San Francisco

La storia della California negli ultimi due secoli è stata in parte scandita dalla città di San Francisco adagiata sulla baia che ne prende nome, raggiunta dagli europei per la prima volta nel 1769 dalla spedizione spagnola guidata da Gaspar de Portolá, che però non vi entrò proseguendo all’ interno. Sei anni dopo il primo ad entrarci fu l’ altro esploratore spagnolo Juan de Ayala che vi sbarcò in un’insenatura nell’ isola che dopo la fondazione della città ne divenne il centro di accesso come Angel Island, per poi entrare nella baia dal Pacifico attraverso lo stretto che fu noto come il Golden Gate. Vi sorse un centro di approdo per la navigazione lungo la costa del Pacifico che prese il nome di Yerba Buena come presidio spagnolo, dove poco più tardi nel 1782 giunse la lunga spedizione britannica attorno al globo di Vancouver mappando e descrivendo quella baia .Dopo la prima missione di San Josè che non ha lasciato tracce, venne fondata nel 1776 quella di San Francisco chiamata anche Misiòn Dolores , che rimane il più antico sito coloniale sopravvissuto nella città, dal militare José Moraga e il missionario francescano inviato ad evangelizzare le popolazioni indigene della regione Francisco Palóu, giunti su questa costa al seguito della spedizione Anza guidata da Juan Bautista de Anza incaricato di aprire la via ai coloni spagnoli nei territori settentrionali californiani e convertirne gli indigeni Ohlone o Costanoan. Yerba Buena divenne centro per l’ espansione della colonia spagnola di Las Californias anche attraverso una lunga via dalla più settentrionale Sonoma verso sud fino a San Diego in un percorso noto come Camino Real ove sorsero i centri e le città californiane, oltre a ciò che rimane delle Missioni spagnole. La baia fu aperta ai vascelli mercantili e le baleniere che incrociavano le rotte del Pacifico dopo l’ indipendenza del Messico dalla colonia spagnola nel 1821, mentre con la scolarizzazione delle missioni le terre furono distribuite ad allevatori proprietari terrieri nei Ranchos dal 1834 e i possedimenti della vecchia missione sorta a Yerba Buena come San Francisco de Asìs o Dolores nel cuore del centro coloniale, furono dati in concessione al ricco immigrato britannico divenuto cittadino messicano e facoltoso proprietario Richardson che poco dopo fondò un villaggio dove si trova la centrale piazza di Portsmouth nei pressi della missione che venne poi occupato dalla comunità cinese di Chinatown. Ormai divenuto un centro dal florido porto, nel 1846 fu conquistato e annessa al territorio statunitense durante la guerra messicana e venne ribattezzata San Francisco divenendo centro occidentale per la colonizzazione del Far West, dall’ epoca le comunità di indiani già decimate dal precedente dominio coloniale, come nel resto del paese vennero travolte da un vero genocidio, iniziato nel 1848 con la scoperta dei giacimenti auriferi californiani che scatenò la corsa all’ oro attirando migliaia di cercatori ed avventurieri in tutto il territorio scacciando gli indigeni e anche la nuova San Francisco divenne una città senza legge per tutto il periodo di quella febbre dell’oro californiana e il centro della devastante Golden Rush.
