenario Celeste Impero con  la proclamazione della prima repubblica in Cina. Ben presto iniziarono i conflitti in quella che fu detta l’ era Junfa   dei Signori della Guerra schierati nelle fazioni Jítuán o cricche, tra le altre nell’ omonima provincia  si impose quella del vecchio  Guangxi che riuniva la locale popolazione Zhuang guidata dal Signore della Guerra Lu Rongting, scatenando il conflitto tra il Guangdong e il Guangxi nelle le due guerre dell’  Yue-Gui dal 1917, dopo la sconfitta e la  fine della prima fazione  si impose quella del nuovo Guangxi dal 1920  sostituendo il dominio autoritario con un nuovo governo guidata da rivoluzionari e l’ anarchico Ayan.  Per la sua posizione all’ stremità sud orientale del paese il Guangxi non fu molto coinvolto nella lunga e devastante guerra con il  Giappone e alla fine  della seconda guerra mondiale non fu preso dall’ esercito nazionalista Kuomintang durante il conflitto civile in Cina, mentre con la vittoria del fronte comunista nel 1949 entrò nella nuova Repubblica Popolare che inaugurò il lungo periodo della rivoluzione   maoista, durante la Rivoluzione Culturale nel 1967 per un conflitto tra due fazioni locali  si scatenò il Guǎngxī Dàtúshā con migliaia di vittime noto come il  massacro del Guangxi. Dall’ epoca la provincia rimase fuori dall’ espansione economica ed industriale cinese, mentre dopo l’ era riformista  di Deng-Xiaoping e l’ ancor più radicale  apertura con l’ ’ascesa di Xi Jinping nella Cina popolare anche il  Guangxi ha avuto la sua espansione sociale ed economica.

Nanning

La storia del Guangxi la si ritrova in gran parte nella capitale regionale Nanning nota come la città verde per i suoi parchi che si è estesa in una grande città moderna,attorno al lago del Dragone Bianco si stende il  parco del Popolo ove sul colle di  Wangxian un tempo si trovava  tempio dei Sei Signori demolito nel 1917 e vi fu costruito il forte di Zhenning, attraverso la suggestione del Renmin  che si allunga dal parco del Popolo  sulla via  Minzhu, dal distretto di  Xingning  a sud est si stende l’ altro vasto  parco Nànhù del Lago Meridionale  anch’ esso dalla vegetazione tropicale ed attraversato da un ponte panoramico.  Nel distretto di Wuming nella Piazza Mingzu affaccia il moderno edificio che ospita il museo provinciale del Guangxi dalle varie collezioni di arte e reperti storici,  sulla via Gucheng si trova  quello che ospita il centro delle etnie del  Guangxi che mostra cultura, costumi e tradizioni delle popolazioni  Zhuang, Dong, Yao e Miao. Poco distante si apre la suggestiva  grotta di Yiling  nota come il palazzo sotterraneo dalle fantastiche formazioni  rocciose dei bambù, i fiori, la tenda e la colonna di pietra, attraverso la sala dei due leoni, il corridoio nel cielo e il lago Yao. Alla periferia del distretto si stende il lago Lingshui dalle acque temperate ove si tengono le feste e cerimonie tradizionali della popolazione  Zhuang  e tornando verso il centro si apre lo storico distretto che prende nome  dal monte Qingxiu coperto da alberi e piante tropicali  tra due laghi ove sulla cima si erge la pagoda con la torre di Longxiang edificata in epoca Ming e ricostruita in un eclettico stile come la si trova  circondato dal grande e frequentato parco con diciotto colline che si ergono dalla foresta con il tempio Shuiyue, il lago del cielo, i parchi delle Palme e di  Sutie. Ad ovest lungo  fiume Yong si trova l’ antica città di Yangmei che conserva le mura con il portale che accede ai quartieri con gli edifici in stile tradizionale che affacciano sulla via centrale ed i vicoli  in gran parte di epoca Ming , il santuario, il tempio, il vecchio porto con la torre del faro e a pagoda di Wenwu nell’antica e suggestiva atmosfera di Yangmei.

