Parchi siberiani

La Siberia si stende immensa dalla catena degli Urali ai margini europei nord orientali della Russia fino all’estremità asiatica settentrionale tra grandiosi e variegati ambienti da sempre territori degli antichi popoli siberiani nel loro millenario equilibrio con la natura e la fauna che emanano i loro spiriti dalle foreste alla taiga fino alle più gelide e remote regioni. Le foreste boreali e la taiga occidentali si stendono sulla vasta pianura fino alla la tundra con i boschi montani degli Urali e verso est continuano tra le foreste anch’ esse popolati da una ricca fauna nel bacino del fiume Yenisey percorso dai sui affluenti fino alle sponde del grande lago Baikal con il suggestivo territorio che lo circonda ove si stende la taiga montuosa e le foreste di conifere del Transbaikal. Più ad est si stendono le altre foreste boreali e di conifere nella vasta taiga nord orientale fino al territorio più orientale della penisola Kamčatka con le pianure e i rilievi coperti dalle steppe verdi e la prateria Kamchatke, continuando per l’ omonima penisola sud orientale in gran parte coperta dalla taiga di Sakhalin , più a sud sulla costa occidentale affacciata sul mare di Okhotsk fino al delta del fiume Amur si stende la taiga okhotsk-manciuriana. L’intero ed immenso territorio siberiano è popolato da gran parte della fauna russa con un’estesa varietà di specie endemiche e alcune in via di estinzione, oltre moltissime specie di uccelli comuni nelle altre regioni occidentali è popolato da una gran varietà di mammiferi della Russia .
Fauna siberiana
Tra le varie specie endemiche di uccelli sono l’allocco strix degli Urali, la sibrionetta formosa o alzavola del Bajikal dall’ omonima regione lacustre ad est, oltre a quelle più comuni l’ elegante e variopinta anatra mandarina del genere galericulata, gran parte del territorio russo fino alla vasta regione siberiana è popolato dalla cicogna bianca del genere ciconia ciconia assieme a quella di minori dimensioni nota come la cicogna nera, nella regione artica e quella orientale si trova il gabbiano rosa rozovaya sul corso dei gelidi fiumi e la costa più ad est ove volano anche le grandi aquile marittime di steller . Tra le specie di uccelli più minacciate la gru della Manciuria che popola la regione orientale fino all’ omonimo territorio, mentre in via di estinzione è l’ ormai rara gru bianca siberiana che è possibile trovare nella regione occidentale dello Jamal ove è tradizionalmente considerata sacra dagli indigeni Chanty noti anche come Ostiachi e dai vicini di medesima stirpe dei Mansi. Tra i roditori il piccolo pica della steppa noto come sulcan popola la regione più occidentale degli Urali come la martora bobak , da qui verso est fino alla Manciuria la tamia siberiana chiamata boronduk diffuso anche nell’ isola di Hokkaido come scoiattolo giapponese e per le sue capacità di planare tra gli alberi è chiamato lo scoiattolo volante siberiano l’altro piccolo roditore diffuso nello steso territorio tra le foreste boreali fino alla costa del Pacifico settentrionale. Lungo i fiumi e le zone lacustri simile al topo muschiato il piccolo desman russo popola la regione centroasiatica fino a quella siberiana meridionale
e oltre al comune castoro dalla costa del mar bianco per la taiga orientale fino alla Kamčatka si trova il raro e piccolo lemming siberiano simile ad un criceto. Le immense foreste di conifere fino a quelle boreali sono i i vasti ambienti popolati dalla donnola sibirica qui nota anche come kolonok, piccolo predatore della foresta e la taiga assieme alla donnola dalla coda corta meglio nota come ermellino dalla pregiatissima pelliccia e per il suo lucroso traffico cacciato per secoli così come lo zibellino. Nella regione meridionale l’antilope tatarica delle steppe nota come la piccola saiga , diffuso tra i monti Altaj e Sayan fino al Gobi mongolo occidentale il grande stambecco siberiano dalle lunga corna ricurve, nelle omonime regioni le specie di cinghiali del Trans-Baikal e dell’ Ussuri, dai monti Altai per la Siberia meridionale fino alla regione mongola è diffusa in branchi tra le rocce la pecora delle nevi chiamata argali dalle grandi corna. Dalla regione caucasica a quella siberiana fino alla Manciuria il piccolo capriolo orientale, comune nella taiga occidentale il cervo muschiato mosco , dal lago Baikal alla regione più sud orientale l’ endemico cervo nobile noto come il wapiti della Manciuria,