Il porto di San Francisco, oltre che degli avventurieri e cercatori d’oro divenne l’ approdo delle rotte commerciali nel Pacifico e la città ebbe una rapida espansione, vicino al villaggio fondato da William A. Richardson in quello che è divenuto il quartiere di North Beach, tra Columbus Avenue, Broadway, e Mason Street sul lungo mare settentrionale, vi era il quartiere di pescatori dove e poi sorto il Fisherman’s Wharf e ad ovest dell’ imbarcadero verso Jackson Square la zona si è trasformata nel moderno Financial District attraversato dalla Montgomery Street che già nel XIX secolo iniziò ad esserne il centro commerciale e base della compagnia di trasporti e impresa finanziaria Wells_Fargo con la sua banca fondata nel 1852. Nello stesso anno l’ immigrato italiano Ghirardelli fondò la Ghirardelli Chocolate Compan, seguirono altre aziende commerciali ed industrie come quella fondata nello stesso periodo dall’ immigrato tedesco Löb Strauß che divenne una delle più grandi aziende di tessuti al mondo con la Levi_Strauss & Co. Nel frattempo vennero create tre basi militari, a proteggere il porto con Fort Mason, un altro centro fortificato chiamato The Bastion poco al largo del litorale sulla rocciosa isola di Alcatraz che nel 1933 divenne un carcere si massima sicurezza e parte del territorio affacciato sullo stretto del Golden Gate fu occupata dai miltari come Presidio con la costruzione di Fort Point. Nella seconda metà del XIX secolo la città si espanse ancora con l’ intensificarsi delle attività commerciali che attirarono nuovi immigrati dopo il completamento nel 1869 della prima e grande ferrovia Transcontinental impiegando operai immigrati in gran parte cinesi che fondarono il loro grande quartiere di Chinatown, mentre ne sorgevano altri spesso miserabili dove si concentravano le comunità di europei giunti in cerca del futuro californiano, oltre quello pieno di saloon e bordelli chiamato Barbary coast sulla Pacific Avenue. San Francisco dal vecchio centro di Mission diramò per i nuovi quartieri verso nord sorse il multietnico distretto di Fillmore tra via Divisadero, il viale che si allunga nell’avenue Van Ness , Geary Boulevard e Grove Street, poco sopra il ricco ed esclusivo quartiere di Nob Hill dove in quel periodo vennero costruiti sontuosi palazzi come nell’ altro quartiere residenziale di Pacific Height, alcuni dichiarati monumenti nazionali. Sul litorale settentrionale sorse quello che poi divenne il Fisherman’s Wharf dove si trovava il vecchio porto di Meigg’s Wharf esteso tra il viale Van Ness, la piazza Ghirardelli dedicata all’ imprenditore italiano Domenico Ghirardelli, fino a Kearny street. Per i nuovi quartieri costruiti sui colli raggiungibili con ripide strade, vennero inventati tram trainati da cavi dotto la strada spinti da motori vapore noti come Cable Car che ancora si muovono per le vie di San Francisco, la città vide infrangersi la sua contraddittoria opulenza un giorno d’ aprile nel devastante terremoto del 1906 che distrusse parte della città e ne uccise oltre tremila abitanti, il resto sconvolto dall’ incendio che ne seguì per tre giorni a stento limitato da barricate sulla grande avenue Van Ness che salvarono gli edifici occidentali. In quel 18 aprile 1906 il terremoto rase al suolo gran parte dei vecchi quartieri, tutte le industrie e le fabbriche, gli incendi devastarono quelli residenziali, ma la città venne ricostruita in una decina di anni e nel 1915 ospitò la Ppie Expo come fu nota la grande Panama–Pacific International Exposition. Durante la seconda guerra mondiale divenne base per le operazioni navali nel Pacifico e alla fine degli anni quaranta fu la città della Renaissance e centro californiano degli emergenti movimenti culturali ed artistici come la Beat Generation per tutto il decennio successivo.
Quel fermento culturale e liberatorio In parte ispirò quelli che vennero chiamati i movimenti rivoluzionari della Controcultura negli anni sessanta che qui si concentrarono nel distretto e l’ omonimo quartiere di Haight-Ashbury, sempre questa città divenne uno dei centri californiani di quel nuovo movimento giovanile Hippy che si estese rapidamente in tutto il paese e nel resto del mondo, nel 1967 qui ebbe una delle prime grandi espressioni nelle manifestazioni del Summer Love. In seguito più che altrove da queste parti si moltiplicarono le manifestazioni contro la criminale guerra del Vietnam che dilagò tra le nuove generazioni, mentre iniziava il declino della città quando vennero spostate molte aziende dal centro industriale del Soma come era chiamato il distretto di South of Market, mentre iniziava il trionfo dell’industria tecnologica ed informatica della Bay Area nella valle di Santa Clarita divenuta la Silicon Valley, dove sorsero i colossi industriali dei computer, software, internet, commercio elettronico e social media. Una nuova immigrazione dal sud est asiatico concentrò le comunità tra Tenderloin Upper e Lower Nob Hill nel centrale distretto presto degradato di Tenderloin dove con l’arrivo profughi vietnamiti sorse la loro Little Saigon. Nel 1989 il devastante terremoto di Loma_Prieta distrusse vari edifici ed autostrade sopraelevate sconvolgendo ancora una volta questa città di Frisco, come in molti qui chiamano San Francisco, che si risollevò e la si può scoprire attraverso i suoi distretti e quartieri che si stendono sulla baia con vari itinerari in città ripercorrendone il passato, cultura, eventi e contraddizioni che fin dalla sua fondazione l’ hanno resa protagonista della storia californiana.
