Storia dello Utah
La regione dello Utah fu popolata da comunità di cacciatori seminomadi fin dal XII millennio per l’ abbondanza di selvaggina nei pressi delle paludi estese dal Grat Basin dopo quel periodo paleolitico, con l’ avanzare del deserto dalla metà del IV millennio, la popolazione si adattò all’ ambiente fino ad abbandonarlo e per un migliaio di anni rimase inabitato. Mentre nel territorio più meridionale fioriva la cultura degli Anasazi, dall’ VIII secolo d.C. per mezzo millennio qui si affermò quella di cacciatori ed agricoltori detta di Fremont dal territorio attraversato dall’ omonimo fiume nello Utah ove ne sono stati rinvenuti i resti oltre le incisioni e pitture rupestri tra rocce dei canyons nel territorio sud orientale di Moab, i petroglifi che si trovano nascosti tra le fantastiche formazioni rocciose nel parco nazionale di Arches e quelli percorrendo i sentieri del non distante ed altrettanto suggestivo parco di Zion. Dal XIII secolo divenne parte del vasto territorio abitato dal Popolo serpente degli Shoshoni così chiamato per le sue origini nella grande pianura attraversata dal fiume Snake tra l’ Idaho, il Wyoming e questa zona dove vi erano le comunità della tribù occidentale chiamata Goshute tra l’ Utah settentrionale e il Nevada assieme ai Timpanog di medesima stirpe. Di tradizioni e costumi simili le tribù meridionali dei Paiute, comunità di Najo e, originari del Great Basin diffusi anche nel vicino Colorado, il Popolo della montagna degli Ute che dato nome alla regione. Nel XVI secolo questo territorio fu in parte esplorato dalle spedizioni dei conquistadores spagnoli in nordamerica, probabilmente raggiunto per la prima volta da inviati a nord durante la spedizione condotta da Coronado nel 1540 inseguendo la leggenda indigena alla ricerca delle mitiche città d’ oro di Cibola. Come le altre regioni a nord ovest del vicereame Nueva España fino alla più occidentale California, divenne parte del vasto dominio coloniale spagnolo nordamericano che si estendeva dal Messico, ma rimase isolata per tutto quel periodo, raggiunta solo nel 1776 da una spedizione guidata dai due missionari francescani Dominguez ed Escalante. Dal 1821, quando venne proclamata l’ indipendenza con la nuova repubblica del Messico, per oltre un ventennio ne divenne parte rimanendo ancora un territorio scarsamente frequentato fino al 1829 quando sul vecchio percorso dello Spanish Trail, , fu attraversato dalla spedizione guidata dal mercante messicano Armijo partito da Santa Fe verso la California, dall’ epoca percorso da pionieri e coloni dall’ est sulle vie dell’ Emigrant tracciati a metà del XIX secolo che raggiungevano i territori occidentali nordamericani, come l’ Oregon Trail dall’ orientale nel bacino del fiume Missouri a nord ovest fino all’ Oregon. collegato a quello del California Trail che si diramava verso sud. La regione centro settentrionale dello Utah rimaneva isolata e solo nell’ inverno del 1824 celebre trapper ed esploratore Jim Bridger fu il primo bianco a vedere il Gran Lago Salato, primato conteso dalla spedizione nello stesso periodo dal mercante di pellicce franco canadese Étienne Provost, mentre molto più tardi l’ altro commerciante ed esploratore canadese ma di origini britanniche Peter Skene Ogden noto come Skein attraversò la Weber Valley e la regione del Lago Slato nel 1846. Come le altre regioni del sud ovest nordamericano dopo la mexican war, come fu chiamato il conflitto tra Stati Uniti e Messico terminato nel 1848, anche lo Utah fu sottratto al dominio messicano ed annesso al territorio statunitense con il trattato di Guadalupe_Hidalgo e due anni dopo con delibera del Congresso Usa fu proclamata regione autonoma come Utah Territory mantenuto per quasi mezzo secolo fino al 1896. Nel frattempo l’ antico popolo degli Ute, che videro le loro antiche terre invase da pionieri e coloni, dal 1853 entrarono in conflitto con i Mormoni tra incursioni e scontri fino ad una vera guerra, con la scoperta di giacimenti auriferi nel 1860 furono decimati e scacciati dal loro territorio ed anche gli Ute vennero costretti in anguste riserve. Nello stesso periodo i coloni mormoni aiutati dall’ esercito mossero guerra anche contro le comunità di Navajo venute dall’ Arizona ed accusati di razzie nel 1860, ai conflitti con i Navajo seguirono quelli contro i loro alleati Paiute meridionali diffusi tra Nevada ed Utah e dal 1865 si scatenò la guerra detta del Black Hawk tra le milizie mormone e reparti dell’ esercito statunitense contro le comunità tribali guidate da Falco Nero come era anche chiamato il capo Antonga.Gli scontri continuarono per sette anni fino al 1872 e nonostante la tenace resistenza i nativi furono sconfitti segnando la fine dell’ antica libertà dei Paiute in questa regione e, come gran parte dei nativi nordamericani nella loro strenua resistenza, anche quelli dello Utah furono tra le u vittime dello spaventoso genocidio degli indiani in nordamerica.