quella artica e subartica è popolata dalla renna del genere Rangifer chiamata caribù in nordamerica ove è anche molto diffusa così come l’artico bue muschiato dal folto manto che si muove in branchi in questi gelidi territori. Tra i predatori il più comune lupo grigio euroasiatico è diffuso nelle steppe temperate, più a nord est il lupo grigio albus della tundra e da quelle specie discende il robusto cane siberiano husky allevato fin dall’ antichità in tutta la regione, nei territori si meridionali è diffusa volpe delle steppe corsac, mentre in quelli settentrionali verso il mar glaciale si trova la candida volpe artica, tra i fiumi Ussuri e Amur e a sud est è diffuso il procione nittereute . All’ estremità meridionale della regione siberiana si trova l’ orso bruno arctos dal collare e nella regione più nord orientale il più possente orso bruno beringiano, mentre sulla costa settentrionale affacciata sul mar glaciale si aggira il maestoso e aggressivo orso polare bianco del genere maritimus. Tra i felini le foreste meridionali e boreali sono popolate dalla lince euroasiatica, mentre dalle catene montuose centroasiatiche vi giunge il leopardo delle nevi del genere uncia , nell’ estremo oriente russo siberiano ancora si trova la maestosa tigre altaica anche nota come tigre dell’ Amur a rischio di estinzione e nello stesso territorio anch’ esso dall’ esistenza minacciata l’ ormai raro leopardo dell’ Amur .Tra i mammiferi acquatici nel lago Baikal si trova la piccola
e rara foca nerpa con vari esemplari anche nel Ladoga, mentre gran parte delle coste marittime sono popolate dalla foca comune vitulina, su quella artica migra la candida foca dalla sella o groenlandica per la riproduzione, da qui alle coste più nord orientali è diffuso il tricheco del Pacifico con le colonie tra insenature e baie e sul litorale dell’ oceano settentrionale quelle del leone marino di Steller , nella stessa regione tra i mari di Okhotsk e Bering le grandi otarie dalla pelliccia note come i callorini dell’ Alaska. Poco al largo da quelle coste nelle gelide acque nord orientali nuotano i giganteschi capodogli assieme an altre specie di cetacei d’ ogni dimensione, dalle più grandi tra le balenottere boreali, azzurre e minori alla la balena franca japonica del Pacifico settentrionale, a gruppi spesso emergono soffiando in suggestive acrobazie le ancor più imponenti megattere dalle lunghe pinne in suggestive acrobazie, di minori dimensioni l’ altra balena del Pacifico nota come berardio boreale. Tra gli altri cetacei e mammiferi, oltre ai delfini comuni adattati alle gelide acque, i lissodelfini boreali privi della pinna dorsale, i più grandi del genere leuca noti come beluga , i delfinatteri dall’ unica zanna che sporge come un unicorno dei narvali , mentre tra gli altri cetacei più piccoli della specie marsuina sono le focene , come le foche, delfini ed altri mammiferi marini prede delle grandi e voraci orche .
Tra i parchi dell’ovest
I più suggestivi parchi nazionali della Russia proteggono parte dei grandiosi ambienti siberiani popolati dalla ricca e varia fauna endemica, ambienti grandiosi e suggestivi da scoprite in affascinati itinerari cominciando dal territorio settentrionale russo della Novaja_Zemlja che confina con l’ estremità nord occidentale siberiana sul mar glaciale ove si trova il vasto parco nazionale Rousskaïa dell’ Artika per proteggere la fauna artica della regione che si ritrova per tutta la costa settentrionale siberiana. Scendendo a sud est per la regione ocidentale Zapadnaja ove si stendono le vaste pianure della Sibir , le foreste all’ estremità meridionale degli Urali sono protette dal suggestivo ambiente del parco nazionale di Bashkiriya popolato da fauna endemica che continua ad ovest tra i monti nell’ isolata riserva di Shulgan-Tash e più ad est quella vicina entomologica di Allyn-Solok, nella sud occidentale regione Kuzbass dell’ oblast’ di Kemerovo dove la pianura siberiana occidentale incontra le montagne meridionali, oltre il grande bacino minerario di Kuzbass tra gli alti corsi dei fiumi Ob’ e Jenisej, i rilievi coperti da foreste sono protetti dal parco nazionale di Shorsky popolato da varie specie di uccelli e mammiferi diffusi nella regione. Tra la steppa montuosa centro meridionale e la taiga nel distretto di Krasnochikoysky verso la Mongolia a sud, anch’ esso popolato da una ricca fauna endemica si stende il parco nazionale di Chikoy dalle sorgenti del fiume omonimo che scorre a ovest unendosi al Selenga per finire nel e lago Baikal o Bajkal, tra i patrimoni naturali dell’ Unesco in Russia per il suo magnifico ambiente.