Golden Gate
Ormai simbolo di San Francisco è il lungo ponte sospeso del Golden Gate che supera lo stretto tra la sua baia e il Pacifico, sia da nord a Vista Point che da sud a Fort Point Lookout l’ ho sempre visto avvolto dalla nebbia, da qui verso l’ estremità settentrionale della penisola si apre l’ omonimo distretto di Golden Gate con l’ ambiente naturale più suggestivo della città collegato dal ponte alla contea di Marin limitrofa sulla strada che porta al suo capoluogo nella storica città di San Rafael che prende nome dalla ventesima missione spagnola fondata nel 1817 con l’ ospedale per i nativi di San Rafael. Sul litorale dell’ ampio distretto del Golden Gate sorgeva il forte spagnolo El Presidio Real de San Francisco noto come Presidio fondato come avamposto militare spagnolo nel 1776 a protezione della guarnigione sulla Punta de Cantil Blanco nello stretto, nel 1794 vi fu edificato il forte del Presidio che divenne la prima fortificazione costiera occidentale nordamericana come il castillo di San Joaquin. Dopo che San Francisco fu presa nel territorio statunitense nel 1861 fu costruita la fortificazione di Fort Point che si trova sotto il Golden Gate Bridge, nello stesso periodo su promontorio che affaccia sulla baia Fort Mason, sempre nel XIX secolo la fortezza nell’ isola di Alcatraz poco al largo del litorale e le altre fortificazioni a Point Blunt, Point Knox, Camp Reynolds e Point Ione ad Angel Island. Attraverso vari quartieri residenziali ottocenteschi in stile vittoriano del distretto si va per il vasto parco del Golden Gate con i suoi giardini tra molte migliaia di alberi che ne fanno uno dei più grandi parchi urbani statunitensi, ospita il museo De Young con le collezioni d’ arte precolombiana, orientale ed africana, vicino il palazzo vittoriano con la grande serra dei fiori e poco oltre il giardino botanico Strybing Arboretum nei pressi dell’ Academy_of_Sciences, proseguendo si trova l’ incantevole ambiente in stile giapponese con laghetti, piante, fiori, bonsai e pagode nei giardini del Japanese Tea. Attraverso i suoi ambienti e il Lush Park si lascia il grande parco di Golden Gate ad ovest per la zona multietnica nota come The Avenues affacciata sulla più frequentata spiaggia di San Francisco, vi si trovano i quartieri residenziali del distretto di Richmond che, con l’ immigrazione asiatica lungo la Clement Street vi è sorta la seconda Chinatown della città, attraversando l’ altro grande parco di Mountain Lake a sud del Golden Gate Park si entra nel limitrofo distretto centro occidentale di Sunset , così chiamato per i suoi nebbiosi tramonti, che ospita anch’ esso vari parchi oltre il grande e frequentatissimo zoo di San Francisco, nei pressi della storica Laguna de Nuestra Señora de la Merced, come gli spagnoli chiamarono il grande lago Merced. Poco distante in un promontorio affacciato sul mare dall’ inizio del secolo scorso si erge Fort Funston e verso l’estremità orientale del distretto a Turtle Hill si trova il parco il Grand View, proseguendo sul litorale affacciato sull’ oceano si arriva alle suggestive scogliere di Land’s End.
