Il vigoroso gentiluomo di campagna scozzese appassionato di viaggi e avventure James
Bruce, nel 1763 fu console britannico in
Algeria interessandosi ai siti dell’ Africa
romana algerini quando fu sostituito due anni dopo, continuando in
Tunisia e poi in
Libia ove si imbarcò per
Creta naufragando, riuscì successivamente a raggiungere l’
isola all’ epoca
ottomana da dove viaggiò in
Libano visitando l’ antica
Baalbek e nella vicina
Siria per il grande sito di
Palmira.
Si era all’ inizio delle esplorazioni africane e s’ interessò ai millenari misteri del
Nilo, nel 1768 lasciò di nuovo le sue highlands per il Cairo, da dove partire per cercare le leggendarie sorgenti del fiume. Del suo misterioso corso si sapeva che, dove sorgeva il villaggio che poi sarebbe divenuto
Khartum in Alta
Nubia, convergevano il Nilo
Bianco an-Nīl al-Ābyad proveniente dalle profondità ignote del continente e l’
Azzurro an-Nil al-Āzraq che scorreva dagli altipiani etiopici e ritenuto il principale tributario.
Si propose di risalire la via del
Nilo dal millenario
Egitto per l’ Alta
Nubia fino a raggiungere la convergenza dei due fiumi e continuare seguendo quello orientale per risalire alle sorgenti individuate con quelle del
fiume etiopico
Abay, ma l’ostilità delle popolazioni lo indussero a portarsi sulla costa de Mar
Rosso e navigare fino al porto dell’ eritrea
Massaua , da dove proseguì per gli altipiani.
Nel febbraio del 1770 raggiunse l’antica città di
Gondar capitale dell’
Impero Mängəstä Ityop’p’ya cristiano copto
Ahmara , fondata dall’
imperatore Alam Sagad
Fàsiladas , dominata dal poderoso castello di
Fasil Ghebbi e dove quasi tre secoli prima i
portoghesi si erano stabiliti, fu accolto dal
Negus con gli onori di un diplomatico e ne accettò la nomina ad ufficiale della sua armata per combattere i vari capi tribali
Ras in continua rivolta contro l’autorità reale e ne fu premiato con la nomina a governatore della provincia
Ahmara ove sorge
Bahar Dar fondata dal gesuita spagnolo Pedro
Pàez nel XVII secolo.
James
Bruce continuò le sue esplorazioni scoprendo che la sorgente del basso
Abay non era quella che cercava, continuò sull’ altipiano per il lago
Tana e le sue
cascate Tis Issat, che precipitano in un magnifico paesaggio generando un corso d’acqua che scorre rapidamente a valle dove si allarga nel Nilo
Azzurro , descrivendo le sue esplorazioni e avventure lo scozzese fece tutti i rilevamenti del lago
Tana e delle cascate
Tis Issat , descrivendo il
lago e le isole ove sorgono antichi
monasteri copti, capolavori dell’
arte etiope , tracciò le mappe della regione per stenderne una carta geografica e prese una gran quantità di informazioni sull’ambiente e le popolazioni che poi pubblicò a Londra nella monumentale opera
Travel to Discover the Source of the Nile nel 1790.
Lasciata la regione
Amhara James
Bruce attraversò il selvaggio altipiano che taglia la grande ansa formata dall’
Abay e il Nilo
Azzurro per poi seguirne il corso fino alla confluenza con il
Nilo Bianco a
Khartum
, dove notò che questo era più largo e doveva essere sicuramente il ramo più importante del fiume, le cui sorgenti si perdevano nei lontani territori inesplorati del continente, dove le aveva collocate la
Geografia di Claudio
Tolomeo nell’antichità.
Seppe anche che non era stato il primo bianco a raggiungere Il lago
Tana e le sue
cascate , noti ai primi
portoghesi che vi erano giunti e i loro missionari
gesuiti , ma per oltre un secolo e mezzo la scoperta era stata dimenticata ed egli ne aveva dato per la prima volta la descrizione e stesa la carta. I compatrioti accolsero tiepidamente i risultati della sua impresa e molti li ritennero inattendibili, ma le scoperte di James
Bruce aprirono la grande ed esaltante epopea dell’esplorazione dell’Africa orientale e della ricerca delle sorgenti del
Nilo oltre il profondo
Sudan e i territori ignoti dei
Nilocamiti tra i monti e laghi del
Congo orientale e l’
Uganda ove s’ innalzano le leggendarie
Montagne della Luna.
©Paolo del Papa:
Viaggiatori ed esploratori. Vol. Africa: Misteri d’Etiopia.James Bruce.
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