Bajkal
Disteso nel centro meridionale oblast’ di Irkutsk come il più profondo al mondo si allunga ad arco il suggestivo specchio del lago Bajkal, circondato dalla catena Bajkaljiskij degli omonimi monti Bajkal sulla costa occidentale e lungo la nord orientale da quella dei monti Barguzin, il grande lago contiene un quinto dell’ acqua dolce continentale mondiale e tra gli oltre trecento immissari che lo alimentano il maggiore è il lungo fiume Selenga che attraversa la regione venendo dal territorio mongolo, mentre ne esce un’ unico emissario con il fiume Angara. Dopo un catastrofico inquinamento per gli scarichi industriali è stato risanato negli anni novanta riportandolo all’ originario e ricco ecosistema con oltre millecinquecento specie vegetali dalla ricca flora ed un migliaio di diverse specie faunistiche tra uccelli e mammiferi in parte endemiche come il cervo muschiato e altri cervidi che popolano la regione, lo zibellino dalla pregiata pelliccia così come quella della donnola dalla corta coda nota come ermellino , oltre marmotte, scoiattoli, lepri, caprioli, renne, cinghiali siberiani, il lupo grigio della foresta euroasiatico, il possente orso bruno siberiano arctos e qui ha il suo ambiente la rara foca del Bajkal nota come nerpa. Un magnifico ambiente che continua per la costa sud occidentale dal lago Baikal ove si stende il territorio protetto dal parco nazionale Pribaikalsky , dominato dai rilievi ad ovest ove al largo emergono vari isolotti con la più grande isola di Ol’chon , dal lago nel territorio centro meridionale tra i monti che affacciano sulla valle del fiume Irkut si stende il suggestivo territorio del Tunka dai contrafforti orientali dei monti Sayan fino alle steppe mongole, protetto dal Tunkinsky noto anche come parco nazionale Tunka, tra la sponda orientale e a sud della riserva naturale di Barguzin dal magnifico ambiente fino agli omonimi monti Barguzin si trova l’ ancor più suggestivo il parco nazionale transbaikal di Zabaykalsky.
Sibirisky e Altaj
Dal Bajkal si lascia l’ oblast’ di Irkutsk per il vasto distretto federale centrale del Sibirisky scendendo nella più meridionale repubblica di Burjatija con i suo affascinanti territori ove nella sud orientale provincia del kral Zabaykalsky si stende la riserva naturale popolata da fauna endemica protetta dal parco nazionale di Alkhanaj che prende nome dal monte Alkhanaj al suo centro, sacro alle antiche tradizioni religiose sciamaniche e buddiste degli indigeni Buryaad e ai buddisti lamaisti, da dove la taiga siberiana si allunga a sud nella steppa mongola. Da qui si continua per la più meridionale repubblica di Altaj che prende nome dalla maestosa e suggestiva catena dei monti Altaj, continuando tra i rilievi che si elevano dalla pianura si stende la regione dell’ Altaj-Sayan ove, come riserva per la ricca fauna endemica come il leopardo delle nevi e la pecora di montagna argali, si trova il parco nazionale di Saylyugemsky . Proseguendo si giunge all’altrettanto suggestiva riserva naturale zapovednik dell’ Altajski che si stende tra le montagne coperte da foreste fino alla sponda orientale del grande lago Teletskoye nel distretto dell’ Ulaganskij Rajon e per il limitrofo territorio dell’ Ust’-Koksinskij Rajon attraversato dall’ omonimo fiume, si trova la riserva naturale del Katun dall’altrettanto magnifico ambiente ove si allunga la catena dell’ Altaj con il monte Belukha che lo domina per poi continuare scendendo nelle praterie dell’altopiano di Ukok. L’ intera suggestiva regione è stata dichiarata patrimonio naturalistico dell’ Unesco come i monti d’ oro dell’Altaji, da dove oltre il confine nel territorio mongolo parte della suggestiva catena montuosa tra picchi, ghiacciai e vallate percorse da fiumi è protetta dal vasto parco nazionale di TavanBogd anch’ esso popolato dall’ endemica fauna di montagna .