Haight Asbury
Poco distante dal parco di Golden Gate ad est verso Market Street si entra nello storico distretto di Haight Ashbury, così chiamato per trovarsi dove incrociano Haight Street e Ashbury Street, è questo il celebre quartiere che tutti qui chiamano Haight che fu centro prima della Beat Generation di San Francisco assieme al vicino North Beach dove in locali come il Vesuvio Cafe si ritrovavano Kerouac, William Boroughs, Allen Ginsberg ed altri, poi centro del movimento Hippie negli anni sessanta e a percorrerlo ne rimane memoria della Summer Love, come fu chiamato in grande raduno del 1967. Dalla metà degli anni sessanta vi si trasferirono le comunità hippies e anarchiche come la Diggers, gli edifici ospitavano i ritrovi e le comuni come quella di Kerista fondata dal visionario John Peltz, locali alternativi dove suonavano i Big Brother and the Holding Company, Grateful Dead, Jefferson Airplane, caffetterie come il The Blue Unicorn, i primi Head shop per abiti, dischi, decorazioni, cannabis, Lsd e tutto ciò che alimentava quella cultura come lo Psychedelic Shop, i negozi di dischi e strumenti per la musica indipendente dell’ Amoeba Music. Il vecchio e popolare hotel Red Victorian sorto nel 1904 ne divenne uno dei ritrovi chiamato Jeffrey Haight nel 1967 durante la Summer Love, da qui venne organizzato il festival pop che consacrò la nuova musica a Monterey, con i suoi rappresentanti come Jimi Hendrix, Janis Jopli, Otis Redding, Ravi Shankar, i Who, Simon & Garfunkel, Mamas & Papas, i Byrds ed altri e poi dagli anni ottanta il locale I-Beam divenne uno dei centri del moderno rock.
Fisherman’s Wharf
Sullo storico lungomare settentrionale a metà del XIX secolo con l’ arrivo di immigrati italiani il quartiere di North Beach divenne la Little Italy di San Francisco, inizialmente pescatori nella baia, tra loro fece fortuna Achille Paladini commerciando pesce all’ingrosso fondando la Paladini Fish Company su quel Molo del pescatore che divenne il Fisherman’s Wharf sul litorale, tra la vicina Chinatown e la via Embarcadero da dove ancora partono e ritornano i pescherecci a rifornire i ristoranti del quartiere di pesce e il pregiato granchio di Dungeness oceanico. Negli anni cinquanta e il decennio successivo il locali di North Beach furono i più frequentati da scrittori e poeti della Beat generation di San Francisco mentre il vecchi Molo del Pescatore in seguito divenne quello che è il sempre animato Fishermans wharf come lo si vede sul lungomare settentrionale da Ghirardelli square e il viale Van Ness fino a Kearny street dove si trova il molo Pier 35 con il suo animatissimo centro tra ristoranti, negozi, il Bay Aquarium e i pontili che accolgono colonie di leoni marini. Poco al largo di Fisherman’s Wharf e il Pier 35 si può raggiungere in traghetto l’ isola di Alcatraz, così chiamata isla de los Alcatraces o isola dei Pellicani dal cartografo spagnolo Juan Manuel Diaz, nel 1859 vi fu completata la poderosa cittadella di Fort Alcatraz, usata poi come base per la Guerra Civile e prigione militare, dal 1934 divenne il penitenziario federale di massima sicurezza detto The Rock per essere costruito sula roccia, noto anche come The Bastion da dove era impossibile evadere, dalla sua fondazione alla chiusura nel 1963 il carcere The Bastion di Alcatraz ospitò i più celebri criminali statunitensi da Al Capone in poi, dopo la chiusura è diventato il frequentatissimo museo come lo si trova.
Chinatown
Le adiacenti zone di North Beach e Chinatown sono i più grandi e noti quartieri di immigrati a San Francisco, ma completamente diversi tra loro, il primo fin dalla metà del XIX secolo ha ospitato le comunità di italiani che a lungo ne hanno dato aspetto ed atmosfera da Little Italy, mentre ci si immerge ne mondo cinese a Chinatown fondata nel 1848 tra la Grand Avenue e Stockton Street che accolse per oltre mezzo secolo immigrati provenienti in gran parte dalla regione cinese meridionale del Guangdong e successivamente da altre province e paesi asiatici. Dove si incrociano la Bush Street e il viale Grant da sud si accede attraverso quella che appare come una pagoda con la Dragon Gate, la sontuosa e ridondante Porta del Drago costruita nel 1969 con tre arcate tra due leoni, dalla zona di Jackson alle vie, piazze e vicoli che si incrociano in quella di Stockton e Washington Street la popolazione è interamente cinese e in parte di immigrazione asiatica fino alla via Kearny. Qui si trova una vera Little China dall’ animato centro nella vecchia piazza Portsmouth dove troneggia la replica della imponente statua che raffigura Zìyóu nǚshén o Dea Democrazia, simbolo della rivolta di piazza Tiananmen a Pechino eretta nel 1999. Proseguendo si trova il tempio taoista Tin How o Tiānhòu gǔ miào edificato nel 1910 e consacrato alla dea del mare Mazu, la piazza St Mary’s con il memoriale dei veterani e caduti cinesi statunitensi nelle guerre mondiali e la statua di Sun Yat Sen. Immergendosi nella Chinatown con la sua atmosfera, altra frequentata zona è la stretta ed animatissima via Ross Alley, mentre il resto della sua storia la si trova nel palazzo della Chinese Consolidated Benevolent Association o Ccba istituita nel 1907 definita la Casa Bianca di Chinatown, mentre nel 1932 fu fondato Chinese Historical Society of America o Chsa e per favorire gli immigrati nel 1925 venne costruito il China Hospital l’ unico in dialetti cinesi nel paese, demolito dopo mezzo secolo e ricostruito nel 2017.