Ningming

Nella contea sud occidentale di Ningming  sulla sponda occidentale del fiume Ming si elevano le scogliere che racchiudono l’arte rupestre di  Zuojiang Huashan con migliaia di grandi dipinti in ocra rossa che raffigurano persone, animali, armi, campane, tamburi e navi dichiarati patrimonio culturale Unesco, composte  tra il V secolo a.C. e il II d.C. nell’ ultimo periodo dell’ antica cultura Luoyue  nota anche come Lạc Việt  diffusa nel limitrofo territorio vietnamita settentrionale. Scendendo per la  contea di Daxin  in un magnifico ambiente precipita la grande cascata di Detian  dallo splendido spettacolo nella foresta lussureggiante, sempre nel territorio  sul confine vietnamita si trova l’ Ai Nam Quan noto come il  Passo dell’ Amicizia dal sontuoso portale edificato in epoca Ming. Dal territorio del  Jingxi continuando a sud est per il villaggio di Xinling si trovano le grotte  nella suggestiva gola di Tongling scavata dal fiume Nianba e dominato dal monte Gulong per poi precipitare nelle alte cascate che formano altri corsi d’acqua nella gola e nelle caverne per poi ricongiungersi  in uno nuovo fiume sotterraneo  che genera un’altra cascata in un suggestivo ambiente.

Popoli del Guangxi

Verso nord si trova  lo storico ponte di Chengyang coperto dai vari padiglioni in stile tradizionale completato nel 1912 come uno degli accessi all’ autonoma contea di Sanjiang, antico  territorio del popolo Kam noto anche come  Dong checonserva le antiche tradizioni tribali tra i villaggi  estesi poco a nord nella limitrofa contea autonoma di Longsheng  detta anche dalle varie nazionalità per le altre antiche popolazioni di medesima stirpe ove da secoli hanno modellato i rilievi con le terrazze delle suggestive risaie  di Longji. Continuando tra le montagne e vallate nella contea autonoma di Rongshui attraversata dai fiumi Rongjiang e Be, si stende parte del territorio tradizionale del popolo  Miao  nei loro villaggi indipendenti mantenendo  l’ antica cultura  e costumi, dalla società fondata su clan e famiglie ove convivono le diverse generazioni,  conservano la tradizione animista con il culto degli spiriti ed antenati, oltre alle ritualità sciamaniche, si riuniscono nelle cerimonie locali e quelle dedicate al culto degli antenati con sacrifici e libagioni rituali accompagnate da musiche e danze nei costumi tradizionali e in quelli ancor più sgargianti femminili  splendono i preziosi ed elaborato gioielli d’ argento considerato simbolo di prosperità e ricchezza. Qui come nelle altre regioni cinesi meridionali tra il Guangdong  e Yunnan orientale convivono con il popolo Yáozú  degli Yao da dove raggiunsero poi la Thailandia settentrionale e il  Vietnam, legati nei vari dialetti della lingua Iu Mien e dalla società tradizionale a discendenza patrilineare nei clan e famiglie dei villaggi agricoli tra campi e risaie, fondata sulla cultura e la tradizione religiosa popolare Yao dagli antichi  culti e le ritualità sciamaniche rivolte agli spiriti. Ogni comunità celebra mensilmente una festa cerimoniale, mentre  quelle collettive come la grande Panwangche onora il primo antenato e la Danu la prima madre vengono celebrate ogni tre e cinque anni riunendo le comunità con gli abiti tradizionali  tra  danze   accompagnate cimbali  e tamburi.

