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Il mondo degli Uroni

Tra le antiche popolazioni native del Canada, oltre alle varie tribù settentrionali di stirpe e tradizioni algonchine e quelle che si riunirono nella potente confederazione Haudenosaunee degli Irochesi, fin dalle prime esplorazioni nel XVI secolo iniziate dai  tre viaggi di Jacques Cartier furono incontrate le comunità nel territorio dell’ Ontario  che gli altri Irochesi chiamavano Wendat o Gente della Penisola. Di stirpe irochese le tribù Wyandot  poi ribattezzate Hurons popolavano l’ Ontario canadese dal  territorio originario tra il lago  Simcoe che chiamavano Ouentironk o belle acque e l’ ampia  baia  Georgian  sulle sponde orientali dell’altro  grande lago che ne prese nome come Huron, dalle varie comunità tribali unificate da vita, tradizioni e idioma  Wendat simile ad altri bella regione derivato dalle settentrionali  diverse   lingue  Iroquoian. Mentre i vicini coloni britannici continuarono a chiamare il mondo degli Uroni  Wendat, dal XVII secolo la denominazione di questo popolo fu varia,  dopo le sue esplorazioni Samuel de_Champlain e i connazionali che seguirono nella prima colonia canadese, avendo conosciuto le bellicose tribù Irochesi nella regione del San Lorenzo, chiamarono  Bons iroquois i più pacifici Uroni per distinguerli da quelli ostili. Le tribù settentrionali loro  alleate degli Algonchini che ne erano nemici chiamavano  tutti genericamente Nadowek o nemici e Irinkhowek o serpenti, poi Il singolare Irinkowi con il suffisso francese ois è diventato Iroquois per definire tutte le comunità degli Irochesi, chiamati anche Charioquois e Ochateguin dai nomi dei capi dell’ epoca. I Lenape o Delaware li chiamavano Talamatan, come la misteriosa tribù degli  Alligewi confondendo ancor di più le identificazioni.

