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Religione azteca e miti

Per la mitologia Mexica la creazione del mondo si deve ai figli della celeste coppia suprema, Quetzalcoatl il potente Serpente Piumato e colui che divenne il dio della notte Specchio fumante Tezcatlipoca che, trasformati in serpenti, entrarono nel corpo della divinità di quella che era l’ ancora indefinita Terra Tlaltecuhtli dividendolo in due parti, con una crearono la Terra e con l’ altra il Cielo, ma l’ oltraggio recato a Tlaltecuhtli fu compensato dalla divinità suprema con il dono della vegetazione e delle piante fonte di nutrimento terrestre che doveva ricevere in cambio il sangue dei sacrifici umani.

La creazione degli astri avvenne nell’antica Teotihuacan sorta da secoli e abbandonata nel territorio dei Mexica che quando la trovarono per la sua misteriosa magnificenza la considerarono Città degli Dei ove si riunirono per estendere la generazione degli Dei del Sole, ne scelsero due dei minori tra loro per immolarsi nel fuoco ed originare gli astri mancanti.

Tecciztècatl divenne la divinità lunare poi identificato anche con la Dea della Luna Metztli, mentre l’altro dio minore Nanahuatzin o Nanàhuatl sorto dal rogo sacrificale si trasformò in quello che divenne il Quinto Sole. Divenuti la Luna e il Sole non riuscivano a muoversi nel cielo per alternarsi nella notte e il giorno e per farlo si sacrificarono altre divinità, evento che poi venne celebrato nelle cerimonie anch’ esso con sacrifici umani a ricordare quelli divini.

Le divinità solari come Huitzilopochtli e quella associata che ne regolavano il movimento Tonatiuh crearono quattrocento Serpenti delle Nuvole Centzon Mimixcoa simili a Mixcoatl come divinità delle stelle del nord , mentre quelli delle meridionali erano i Centzonuitznaua.

Si rivelarono indegni essendo sempre ubriachi ad accoppiarsi con donne tralasciando i riti e le offerte agli dei, vennero pertanto creati altri cinque Mimixcoa armati contro di loro scatenando una guerra divina che era rievocata nelle cerimonie con i prigionieri ubriacati come gli infedeli esseri mitici prima di essere sacrificati.

Il mito della creazione fu completato da Quetzalcòatl che scese nel regno dell’ oltretomba Mictlan ove regnava il potente Signore dell’Chicunauhmictlan Mictlantecuhtli per ritrovare i resti degli sterminati Mimixcoa riportandone le ossa che vennero sbriciolate per trarne offerte alla dea della ferilità Cihuacoatl chiamata anche Quilaztli, assieme a quello di altri dei vi mescolò il proprio sangue e ne modellò il corpo umano creando l’ umanità sulla terra.

Come per tutte le altre civiltà mesoamericane anche la religione azteca era intimamente legata con la mitologia, i quattro Tezcatlipocas erano le supreme divinità maschili e benefiche associate ai quattro punti cardinali e ai colori essenziali, all’ oriente e al bianco il Serpente piumato, sacro a tutte le religioni e mitologie mesoamericane, era il potente il dio benefico Quetzalcoatl che per il mito fu indotto dal Movimento del Sole Tonatiuh a sacrificare le divinità e Dèi e gli altri Tezcatlipoca affinchè il Sole potesse continuare a muoversi. Associato al dio dei lampi e trasportatore di anime Xolotl guardiano dell’aldilà e l’ oltretomba Mictlan che accoglieva gli spiriti dei defunti ove regnava Il Signore di Mictlan Mictlantecuhtl assieme alla tetra consorte Signora dei morti Mictecacihuatl.

Associato al nord e il nero e a volte rivale di Quetzalcoatl era l’ onnipotente a divinità della notte, le tenebre e la magia Specchio Fumante Tezcatlipoca privo di una gamba divorata dal mostro Cipactli e rappresentato nel firmamento dalla costellazione dell’ Orsa Maggiore.

All’ occidente e al rosso era associato il benefico Xipe Tòtec, guardiano della vita umana dalla nascita alla morte, dio delle stagioni e dell’ agricoltura derivato dalla mitologia Mixteca, che si sacrificò scuoiato per donare il mais sorto dalla sua pelle, raffigurato con una pelle umana dipinta di giallo.

Il quarto dei Tezcatlipoca associato al Sud e al blu era Huitzilopochtli, dio della Guerra e del Sole, colui che indicò la via dalla terra di Atzlán e aiutò il popolo Mexica per migrare a Tenochtitlàn che accoglie i guerrieri defunti come beati colibrì Huitzitl. Nella complicata cosmogonia Mexica con il vasto Pantheon dalle variegate e numerose divinità azteche ve ne sono diverse comuni con le precedenti civiltà mesoamericane come il potente Tlaloc dio della pioggia, dell’ acqua, la terra e le tempeste simile al dio Chaac della più antica religione e tradizione mitologica dei Maya e nelle cerimonie azteche invocato con riti sacrificali anche di bambini.