Beringia e Kamčatka
Il più vasto e meno popolato distretto federale dell’ Estremo oriente russo Dalnevostochny è anche tra i più ricchi di riserve naturali e parchi, all’ estremità nord orientale siberiana nella provincia del krug autonomo Chukotsky, lungo il corso dell’ Ulachan Örüs, come è noto agli indigeni il grande fiume Lena che attraversa la regione siberiana settentrionale, si apre il Lenskye Stolby dalle suggestive formazioni rocciose e le falesie noto come il parco naturale dei pilastri di Lena . Continuando lungo la gelida costa settentrionale il parco nazionale della Beringia si stende sul litorale da dove in epoca preistorica si allungava il passaggio delle terre emerse della Beringia, adoperato dalle tribù di cacciatori nomadi siberiani per raggiungere la costa settentrionale dell’Alaska artica ove il territorio ad est è protetto dalla riserva nazionale statunitense nota come il ponte di terra di Bering. Verso sud est si allunga la grande penisola della Kamchatka o Kamčatka dai suggestivi ambienti ove si elevano maestosi gli spettacolari vulcani della Kamchatka dichiarati patrimoni naturali dall’ Unesco che dominano vaste praterie con boschi di latifoglie, conifere e foreste boreali e la tundra artica più meridionale al mondo, popolate da gran parte della fauna siberiana. Tra le varie specie qui endemiche la lontra del genere lutris o lontra di mare a lungo cacciata per la pelliccia, così come quella più preziosa dell’ ermellino, oltre varie specie di roditori, scoiattoli, marmotte diffusi in tutta la regione il lemming siberiano, nel territorio più interno tra altre specie si trova la lepre bianca, il piccolo predatore ghiottone settentrionale noto come gulo , oltre la più comune volpe rossa la candida volpe polare e tra le rocce dei rilievi la pecora delle nevi argali assieme agli altri mammiferi prede del lupo grigio siberiano della tundra albus. Nelle praterie si trovano branchi della grande alce siberiana della sottospecie bedfordie che condividono le radure con quelli della renna del genere Rangifer artica e nella penisola si trova tra le più alte concentrazioni di orsi bruni siberiani arctos. I fiumi sono popolati dalle più diverse specie di salmoni che li risalgono dalla costa, oltre alle altre varie specie di uccelli diffusi nella regione si trova l’ aquila reale nell’ entroterra e lungo le coste nidifica la maestosa aquila marina di Steller. I litorali della penisola ospitano varie specie di mammiferi marini sulle acque ricche di pesci ove le colonie di leoni marini di Steller condividono le coste con quelle della foca comune, la foca nota come callorina dell’ Alaska, quella dai beffi del genere barbatus si trovano nelle baie ed insenature assieme alla foca maculata e nel ghiacciato golfo di Karaginski l’ altra endemica foca fasciata, più a nord lungo la costa affacciata sull’ oceano si trovano piccole colonie di trichechi. Poco al largo nuotano delfini adattati alle acque gelide e focene , come gli altri mammiferi costieri tutte prede delle aggressive e fameliche orche. Il mare che circonda la penisola è frequentato dalle rotte delle maestose megattere che emergono soffiando mentre nuotano poco al largo come i grandi capodogli e oltre le più comuni balenottere minori, azzurre e del genere zifidi queste gelide acque sono incrociate dalla balena della Groenlandia che ci si sposta dall’ omonima regione, la meno frequente balena grigia orientale e l’ancora ben più rara balena franca del Pacifico settentrionale. Tra tutti i vari vulcani della Kamčatka come la più alta montagna siberiana emerge il massiccio dell’attivo Klyuchevskaya, sacro agli indigeni come centro nella creazione del mondo, dominata dall’ omonimo vulcano riserva naturalistica di Kronotsky con oltre settecento