Mitologia e clan Wyandot

Di origini, tradizioni e cultura simile alle tribù Irochesi riunite nella grande confederazione Haudenosauneedalla metà del XVI secolo,  la società tribale nel  mondo degli Uroni era divisa in grandi clan matrilineari  ognuno aveva un capo nei periodi di pace ed un altro in guerra, il governo dei villaggi era dei consigli degli anziani e guerrieri appartenenti ai diversi clan, l’ insieme delle comunità si riunivano nelle cinque tribù governate da un più alto consiglio dei capi clan di ciascun villaggio che si riuniva annualmente per governare le tribù e celebrare le grandi cerimonie  religiose. Alla comune suprema divinità chiamata  Manitou  dei popoli algonchini, come  nella tradizione irochese  in quella è associato il grande spirito Orenda  dominatore  dell’universo e la natura come  misterioso potere  presente in tutto, dagli ambienti naturali ai suoi fenomeni come venti, tuoni, fulmini e tempeste, dagli animali agli uomini, causa di tutto ciò che accade nel mondo. Come nel  mito della  Creazione nella tradizione delle altre tribù irochesi la divinità delle origini fu la grande ed onnisciente Dea Madre celebrata come la Donna Celeste identificata dagli Uroni con la divinità  Atahensic la Grande Madre creatrice del Sole e della Luna che il suo nipote celeste Iuskena collocò nella volta del cielo, partecipando alla creazione dell’ uomo, gli animali e le piante  e il suo gemello Tawiskaron, protagonista di grande imprese nell’ era primordiale  onorato come il primo grande mitico. Tra le emanazioni della divinità creatrice  Aireskouy Soutanditnr o sorgente di tutte le cose, la divinità della guerra Areskovi, Hahgwehdiyu che ha donato agli uomini l’agricoltura e il dio degli amuleti Onniont dal grande corno che  crea e sgretola le rocce. Oltre ai miti delle origini anche la  religione era simile alle tribù irochesi  fondata sull’ animismo ove  gli spiriti possedevano tutte le cose animate e inanimate, al di sopra di tutti era lo spirito del cielo che dominava le stagioni, il vento e le varie manifestazioni della natura, la comunicazione con gli spiriti avveniva attraverso i sogni e le cerimonie degli  sciamani   con canti, danze al ritmo di tamburi,  allucinogeni per entrare in trance ei riti di purificazione nella ricerca della Visione comuni a gran parte delle altre popolazioni native. Le visioni, presagi o desideri dell’anima erano essenziali per evitare malattie o sciagure ed erano gli sciamani ad interpretare gli spiriti che vi apparivano anche per  curare infermità e malattie. Ogni culto si esprimeva in elaborate cerimonie collettive e grandi eventi sacri annuali regolati dalle stagioni, accompagnate da danze invocative e di ringraziamento, anche la morte veniva celebrata nei riti funebri come passaggio alla vita futura che riflesso della presente, i defunti venivano poi sepolti e in successive altre grandi cerimonie che si tenevano a distanza di circa un decennio venivano riesumati per essere sepolti assieme a quelli di tutti i villaggi in una fossa comune con solenni cerimoniali. L’intero ordinamento sociale clanico del popolo  Wyandot era fondato sulla mitologia nata dopo la Creazione del mondo che fu all’ origine popolato da esseri divini in forma di animali che parteciparono alla creazione ed ognuno di essi generò un clan. La Grande Tartaruga plasmò la terra come la Grande Isola e dall’epoca la porta sulle spalle, la Piccola Tartaruga accese il sole, la luna e molte delle stelle, la Tartaruga di Fango aprì un varco nella  Grande Isola per far passare il sole in oriente dopo il tramonto notturno così da poter sorgere in un nuovo giorno e, mentre apriva quel varco, modellò la terra dei Wyandot e i celesti territori di caccia ove vanno dopo la morte. La terra del Piccolo Popolo in forma di cinghiali creata per aiutare i defunti nella vita eterna conservando le antiche tradizioni,  lingua e  società  dopo aver lasciato il mondo dei viventiGli animali mitici fondarono i dodici clan originari ognuno governato da un consiglio di donne ed un uomo presieduto da un capo selezionato da esse che partecipavano al consiglio tribale diretto dal grande capo  sachem ereditario. I nomi dei clan in lingua Wyandot sono lunghi e  difficili da pronunciare, ma riferiti ai mitici animali dal diverso ordine di importanza seguito nella marcia e cerimonie, quello della Grande Tartaruga procedeva davanti a tutti affiancato dalla Piccola Tartaruga, seguiti dal clan della Tartaruga di fango, il Lupo, l’ Orso, il Castoro, il Cervo, l’ Istrice, la Tartaruga a strisce, la Tartaruga delle colline, il Serpente e il Falco. Nell’antica tradizione il primo villaggio fu fondato sul guscio della Grande Tartaruga con le capanne degli altri clan  che lo circondavano nel loro ordine  e solo quello del Lupo poteva stare  al centro del recinto o davanti la Grande Tartaruga. Nel consiglio l’arbitro della tribù era il clan Lupo che stabiliva le relazioni di parentela degli altri vicini che a loro volta portavano la relazione dei fratelli con gli altri ed essi dei  cugini con quelli dell’ ordine successivo e da questo sistema di relazioni claniche venivano stabiliti i matrimoni. Un uomo della  prima doveva sposare una donna della seconda relazione e  viceversa  perché ogni uomo di una doveva essere il fratello di un uomo dell’ altra relazione   e ogni donna della sua relazione doveva essere sua sorella, successivamente questa legge matrimoniale  fu applicata solo ai clan per cui  un uomo  appartenente ad un clan  sposare una donna degli altri  tranne il suo e i figli appartenevano sempre al clan della moglie secondo la successione matrilineare che ne regolava l’intera società e la distribuzione della proprietà. L’unità tribale non era data dagli individui e le famiglie, ma solo dal clan ed ogni nato apparteneva prima al clan e poi ai genitori, i nomi individuali erano fondamentali nell’ ordine sociale, derivavano dall’animale mitico fondatore del clan  e lo distinguevano dagli altri ed ogni clan aveva la sua lista di nomi propri legati ad esso che gli altri non potevano usare così da stabilire per sempre la discendenza. Alla morte il nome proprio del clan originale andava al primo nato dello stesso o, in mancanza di un nuovo nato ad uno adottato, ma spesso il nome del defunto scompariva con esso e non veniva  perpetuato.