Ne era associata come consorte la dea dell’ acqua detta dalla Gonna di Giada Chalchiuhtlicue spesso invocata nelle cerimonie come protettrice di tutto ciò che beneficiava del suo elemento. Come emanazione del mitico Serpente Piumato Quetzalcoatl era considerato il potente dio del vento e delle tempeste Ehecatl dominnante gli elementi naturali che potevano devastare la terra e il mondo degli uomini.

Anche la divinità suprema Ometeotl era comune nella religione delle popolazioni messicane come principio di tutto dalla duplice essenza nel dio Ometeotl maschile e quella femminile nella dea Omecihuatl ,associato anche al dio del Tempo, dell’ Origine e dell’ Antichità come Vecchio dio o il Signore Turchese Huehueteotl.

Quella che era definita come Veste di serpente Coatlicue era la dea del fuoco e della fertilità, madre dei Tezcatlipocas e le delle stelle del sud associata alla dea Tlalli o Cuore della terra Tlalli Iyollo chiamata anche Toci e a quella considerata la divinità femminile progenitrice Tonantzin.

La Stella del Nord era Il Serpente Nuvola Mixcoatl, dio della guerra e della caccia ripreso nella tradizione Tlaxcalteca ove presiedeva i sacrifici, comune a molte popolazioni mesoamericane di stirpe Nahua.

Il Movimento del sole ne l suo benefico ciclo era regolato da Tonatiuh era ne era la divinità venerata come Ollin Tonatiuh, nentre dea della Luna e la notte che essa rischiarava era Metztli, associata con quella dell’ Abitante della conchiglia Tecciztecatl e la dea, detta delle Campane Dorate per come era decorata nelle raffigurazioni, Coyolxauhqui.

La Signora della Terra era la dea spesso raffigurata da caimano adornata da teschi o donna partoriente nota come Tlaltecuhtli, anch’essa protettrice della fertilità agricola come il dio del Mais Centeotl mentre divinità femminile ne era la dea dell’agricoltura Sette serpenti Chicomecoatl venerata anche come Xilonen, protettore del commercio e dei viaggiatori era il Signore Costoso Yacatecuhtli.

Associato anche alla fertilità umana era Il dio della medicina e le piante curative Patecatl protettore dei dottori che scoprì le propietà allucinogene del peyote usato nelle pratiche divinatorie e sciamaniche ancora in uso tra gli indigeni del Meesico settentrionale come i Tarahumara della Sierra Madre.

Infine vi erano le divinità della lussuria, i piaceri, gli eccessi e del Pulque così detti per lo smodato uso della bevanda che li ubriacava, figli della dea Mayahuel raffigurata con molteplici seni come nutrice dei quattrocento Centzontotochtin associati ai lussuriosi Centzonuitznaua e tutti gli altri dei del Pulque generati dall’ unione con il Principe dei Fiori Xochipilli chiamato anche Patecatl.

Erano raffigurati ubriachi ed inebriati, dediti al sesso e alla lussuria sfrenata con grandi anelli al naso come quelli portati da Tlazolteotl dea del peccato, il vizio e gli ecessi sessuali. Colui che scoprì come produrre il pulque era il dio dell’ubriacatura e la fertilità Tepoztecatl chiamato anche Ehecacone Figlio del Vento e ad esso associato.

Oltre ad essere dea del piacere, prostituzione, danze e i giochi la Vergine dei Fiori Xochiquetzal o Ichpōchtl lo era anche delle donne gravide, la fertilità agricola e l’ artigianato.

Altre cinque divinità del piacere e gli eccessi erano gli Ahuiateteo detti anche Macuiltonaleque con il dio dell’ ubriachezza Macuiltochtli, il famelico dio degli eccessi alimentari Macuilcozcacuauhtli, gli altri dell’ ebrezza e il piacere Macuilcuetzpalin e Macuilmalinalli, mentre Macuilxochitl era il dio della musica e il gioco d’ azzardo.

Tutti gli dei aztechi reclamavano cerimonie e riti appropriati in ogni periodo dell’ anno ove si praticavano molti sacrifici umani di vario genere, a volte veri massacri collettivi.

La ritualità sacrificale aveva origine nel Dio Scorticato Xipe Totec che si sacrificò per generare il nutrimento dell’ umanità togliendosi la pelle come il mais che perde il suo involucro per maturare, nelle cerimonie a lui consacrate i sacrificati venivano scuoiati, le teste decapitate tenute da danzatori mentre altri indossavano la loro pelle, poi i corpi venivano divorati nella cerimonia del cannibalismo rituale per assumerne l’ energia vitale, mentre scarificati spettava una nobile esistenza nell’ aldilà come quella dei guerrieri valorosi.

Quando non vi erano conflitti per reperire prigionieri a volte venivano praticati scontri armati tra i locali chiamate Guerre dei fiori ove i perdenti catturati erano immolati nelle cerimonie sacrificali.

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