Lo stato dei Mormoni
La chiesa settaria Mormonica o Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, venne i fondata nel 1830 dal mistico predicatore Joseph Smith nello stato nord orientale di New York, basando la sua dottrina sulla pubblicazione di quello che ne divenne il sacro libro come venerato Mormon book con millantati antichi testi profetici delle Tavole di Nefi scritti da una fantasiosa comunità biblica vissuta in nordamerica dalla fine del III millennio e che Joseph Smith affermava di aver ritrovato dettando le severe regole che dovevano essere seguite attentamente dai fedeli come fondamento della Theodemocracy mormonica. La nuova Church of Jesus Christ of Latter-day Saints o Lds Church , come si definiva la chiesa e la rigida teologia dei mormoni, si divise in due sette con la prima guidata dalla famiglia di Smith e l’ altra ancora più intransigente da Brigham Young che, nella successione a supremo capo spirituale del movimento religioso, divenne guida di gran parte delle comunità di fedeli Mormoni predicando uno stato teocratico fondato sull’ integralismo religioso della Church of Christ o Temple Lot da cercare nei territori dell’ ovest. Nel frattempo la prima carovana di Mormoni raggiunse lo Utah aprendo il Mormon Trail che partiva dal loro centro di Nauvoo nell’ Illinois verso l’ ovest cercando quella che ormai consideravano la loro terra promessa nelle regioni del Far west e su quella via nel 1847 con i suoi seguaci giunse nello Utah il fanatico ed integralista capo carismatico Young. Assieme ai suoi più fedeli seguaci come George Washington Bradley e Isaac Morley nel territorio dell’ omonimo lago fondò la città di Salt Lake City che nel 1853 fu consacrata come centro religioso della chiesa mormonica con l’ edificazione del grande Temple stabilendo una sorta di teocrazia intollerante regolata dalle rigide leggi dettate dalla severa dottrina del Mormonismo. In questa regione popolata dai nativi gli antichi equilibri tribali si infransero ben presto in quel 1847 quando i fanatici pionieri e coloni Mormoni ne invasero il territorio e gli indiani furono costretti a reagire con una rivolta guidata dal capo Tondzaosha chiamato Pocatello nel 1850, sedata con vari massacri fino alla resa per essere richiuso con i sopravvissuti nella riserva di Fort Hall. Poco dopo le tribù espropriate e vessate iniziarono guerra guidata da Wakhara o Walker, come era chiamato il capo Colorow, i coloni con le loro sanguinarie milizie aiutate dall’ esercito sconfissero i Goshute e Timpanog invadendone le terre rimaste confinandoli poi nella riserva di Skull nell’ omonima Skull Valley in condizioni miserabili ove ne sono sopravvissuti poche decine. Oltre la violenza contro le popolazioni indigene, da Salt Lake City, ormai divenuto sorta di capitale per uno stato teocratico, nel 1857 fu inviato il pioniere e missionario Jacob Hamblin tra le comunità della regione come presidente nella missione mormonica della Lds Church nella riserva di Santa Clara, cercando poi di estendere l’ intollerante proselitismo sui nativi sottomessi.
