EsplorazioniOceani

Antartide Roald Amundsen

Dobbiamo sempre ricordare con gratitudine e ammirazione i primi navigatori che condussero le loro navi attraverso nebbie e tempeste, e aumentarono la nostra conoscenza delle terre di ghiaccio del Polo Sud.

Così rende omaggio alle esplorazioni degli oceani il norvegese Roald Amundsen iniziò la sua avventura nel 1897 quando partecipò alla spedizione antartica con la nave Belgica guidata da Adrien de Gerlache dove prese il comando assieme all’ americano Frederick Cook quando si ammalò seriamente Gerlache. Sei anni dopo si interessò all’ altro capo del mondo e dal 1903 con la piccola nave Gjøa a vela e un equipaggio di sei marinai navigò sulla rotta del nord ovest oltre lo stretto di Bering, attraverso il mar Labrador per la baia di Baffin procedendo nell’ artico canadese e al largo della penisola Boothia cercò la via tra i ghiacci rimanendone bloccato nell’ Isola William. Per due anni oltre il circolo polare fece rilevamenti nella regione Nunavut e determinare la posizione del polo magnetico nord, continuando le esplorazioni dalla remota comunità Inuit chiamata Gjoa Haven per procedere nell’ isola Victoria e attraverso il mar Beaufort nella più settentrionale Herschel giungendo in Alaska a Nome da dove tornò nel 1906.

Dalla sua impresa ne progettò la più ambiziosa per l’ Artide e raggiungere per primo il Polo Nord, ma nel frattempo Robert Peary e l’ antagonista Frederick Cook vi erano stati reclamandone il primato, così Amundsen si dedicò nuovamente all’ altro Polo australe che ancora attendeva di essere raggiunto mentre il britannico Robert Falcon Scott si apprestava a fare altrettanto, iniziando l’ epica sfida che divenne una drammatica corsa per l’ australe conquista polare.

La spedizione antartica

Per la spedizione l’ ormai esperto Roald Amundsen utilizzò la robusta nave Fram che era stata usata nelle esplorazioni artiche norvegesi di Nansen e del compatriota Sverdrup, ma tenne segreta la nuova destinazione rivelata dopo la partenza all ’equipaggio imbarcato sulla nave polare. Tra gli altri ne facevano parte il tenente pilota Fredrik Gjertsen, l’ ufficiale di marina Kristian Prestrud, il veterano esploratore Fredrik Johansen, l’ ufficiale Oscar Wisting con esperienze artiche come Ludvig Hansen, il giovane oceanografo russo Alexander Kuchin, l’ Ingegnere navale Knut Sundbeck assistito da Jacob Nodtvedt e il macchinista Kristensen, l’esperto pilota tra i ghiacci Martin Ronne come lo era Andreas Beck, il carpentiere Jorgen Stubberud e l’ altro carpentiere Adolf Lindstrom che era stato sulla Gjøa con il comandante assieme a Helmer Hanssen divenuto esperto con i cani da slitta, Sverre Hassel, l’ esperto sciatore Olav Bjaaland e il giovane cuoco Olsen.

Partì da un porto norvegese nell’ agosto del 1910 e solo all’ inizio della traversata atlantica rivelò il reale scopo della spedizione che continuò fino alla baia chiamata delle Balene, scoperta da Shackleton durante la spedizione Nimrod , da dove si stende barriera ghiacciata ove alla fine di gennaio venne costruita la base Framheim per l’ esplorazione iniziata a metà ottobre. In un mese raggiunsero la catena Transantarctica che attraversa da nord a sud l’ Antartide dalla terra di Coats a quella chiamata Victoria che supera i quattromila metri con la vetta più alta del Mt.Kirkpatrick e dove si erge il monte dell’ attivo vulcano Erebus. Dal campo Roald Amundsen fece un primo tentativo all’ inizio di settembre assieme a Hjalmar Johansen, l’ ufficiale Kristian Prestrud, il carpentiere Jørgen Stubberud, il suo più fedele compagno Oscar Wisting che fu con lui nel secondo tentativo con Helmer Hanssen, come anche Sverre Hassel, l’esperto di cani da slitte Helmer Hanssen e lo sciatore Olav Bjaaland, ma dopo qualche giorno di marcia per le temperatura troppo rigida furono costretti a tornare al campo base come è raccontato nel tredicesimo capitolo del Polar Journey .

La conquista del polo

Al ritorno Amundsen entrò in conflitto con l’ esperto esploratore e navigatore artico Fredrick Johansen e decise di escluderlo dal secondo tentativo per concludere la spedizione che il 19 ottobre con quattro slitte e una cinquantina di cani iniziò la sua marcia verso il Polo sud assieme all’ ufficiale Oscar Wisting, il veterano di viaggi artici Sverre Hassel , il responsabile delle slitte Helmer Hanssen e l’ esperto sciatore Olav Bjaaland.

Il gruppo si inoltrò nell’ immensa landa ghiacciata chiamata Barriera di Ross seguendo l’ itinerario dei depositi lasciati per poi superare la catena Transantartica attraverso l’ inesplorato ghiacciaio Heiberg procedendo per il plateau antartico nel più gelido ed inospitale altopiano del mondo ove il 21 novembre venne fissato un accampamento chiamato butcher’s camp per avervi macellato una ventina di cani da far magiare agli altri rimasti e per gli uomini. Vi rimasero per qualche giorno flagellati dai venti antartici prima di continuare l’ estenuante marcia fino alla latitudine 88°23′ sud che era il punto più meridionale mai raggiunto ove arrivò Shackleton nel 1909 con la sua spedizione Nimrod. Percorsero gli ultimi centottanta chilometri che li separavano dal Polo sud arrivando il 14 dicembre 1911 poco più di un mese prima di Robert Falcon Scott che vi giunse al termine della sua drammatica spedizione.

Raccontata nel suo diario e il resoconto Antarctic Expedition, con quella conquista il norvegese Roald Amundsen aveva completato l’ ultimo capitolo dell’ eroica era nell’ esplorazione del continente Antartide ch’ era rimasto nella lunga storia delle avventure sugli Oceani.

©Paolo del Papa da: Viaggiatori ed esploratori. Vol.Ocaeni :Antartide

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