Guilin

Nel territorio nord orientale  ove si allunga a sud ovest il monte Dusha Zengpiyan , tra le grotte si trova il sito neolitico di Zengpiyan risalente al IX millennio a.C. che ha rivelato sepolture, resti di utensili, armi e ceramiche e poco distante tra suggestivi paesaggi scorre lo storico fiume Li  tra  i colli e scenari magnifici fino al limitrofo territorio del Yangshuo,  collegato al corso del fiume  Xiang e il bacino dello Yangtze  attraverso il  canale di Lingqu che fu il  primo nella storia tra due valli fluviali. In questo territorio come  passaggio tra la regione centrale cinese e la meridionale  sulla sponda occidentale del fiume Li  , un  villaggio fondato nel I secolo a.C. si estese nei successivi come Guizhou, fiorito durante l’ impero Tang divenne grande centro  commerciale e culturale della regione sud occidentale durante la dinastia Song, poi capoluogo della provincia del Guanxi   estesa con nuovi quartieri ed edifici nella successiva  Ming nel raffinato stile dell’ epoca, continuando nel suo ruolo  fino all’ ultima dinastia Qing. Con la fine del Celeste Impero e la proclamazione della prima repubblica in Cina ne fu uno dei centri militari contro i Signori della Guerra per la spedizione del Nord, dal centro rimasto intatto con i suoi edifici storici e la tradizionale atmosfera l’ antica Guizhou venne ribattezzata Guilin, come una delle più affascinanti e  frequentate città del patrimonio culturale nella repubblica della Cina popolare. Come uno scrigno di preziosi ambienti di storia e natura si aprono  i suggestivi luoghi di  Guilin tra palazzi, templi, santuari, le grotte e le colline che modellano un paesaggio unico sul lento corso del fiume  Li, attraversa il centro  ove si trova il parco con il Palazzo dei Principi di Jingjiang edificato alla fine del XIV secolo durante la dinastia Ming come residenza del principe  Zhu Shouqian. Dai giardini con lo stagno della Luna Crescente  e la Grotta di Neve, il Jingjiang è dominato  dal picco Duxiu  della Bellezza Solitaria  con alla base la grotta Du Shu e quella della Pace  ove si trovano le splendide sculture in pietra Taisui, da qui si sale con quasi quattrocento gradini di pietra sulla cima per il padiglione della Bellezza solitaria dalla splendida vista sulla città e i monti che la circondano. Sulla riva del lago Shanhu si ergono le due alte  Rìyuè Shuāngt  note come le pagode gemelle del Sole e Luna   ricostruite recentemente nello stile delle originali edificate in epoca Tang, alla confluenza del Li con il fiume Taohua  si erge splendidamente la  Xiàngbì come la Collina della Proboscide d’ Elefante ove sulla cima si erge la pagoda di Puxian edificata in epoca Ming, mentre ai piedi si trova il tempio Yunfeng,  poco distante la grotta della Luna sull’acqua con all’ interno il padiglione del Sole. Davanti sull’ altra sponda del fiume si stende il parco Chuanshan attorno l’ omonimo colle con alla base la gotta Chuān shān  del Sole  e la  Yuè della Luna  sempre immerso nel suggestivo ambente fluviale con nei pressi l’ altra collina  Tǎ shān della Pagoda. Con un magnifico panorama  sulla città e dintorni il monte Guilin Yao  ospitava i più antichi templi Yao, della nuvola bianca del popolo  Baiyun e il tempio buddista di  Houshou, oltre al monastero di Zhusheng sorto in epoca Ming, sotto le pendici  il  mausoleo di Jingjiang che ospita i sepolcri dell’ omonima famiglia reale di Guilin. Nel distretto di Qixing  si stende  il parco delle Sette Stelle magnificamente adagiato su sette colli in uno splendido ambiente naturale con l’ omonima montagna che si erge dalla sponda orientale del fiume, ove in un magnifico scenario si apre l’ omonima grotta Qīxīngyán  delle Sette Stelle,  a nord ovest il vicino colle di  Putuo  consacrato al Bodhisattva Avalokitesvara coronato dai picchi di Tianquan, Tianji,  Tianshu e Tianxuan, e alla base la grotta Xuanfeng,  il monte del Cammello con il ponte dei Fiori edificato nell’ XI secolo in epoca  Song. E’ chiamata Palazzo d’ Arte  la grotta Ludi Yan dei Flauti di Canna dalle magnifiche  stalattiti che splendono di colori fantastici dalle luci che le accarezzano, tra le tende di pietra  in una suggestiva composizione artistica naturale che incanta da sempre i visitatori nella grotta del Flauto . A nord est affacciata sul fiume ove  è nota come  la Meraviglie sull’Onda la collina di Fubo  ove si apre il labirinto di  grotte del Ritorno della Perla, in epoca  Tang  sulla cima venne edificato il tempio che ne prende nome che domina il parco dai vari  edifici dallo stile e nomi suggestivi come i padiglioni Guishui e Tingtao dell’ Onda, la pietra della Spada, la roccia dei Mille Buddha. Continuando  nel suggestivo scenario il colle del Broccato si erge sulla sponda occidentale del fiume Li  ove si accede dal cancello del parco e dalla porta del Broccato Piegato con il padiglione che ospita la sala Zhiyang, oltre le grotte del Vento e del Sud si trova il padiglione Jingfeng sorto in epoca Tang e tra i due picchi del colle gli edifici  che ne prendono nome come palazzo del Broccato Piegato tra giardini e padiglioni.