Financial Discrict, Nob e Russian Hill
Lasciata l’animata atmosfera di Chinatown, poco distante si stendono i due limitrofi e distinti quartieri attorno all’ Union e Financial, quello di Union Square è frequentato per i suoi teatri, locali, centri commerciali, negozi e grandi alberghi, il Financial District tra Market Street e la baia è il grande centro commerciale finanziario che da Taylor Street e Chinatown va verso Washington Street a nord, qui si trova il simbolo della moderna San Francisco con il grattacielo della Transamerica o Transamerica Pyramid Building tra i più alti al mondo, terminato nel 1972 nel vasto complesso del Transamerica Pyramid Center. Salendo sulle ripide vie per i colli che dominano il centro della città e la baia si trovano i limitrofi quartieri residenziali di Nob e Russian , quello di Nob Hill è da sempre frequentato dall’alta borghesia e dai ricchi visitatori per i locali, boutiques e lussuosi alberghi tra le vie e le vecchie residenze vittoriane di Nob Hill , salendo poco a nord tra Sacramento Street e Jones Street si trova l’altro quartiere residenziale sul colle di Russian Hill anch’esso dalle vecchie e lussuose case che ne ricordano la ricca storia. Tra Hyde Street e Leavenworth Street il quartiere è attraversato dalla ripida e tortuosa via di Lombard Street che si può percorrere interamente salendo ad est dal Presidio Boulevard sul lungomare dove si trova l’omonimo parco del Presidio, oltre Russian Hill continua inerpicandosi sul colle fino a Telegraph Hill da dove la vista spazia sulla città dal Pioneer Park dove dal 1938 si innalza il monumento ai vigili del fuoco nella Coit Tower, qui la via si interrompe per ripartire da Montgomery Street e ridiscendere ad est fino all’ Embarcadero.
Mission e Castro
A sud del quartiere di South Market, nella zona centro orientale della città tra Valencia Street a Sanchez Street, si stende il vecchio distretto di Mission che ospita il più antico quartiere della città, prende nome dalla settima missione californiana di San Francisco fondata nel 1776 come Misión San Francisco de Asís, originariamente chiamata anche Dolores. Lo storico quartiere è in gran parte attraversato dalla lunga Mission Street che nella parte meridionale incrocia lo storico percorso delle missioni spagnole e i centri coloniali californiani noto come Camino Real, mentre la sua storia ottocentesca è ricordata dalle residenze vittoriane lungo la Dolores Street che continua verso la 18th Street dove si trova il parco di Dolores. In gran parte popolato da immigrati latinoamericani che lo animano con botteghe, mercati e locali, più recentemente si sono moltiplicate anche le comunità di asiatici, oltre Folsom Street non perdere i murales sulla Balmy Street, poco a sud sotto la Bernal Hill inizia il distretto di Bernal Heights, animato la domenica dal mercato agricolo lungo il viale Alemany, mentre dalla via Sanchez termina il distretto di Mission. Attraverso la valle di Eureka a nord ovest si giunge nel vicino distretto con l’ altro quartiere in gran parte popolato da latinos di Castro. Qui la storia è ricordata dai vecchi edifici come Il palazzo in stile Art Deco del Castro Theatre e le vie dove affacciano le case dipinte, a San Francisco Castro è anche centro della comunità gay dai movimenti ispirati da Harvey Milk, ricordati dal Community Center Lgbt in Market street che ha anche un suo museo. Di solito in giugno si tiene il Pride Parade preceduto dalle feste della comunità organizzate dalle Sorelle dell’Indulgenza Perpetua, dall’animata Cortland Avenue con ritrovi e locali si continua tra le case dalle facciate multicolori sulle vie verso la valle di Noe .Salendo sui colli della zona sud occidentale verso il lago Merced si trovano i quartieri di West Portal, Miraloma ed altri centri che formano il distretto di Twin Peaks dai tranquilli centri residenziali e parchi dalle splendide viste sulla città tra le colline delle cime gemelle che danno nome al quartiere di Twin Peaks .