Utah Territory
I primI pionieri portarono schiavi africani e negli anni successivi lo Utah fu l’ unico territorio occidentale statunitense ad adottare la schiavitù, estesa anche alla tratta di nativi razziati e imprigionati durante i conflitti , riconosciuta ufficialmente nel 1852 e abrogata dopo un decennio con il decreto del Congresso che la abolì in tutti i territori dell’ Unione nel 1862, continuando l’ umile lavoro servile della popolazione nera ed indigena.. Dopo aver travolto i nativi la fanatica intransigenza teocratica mormonica entrò in conflitto con l’autorità federale statunitense che, durante la presidenza di Buchanan, decise l’ intervento militare per quella che ormai era considerato un tentativo di sollevazione autonomista nel Territory come era all’ epoca definito lo Utah. All’ occupazione militare le milizie mormone ben organizzate dalla guerra con i nativi reagirono scatenando la guerra detta Mormon e nota anche come Utah War durata oltre un anno dal 1857 tra la spedizione militare fronteggiata dalle le milizie mormone organizzate nella legione di Nauvoo, ma il confronto si ridusse a pochi scontri armati senza rilevanti battaglie e con il ristabilimento dell’ autorità federale in breve si esaurì quella Utah war che doveva ristabilire l’ autorità statunitense, pur rimanendo il potere mormonico nelle istituzioni locali. Con la scoperta di giacimenti auriferi nel 1860 giunsero cercatori, minatori, mercanti ed avventurieri per tutto il decennio successivo spesso in conflitto con la mai sopita intransigenza della comunità mormonica nella regione che rimase Utah Territory fino al 1869 quando venne dichiarato State ed ammesso nell’ unione Usa. Nel 1861 Salt Lake City fu raggiunta dalla prima linea telegrafica transcontinentale e poco dopo vi fu fondata la Desert Telegraph Company che con la linea Desert collegava la regione mormonica con gli altri territori statunitensi, lo stesso anno iniziò la devastante Civil war, come fu chiamata la Guerra di Secessione tra gli stati confederati del sud e gli unionisti del nord, l’ancora parzialmente indipendente Territory dello Utah nella guerra civile non si schierò con i secessionisti confederati e tantomeno le comunità dei Mormoni del Far West che per i quattro anni del conflitto misero a disposizione la milizie integrate nell’ esercito del’ Unione. Dopo la vittoria degli stati unionisti il riunificato governo statunitense per qualche anno tollerò la poligamia fino al 1880, iniziando le pressioni per la sua abolizione anche nello Utah e solo quando la chiesa mormonica almeno ufficialmente la vietò, fu ratificata l’ annessione del 1896 dell’Utah come quarantacinquesimo Stato Usa. All’ inizio del XX secolo alcune comunità di Paiute meridionali si erano rifiutate ad essere confinate nelle riserve e nella contea sud orientale San Juan rimanevano gli unici nativi ancora liberi in tutto il territorio statunitense negli anni venti, mantenendo le antiche tradizioni di cacciatori e raccoglitori del deserto quando ormai si era da tempo consumato lo spaventoso genocidio degli indiani d’America. La grande democrazia statunitense nella sua arroganza non poteva permettere a qualche pacifica comunità indigena di continuare a vivere liberamente e scatenò l’ ultima sua feroce guerra indiana contro i Paiute in anacronistici scontri di militari ben armati che inseguivano con moderni veicoli a motore e mitragliatrici i cavalli di quei pochi guerrieri. Con l’ arrivo di pionieri e coloni dall’ inizio del secolo scorso si popolarono le campagne per l’agricoltura e gli allevamenti e le città con il il commercio, mentre sorgevano centri minerari che attiravano altri lavoratori e speculazioni spesso illegali. Tra tutte la truffa dell’ Emma Mine quando nel 1871 i senatori William M. Stewart e James E. Lyon del Wisconsin come intermediari politici proposero la vendita di una miniera d’ argento esaurita vicino la città mineraria di Alta nel territorio di Salt Lake City ad investitori britannici in cambio di una percentuale come tangente. Con la scoperta di grandi giacimenti nel canyon di Bingham a sud ovest di Salt Lake City nel 1906, fu aperta l’ enorme miniera di rame a cielo aperto di Kennecott nota anche come Bingham Mine che dall’ epoca ha arricchito la Kennecott Utah Copper Corporation o Kucc proprietaria delle altre miniere della regione, attirando una gran quantità di lavoratori dagli altri stati ed immigrati europei assieme all’ apertura di industrie siderurgiche dall’ inizio del secolo scorso, oltre la diffusione dei grandi allevamenti di bestiame.
A lungo tra le regioni statunitensi meno popolate, gli abitanti sono concentrati nel più fertile territorio centro settentrionale tra i rilievi e vallate di quello che è chiamato il Front di Wasatch ove si trova la capitale Salt Lake City con altre città e in parte in quello meridionale dell’ estesa contea di Washington .Ha vissuto una lunga e controversa storia dopo l’ arrivo degli europei divenendo il quarantacinquesimo stato dell’ Unione solo nel 1896 come Us Utah dal territorio che si stende a nord verso confini meridionali dell’ Idaho continuando ra rilevi e vallate per quelli sud occidentali del Wyoming e verso est le terre attraversate dall’ omonimo fiume ove si stende il Colorado, mentre a sud est per un breve tratto incrocia l’ estremo lembo settentrionale del New Mexico. Una regione dalle indimenticabili suggestioni tra magnifici ambienti modellati nei millenni con rilievi, vallate, pianure dalle fantastiche formazioni rocciose, gole, profondi canyons e deserti che si inseguono dal limitrofo territorio del Nevada ad ovest con i suoi spettacolari scenari allungandosi splendidamente verso quello meridionale dell’ Arizona .
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