Il mondo degli Uroni

Come gli altri popoli di  stirpe e origine simile agli  Irochesi il popolo dei Wyandot, che dopo l’arrivo dei primi francesi e inglesi furono poi da tutti  chiamati  Hurons, erano cacciatori e pescatori che praticavano l’ agricoltura tipica degli indigeni nordamericani detta delle  Tre sorelle di mais, fagioli e zucche vivendo nelle grandi case comunitarie diffuse tra altre popolazioni della regione note come  Longhouses che ospitavano diverse famiglie e clan in  villaggi fortificati, tra i più grandi era il centro che ha lasciato i suoi resti nel sito di Draper fondato nel XV secolo sulla sponda orientale del lago Ontario  ove poi sorse la città di  Pickering  e all’ inizio del secolo successivo  risale il più grande villaggio fortificato della regione  non distante a  Mantle dove si trova ricostruito.  Nella prima a metà del XVI secolo il grande centro  Mantle venne abbandonato e la comunità si spostò poco a nord ovest fondandone un’ altro che ha lasciato i suoi resti nel sito di  Ratcliff a Baker Hill sul braccio sud orientale del lago Ontario lungo uno degli affluenti del  fiume Rouge, nello  stesso periodo poco distante sulle sponde del lago ove affaccia la morena di  Oak Ridges,  vennero chimati Old Indian Fort i resti del grande  centro noto come Aurora. In gran parte i  villaggi dopo un decennio venivano spostate  in zone più fertili, molto legati con tribù dei  Tionontati o popolo delle colline come si definivano i Petun che chiamavano Gente del Tabacco, commerciavano con altre  tribù vicine di simile stirpe  che popolavano il territorio Attawadaran o delle Nazioni Neutrali, come quella che fu chiamata dai francesi  Nation du Chat degli Erieehronon o Erie   originari del territorio che ne ha preso nome attorno all’ omonimo lago Erie, diffusi tra l’ Ontario canadese  fino alla Pennsylvania e i vicini Susquehannock  ribattezzati Conestoga dai coloni britannici che popolavano la valle  attraversata dal fiume Susquehanna  e i suoi affluenti. Gli Uroni estendevano i loro commerci anche con le altre tribù di stirpe algonchina che popolavano le foreste nel nord est del  Woodlands tra la regione canadese del San Lorenzo e la stessa valle del  Susquehanna, la più meridionale dei Monacan  abitava  il territorio della Virginia con altre fondò la grande  confederazione delle dodici tribù Manahoac di lingua Siouan, ma solo quella degli Stegarak esplorando la  Chesapeake Bay fu incontrata  dal capitano John Smith  nel 1608 cercando invano di pacificarli  nella guerra con in nemici anch’essi di stirpe algonchina dei  Powhatan che dominavano la regione. Con altre tribù diffuse dai laghi   Ontario ed  Eire fino al territorio ad ovest del fiume  Niagara e quelli limitrofi si riunirono nella  confederazione Attawadaran chiamate dai  francesi Nation neutre  e dai britannici Neutral Nationper non essersi schierate nel lungo conflitto con gli irochesi e gli alleati inglesi durante le guerre del Beaver durate mezzo secolo dal 1642  per l’espansione coloniale oltre  il controllo sul traffico delle pellicce e dette anche le guerre dei castori. In quel periodo contro  gli inglesi e i loro alleati  Irochesi i Susquehannock si scontrarono nella guerra del Suquehanna combattuta  dal 1673 per due anni nella valle dell’ omonimo fiume che scorre dalla Chesapeake Bay settentrionale in Maryland fino alla Pennsylvania meridionale finendo sconfitti e decimati dagli irochesi.