Civic Centre e Western Addicition
A nord dell’ incrocio di Market Street con il Van Ness Boulevard Street si apre il distretto del Civic Center con l’omonimo quartiere amministrativo di San Francisco che dirama dalla vasta Civic Plaza, chiamata anche Giuseppe Alioto Square da una parte e l’ United Nations Square o Un Plaza dall’altra tra i sontuosi edifici amministrativi in stile neoclassico di San Francisco, fulcro ne è il grande e maestoso palazzo del City Hall con il municipio dall’alta cupola, dall’altra parte della strada in McAllister Street, l’altrettanto imponente sede della Corte Suprema della California con davanti sulla Larkin Street il centro bibliotecario Pubblic Library in un nuovo edificio mentre nel precedente che l’ ospitava si trova il nuovo museo dell’ Asian Art . A nord del municipio si trova l’ edificio federale Phillip Burton e il tribunale della Corte degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California con diverse agenzie come l’ Fbi, proseguendo si trova il palazzo della Corte d’ Appello e del Federal building di San Francisco oltre altri grandi edifici come l’ Auditorium Bill Graham con la sua vasta arena e il War Memorial Veterans Building dove nel 1945 è stata firmata la Carta delle Nazioni Unite nel teatro Herbst. Dall’ United Nations Plaza tra le vie Hyde e Larkin sulla Fulton Street si trova il monumento detto Pioneer che ricorda i protagonisti storici della baia. Oltre ai sontuosi edifici amministrativi il quartiere ospita tra i più grandi istituti educativi californiani con il Minerva o Schools at Kgi, verso la fine della lunga Market Street il centro studi di design, grafica e digital dell’Art Institute , in Oak Street il palazzo con prestigioso San Francisco Conservatory of Music o Sfcm , la California University con il College Uc Hastings tra McAllister verso il Golden Gate e I due edifici dell’ Art Accademy. Ai margini delle grandi sedi istituzioniali, centri culturali, musei e teatri, il distretto del Civic Centre ha le sue zone degradate dallo spaccio di droga e frequentate da senzatetto tra i limiti i sud orientali di Market Street e quelli settentrionali di Sutter Street dove si stende il quartiere di Tenderloin dalla pessima reputazione, pochi si addentrano tra i fatiscenti edifici del Mid Market dai sordidi locali dominata dalle gang tra spacciatori, tossicodipendenti e criminalità di strada. Ad ovest verso l’ Arguello Boulevard si apre il residenziale distretto di Western Addiction, sorto a metà del XIX secolo ne conserva gli edifici storici, centro più antico ne è il colle di Alamo Square con le vecchie case vittoriane colorate che affacciano sul parco di Steiner Street, note come Painted Ladies e ricchi palazzi ottocenteschi come quelli che ospitavano i consolati imperiali germanico e russo, l’ Arcivescovado’s Mansion, e la sontuosa Westerfeld. Tra Alamo square verso il Civic Center l’altro storico quartiere Hayes Valley che conserva anch’ esso residenze vittoriane con vecchi edifici a schiera edoardiani tra zone residenziali, lussose boutique e locali sofisticati , così come nell’adiacente quartiere residenziale di Lower Haight. Tra la Geary Boulevard a nord e Grove Street a sud il limitrofo distretto di Fillmore ha resistito al terremoto del 1906 attirando varie comunità di afroamericani ed immigrati anche asiatici che ne hanno modellato l’ ambiente, tra tutte quella Afroamericana è la più grande di San Francisco e ne occupa una parte chiamata l’ Harlem of the West. Lo storico Auditorium di Fillmore è stato il tempio del jazz dove si sono esibiti i più celebri musicisti come Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, Charlie Parker, John Coltrane e Billie Holiday e poi della musica pop negli anni sessanta. Sulla lunga Post Street, tra la via Fillmore e Laguna street si trova l’ altro quartiere etnico fondato dalla più grande comunità statunitense di immigrati giapponesi che loro chiamano Nihonjin-gai e nota come Japantown, ove la cultura nipponica è celebrata ad aprile