specie di piante e flora popolata da centinaia di maestosi orsi bruni e poco distante il ribollente territorio vulcanico noto come la valle dei Geyser, scendendo all’estremità meridionale della penisola la riserva faunistica del lago Kurile. Poco al largo della costa orientale emergono varie isole, tra le altre nell’ omonimo golfo sul mare di Bering l’ isola di Karaginsky dichiarata sito Ramsar come santuario degli uccelli marini dell’Unesco e poco distante si stende l’arcipelago delle isole Komadoriskij popolate dalla più ricca fauna costiera e marittima della Kamčatka protetta dall’ omonima riserva naturale della biosfera di Komandorskij. Poco ad ovest ove si stende la settentrionale provincia del Khabarovsk Krai nell’ omonima regione di Khabarovsk, dalla costa affacciata sulle gelide acque del mare di Okhotsk ove emergono con le scogliere frastagliate le orientali quindici isole dell’ arcipelago Shantar dal suggestivo ambiente terrestre e marino protetto dall’ omonimo parco nazionale di Shantar popolato anch’ esso dalla ricca fauna costiere e marina.
Estremo oriente siberiano
Dagli incontaminati scenari della penisola di Kamčatka e il suo territorio, continuando nella regione nord orientale per la provincia distrettuale di Pozharsky , la più vasta antica foresta mista rimasta nell’emisfero settentrionale è protetta dal parco nazionale di Bikin con la ricca fauna endemica come le maestose le tigri siberiane dell’ Amur in pericolo di estinzione, territorio delle antiche comunità di indigeni Udege che rimangono nel bacino del fiume Bikin assieme ai i vicini di antica stirpe tungusa degli Hezhen meglio noti come Nanai. Sempre nell’ estremo oriente russo, scendendo ove si stende il krai di Khabarovsk affacciato ad est sul Pacifico, attraverso il bacino del fiume omonimo si trova il parco nazionale dell’ Anyuysky popolato come gli altri nella regione dalla ricca fauna endemica lungo il corso del fiume Anjuj fino alle pianure alluvionali ove si unisce al lungo fiume Amur e alla catena nell’ estremo oriente russo distesa fino alla costa dei monti Sichotė-Alin’, anch’ esso territorio tradizionale del’ antico popolo di cacciatori e pescatori Nanai. All’ estremità sud orientale siberiana nel krai di Primorsky il territorio costiero che ne prende nome come Primorye è in parte protetto dal parco nazionale dell’ Udegeyskaya dalla più ricca foresta di conifere e latifoglie dell’Estremo Oriente russo tra fiumi e torrenti popolato da una ricca fauna e la tigre siberiana in via di estinzione, ove ancora sopravvivono comunità tradizionali degli indigeni Udege e nella stessa regione proseguendo nel limitrofo distretto di Khasansky si trova la vasta riserva marina dell’ estremo oriente russo di Morskoy sorta a protezione della flora e fauna endemiche costiere. Poco a sud verso i contrafforti costieri che si stendono dalle montagne della Manciuria si trova la riserva naturale di Kedrovaya ove dall’ unione delle riserve di Barsovy e Borisovkoye, e sorta quella nota come terra del leopardo , lungo la frontiera cinese è stato creato il parco nazionale che protegge l’ ormai raro leopardo dell’ Amur a rischio di estinzione, mentre sempre nel krai di Primorsky per i rilievi coperti da foresta il parco nazionale di Zov Tigra tra i fiumi Amur e Ussuri protegge gli ultimi esemplari della maestosa tigre siberiana dell’Amur che era anch’ essa in via di estinzione.
Questi come altri animali che popolano i vasti e suggestivi ambienti tra monti, fiumi, laghi e foreste hanno la loro energia vitale nell’essenza degli spiriti interpretati dall’ animismo sciamanico nel grande equilibrio dell’ universo e della natura da conoscere e rispettare che ha scandito nei secoli la vita e la società tradizionale di tutti gli antichi popoli siberiani.