Pays des Hurons

L’esploratore Étienne Brûlé fu il primo ad inoltrarsi oltre il Kaniatarowanenneh come le tribù Irochesi  chiamavano il grande fiume ribattezzato St.Laurent  e nel 1615 raggiunse quello che i nativi definivano   Ontarí’io  o Grande lago noto poi come Ontario nel territorio delle tribù  Wyandot o Gente della Penisola chiamati dalle altre si simile stirpe irochese Irri-Ronon e tradotto come Huron. Rimanendo a lungo tra di loro è stato il primo a descriverne vita e tradizioni imparandone la lingua, divenuto interprete e guida partecipò alle spedizioni di Samuel de Champlain in quello che ormai era noto come il Pays des Hurons. Ben accolto nelle loro comunità Etienne Brùlè  favorì il commercio di pellicce con i nativi e l’ arrivo dei primi missionari gesuiti, nel 1629 venne catturato dalla tribù irochese dei  Seneca  nemica degli Uroni che quando riuscì a fuggire,  pensarono che li avesse traditi e torturandolo a morte. Étienne Brûlé è ricordato anche come tra i couereur di bois francesi che aprirono le prime  Vie delle pellicce nel territorio canadese commerciando con i nativi e dopo le contemporanee esplorazioni di  Champlain, nel Pays des Hurons giunse il missionario Pierre-Joseph-Marie Chaumonot che per due anni dal 1640 visitò diciotto di quei villaggi e l’altro religioso Chaumonot  ne tradusse la lingua wendat  ribattezzando i villaggi con nomi cristiani. Anche il francescano  Joseph La Roche fu tra i primi missionari in quei territori per evangelizzare gli Uroni come  il gesuita  Jean Brèbeuf che sulle sponde sud occidentali dell’ Ontario fu accolto  dal capo Souharissen nel grande villaggio di Kandoucho  ribattezzato Tous les Saints ove fondò la prima missione nella regione del lago come St.Marie_Hurons per evangelizzare i Wyandot nel 1639  assieme al confratello Jérôme Lalemant , rimasti uccisi nel 1649 da un attacco di Irochesi contro la comunità.  Oltre a queste nella colonia della Nouvelle France canadese furono fondate altre missioni Jèsuites  tra gli Uroni , descrivendo vita e tradizioni di quei popoli  nei loro  Annales  come Relations Jésuites de la Nouvelle-France redatte per oltre quattro decenni dal  1632  in una il missionario Francois du Peron ne fece la prima descrizione del loro aspetto:

“ Sono robusti e tutti sono molto più alti dei francesi. La loro unica copertura è una pelle di castoro, che indossano sulle spalle sotto forma di un mantello; scarpe e calzoni in inverno, un sacchetto di tabacco dietro la schiena, una pipa in mano; intorno al collo e alle braccia bordano collane e bracciali di porcellana; li sospendono anche dalle loro orecchie e intorno alle loro ciocche di capelli. Si ungono i capelli e i volti; si striano anche i volti con vernice nera e rossa.”

In quel periodo  i missionari ebbero anche i primi Martyrs , mentre i nativi furono devastati da epidemie di vaiolo e morbillo portati dagli europei.  Dei trentamila che popolavano il territorio una devastante epidemia di vaiolo nel 1630 li ridusse ad un terzo e si unirono alla tribù dei  Tionontati   che abitavano i monti a sud della baia di Nottawasaga nell’Ontario, in nove villaggi detti Nazione del Tabacco e ribattezzati Pètun dai francesi.  Le guerre con la potente  confederazione  Haudenosaunee delle Cinque Nazioni Irochesi a metà del XVII secolo  scacciarono gli Uroni  dai territori  tradizionali fino alla Virginia occidentale lungo il fiume Kanawha , invadendone altre terre nei successivi conflitti alimentati dai coloni olandesi e britannici contro quelli francesi nelle franco irochesi che coinvolsero le varie tribù nel primo grande conflitto per l’ espansione coloniale in nordamerica e il controllo del lucroso traffico di pellicce come  guerre dei castori . Con il dominio degli europei nei vasti territori dei nativi, che ne vennero poi in gran parte scacciati nelle altre guerre indiane del Nord Ovest durate fino alla fine del XVII secolo, iniziò il grande commercio di pelli pregiate mantenendo le alleanze di britannici ed olandesi con gli Irochesi e dei francesi con gli Uroni che, sebbene emarginati da gran parte delle terre tradizionali, erano più abili mercanti e su alcune delle loro rotte  vennero aperte le prime Vie delle Pellicce aprendo un nuovo capitolo nella storia nordamericana dalla vasta regione dal  Canada alle montagne  e vallate che si stendono a sud nell’ ancora inesplorato Wyoming continuando  fino alla maestosa catena delle  Rocky Mountains,  un immenso territorio che, dopo le prime esplorazioni dall’ inizio del XIX secolo,  trafficando e scontrandosi con i nativi, divenne dominio di avventurieri e trapper.

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