nel Northern Cherry Blossom Festival e in agosto con il Nihonmachi Street Fair che animano il quartiere, centro ne è la Peace Plaza dove sul lato sud ovest della affaccia l’ alta Peace Pagoda con lo stupa buddista inaugurata nel 1968 assieme al grande Japan Center. Poco distante dalle atmosfere storiche ed etniche dei vari quartieri distesi nel distretto di Western Addition, se ne trova la più moderna estensione in quello di South of Market che tutti qui chiamano più brevemente Soma con i suoi nuovi edifici, palazzi, locali, gli uffici dell’ industria tecnologica, le sedi di varie grandi società di di software, media ed internet, il grande centro per congressi e mostre del Moscone Center nei pressi del parco Yerba Buena Gardens, mentre la zona di Howard Street è divenuta il grande centro culturale del Soma con l’ apertura nel 1995 dell San Francisco Museum of Modern Art o Sfmoma nel 1995 e il successivo grande spazio per varie mostre, spettacoli e manifestazioni artistiche di Intersection for Arts.
Southeast
Nella zona sud orientale della città si stendono i quartieri Southeast dove si trova uno considerato tra i più violenti della città verso Bayview con Hunters Point lungo la Key Avenue, con la vista sulla baia e la città si trova il parco Bayview e verso sud l’altro spazio verde del distretto con il parco di Candlestick , il resto è stato a lungo la zona più degradata di San Francisco. Dal 1929 per quasi ottanta anni ha ospitato le centrali elettriche a carbone inquinando il territorio e lo storico cantiere navale Shipyard di Hunters Point, sorto ne 1867 come bacino di carenaggio, dal 1946 fu a lungo utilizzato dalla marina militare per la pulizia delle navi dai detriti radioattivi depositati durante test di armi atomiche contaminando parte di quest’ area della baia . Isolati dal resto della città negli anni sessanta i quartieri di Bayview e Hunters Point si popolarono afroamericani e altre minoranze con comunità in edifici fatiscenti, flagellate dalla disoccupazione e conflitti razziali che, assieme all’ inquinamento e declino delle infrastrutture, furono infestati da gang criminali, spaccio di droga e violenza di strada. Grazie anche a diverse associazioni delle comunità sono iniziati progetti di riqualificazione per far emergere il Southeast dal degrado che è un’ altro aspetto di questa città da tener di conto se la si vuole conoscere interamente.
Il Bay Bridge
“…is dedicated To the city and people of San Francisco / Who may not know it but they are beautiful…../On a warm San Francisco night/ The children are cool/ They don’t raise fools/ It’s an American dream/includes Indians too”
Tornando sul lungomare dell’ Embarcadero ove affaccia lo storico quartiere omonimo, inizia il ponte che supera la baia collegando San Francisco ad Oakland, nel 1936 fu completato ed aperto il San Francisco Oakland Bay Bridge, come è anche chiamato il sistema di ponti del Bay bridge , che attraversano la baia su due piani ognuno con cinque corsie, sul piano superiore transita il traffico ad ovest e sull’ inferiore quello ad est, si è aggiunta poi una galleria sotterranea scavata sotto della baia nota come Bart , il sistema dei ponti ha due settori che da est passano nell’ isola di Yerba Buena al centro della baia collegata all’ altra isola artificiale vicina di Treasure. Vi si incrociano due viadotti ancorati che collegano le sezioni del ponte e attraverso il colle roccioso è scavato il tunnel di Yerba Buena e oltre l’ isola la traversata continua nel settore orientale del Bay bridge che supera il resto il mare ad est per la vicina città di Oakland, da dove si continua per gli itinerari nella vasta e popolata regione della Bay area che si stende attorno alla baia di San Francisco, ricordando la città con i versi di San Francisco Night.
“…is dedicated To the city and people of San Francisco / Who may not know it but they are beautiful…../ On a warm San Francisco night/ The children are cool/ They don’t raise fools/ It’s an American dream/ includes Indians too”