Lungo il fiume Li

Verso sud  dal centro sulla sponda orientale del fiume Li con il ponte Wanshou si trova l’ antica città di Daxu   sorta in epoca Ming che conserva il suo aspetto tradizionale  attraversata dalla via lastricata  ove affacciano i vecchi edifici che continuano tra i vicoli, tra gli altri il tempio di Shoulong,  la torre del Tamburo, e la moschea  di  Shengcanxia edificata nel XVIII secolo, tutti nei pressi degli omonimi moli sul fiume. Tra i colli più lontani da Guilin, ad una ventina di chilometri  vicino al villaggio di Caoping si trovano le grotte  della Corona poco distante dal corso del Li, ove dall’’isola di Xiangba sono  raggiungibili per un fiume sotterraneo  e che ripropongono le suggestioni delle stalagmiti tra le formazioni rocciose nelle cavità illuminate che le tingono di colori. Nei pressi del villaggio di Huashan  dal fiume si erge la spettacolare Jiumahuashan nota come la collina della Affresco  per la sua  scogliera che appare come una tavola dipinta dai cromatismi bianco, giallo e verde con le sagome di sei cavalli, tra i picchi  verdi che contrastano con il blu del cielo il fiume Li continua a scorrere nella limitrofa contea di Yangshuo in uno scenario da favola,  ove  su zattere di bambù da Litang  si può navigare sul suo affluente Yulong   che scorre  sinuoso tra  le colline verdi per una trentina di chilometri attraverso i villaggi tradizionali di  Chaolong e Yima  fino alla cittadina di Gaotian, prima di  riunirsi nel Li nei pressi della città di Ping Le. Riprendendo il corso del Li si erge magnificamente il colle di  Yuèliàng  noto come la Collina della Luna del Yangshuo che domina il villaggio di Fenglou e la cittadina di Gaotian, ove si trova la grotta  delle dieci miglia di Yangzhou. Al centro della suggestiva collina di Yangshuo la grande cavità come una luna piena che la fa apparire un fantastico arco di pietra naturale da dove pendono stalattiti con due che ricordano i leggendari coniglio di giada e l’immortale Wu Gang che fecero del colle il loro mitico  palazzo lunare.  Nella limitrofa contea di Lipu sono note come le grotte d’ Argento le Yin zi yàn  ove leggenda vuole che ad arrivarci poveri si torna ricchi, si allunga sotto dodici colli dalle magnifiche  stalattiti cristalline  che  spendono come un fiume di argenti lucenti  dando nome alle grotte d’ Argento e le altre formazioni si riflettono nei suggestivi cromatismi illuminati dalle luci. Continuando a navigare  si trova il  tradizionale villaggio di Yangdi tra il colle di Jinji e la Montagna d’ Oro che appare come una antica stampa, a sud est sulla sponda settentrionale del fiume dalla fondazione in epoca Tang   rimangono alcuni edifici, tre palazzi, due templi e una pagoda di quella che fu l’ antica cittadina  di Fuli. Si naviga lentamente nella pace arcaica del fiume  tra i suggestivi  ambienti ove questo territorio ha percorso la storia, che ricordo come dolce immersione in una Cina così antica e sognata, come un’antica stampa Tang o fantasia di raffinati pittori su pergamena per continuare l’ affascinante itinerario tra la natura, storia, cultura e popolazioni del vicino Yunnan .


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