Mosca
Il Cremlino
Mentre l’ antico regno della Rus’ esteso da ovest per la storica terra di Novgorod era ormai un decadente ricordo nelle cronache dell’ epoca e fioriva il principato di Vladimir-Suzdal e le storiche città medioevali dell’ Anello d’oro di Russia nella regione del Volga, nel 1156 il gran principe Jurij di Kiev fece fortificare il centro di na Moskvě sull’ omonimo fiume ove iniziò la storia di Mosca e dal XV secolo l’ascesa di quello che divenne il potente granducato di Moscovia esteso con il regno di Ivan il Terribile nei territori che furono il cuore della successiva storia della RussIa. La prima fortificazione in legno del principe Jurij Dolgorukij venne ricostruita in candida pietra calcarea due secoli dopo da Dmitrij Ivanovič noto come Donskoj, circondando da solide mura la cittadella destinata a diventare lo splendido e maestoso Cremlino di Mosca dall’ epoca centro del potere in Russia, quando venne ampliata con altre mura ove svettano le diciannove torri del Cremlino a contenere i magnifici edifici.
La Piazza delle Cattedrali
Nella magnifica Piazza delle Cattedrali Sobornaya sul lato settentrionale affaccia la sontuosa ed imponente Cattedrale della Dormizione Upensky nota anche come dell’Assunzione, dalla sua prima fondazione nel 1326 andò in rovina e ricostruita su progetto dell’ architetto bolognese Fioravanti nel 1479 che trasse ispirazione dallo stile della più antica medioevale cattedrale della Dormizione di Vladimir. Divenuta la chiesa madre del granducato di Moscovia ove venne incoronato come primo zar di Russia Ivan il Terribile e dall’ epoca vi si celebrarono tutte le incoronazioni degli Zar con sontuose cerimonie, come la si trova tra le altre la maestosa cattedrale della Dormizione si staglia magnificamente con la candida facciata dagli archi splendidamente affrescati sotto le grandi cinque cupole dorate con gli interni riccamente decorati da altari, colonne dorate finemente intagliate e splendide iconostasi, tra varie vi splendeva la preziosa e venerata icona bizantina della Theotokos raffigurante la Madonna di Vladimir, spostata come altre nella magnifica collezione della galleria Tret’jakov. Sul lato sud occidentale della piazza dal XV secolo si erge la cattedrale dell’ Annunciazione anch’ essa dalle bianche mura con nove cupole dorate con i sepolcri dei patriarchi moscoviti della chiesa ortodossa di Russia, dai sontuosi interni decorati da altari, affreschi e dipinti che completano l’architettura ed arte della cattedrale, ove troneggia la splendida iconostasi del 1405 con le icone del più grande pittore russo medioevale Andrej Rublëv assieme a quelle del suo primo maestro bizantino Teofane detto il Greco ed altre dell’ altro maestro della pittura moscovita dell’ epoca Prokhor di Gorodec. Dietro la cattedrale della Dormizione la piccola chiesa del Velo, venne edificata nel XV secolo con lo stile medioevale delle altre consacrata alla Deposizione della Veste dagli interni finemente decorati nel XVII secolo con l’iconòstasi del maestro Nazary Istomin e gli affreschi di Semyon Abramov, Ivan Borisov e Sidor Pospeev, con l’annesso museo della tradizionale la scultura lignea religiosa russa. Dagli edifici e le magnifiche cattedrali della piazza Sobornaya si accede a quello che è noto come il cortile del patriarca ove il settimo patriarca Nikon di Mosca su edifici precedenti fece ricostruire come suo centro e residenza quella che divenne la chiesa dei Dodici Apostoli dalle bianche mura sormontate da cupole che si riflettono d’ argento, gli interni con varie sale decorate e la chiesa consacrata all’ apostolo Filippo, nel 1681 vennero completati due grandi archi che lo collegano alla piazza in un suggestivo insieme architettonico. Fondato nel 1358 dal metropolita Aleksij di Kiev venne consacrato all’ Arcangelo Michele il perduto monastero di Chudov, nei secoli successivi vennero aggiunti altri edifici, nel 1680 la chiesa del patriarca metropolita Aleksij che ne ospitava le reliquie e la chiesa dell’ Annunciazione, mentre al 1887 risale la consacrazione della chiesa di San Andrea. Dopo la rivoluzione furono chiuse e ciò che rimaneva del divenne un accademia militare, mentre icone e preziosi manoscritto furono portati nel grande museo statale di Storia. Medesima sorte ebbe il vicino e anch’ esso perduto convento delle Antiche Vergini noto poi come il monastero di Starodevichy consacrato all’Ascensione, mentre davanti la piazza Sobornaya , consacrata anch’ essa a Michele Arcangelo, ancora si staglia la cattedrale Arkhangelsky. Su una precedente venne ricostruita nel 1508 mantenendo lo stile tradizionale con l’ aggiunta di vari elementi rinascimentali occidentali con la direzione dell’ architetto italiano Aloisio Nuovo dagli interni decorati, tra altari, dipinti ed icone con le pareti affrescate da maestri dell’ epoca come Vladimirov e nel 1681 venne completata la grande e splendida iconostasi dell’ Arkhangel con le opere di decine tra i più artisti pittori diretti dal più celebre maestro dell’ epoca Ushakov. Dalla fondazione fino all’intero XVII secolo ha ospitato la necropoli imperiale, con i sepolcri dei principi di Mosca e degli Zar che hanno lascito tombe in bronzo dorato e in marmo, poi dal secolo successivo le cerimonie e le sepolture vennero trasferite nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo della nuova capitale San Pietroburgo.
Il Palazzo dell’Armeria
Vicino l’ ingresso sud occidentale del Cremlino nel 1581 fu completato il grande palazzo dell’Armeria come splendida galleria per i tesori degli zar, dalla magnifica facciata decorata da colonne scolpite si accede ai nove grandi saloni ove sono esposte armi ed armature, vestiti, carrozze, vari preziosi oggetti e gioielli delle famiglie regnanti. Tra i vari tesori si trova la splendida corona d’oro di Monomaco con la sua pelliccia di zibellino ornata da pietre preziose e perle, oltre ad altre corone e gioielli imperiali, di avorio cesellato il leggendario Trono di Ivan il Terribile. Infine la straordinaria e ricchissima collezione di gioielli, oro e pietre preziose dell’ Almaznyy o Camera dei Diamanti, come tesoro imperiale fondata nel 1719 dal sovrano Pietro I, arricchita da tutti gli zar che sono seguiti e nell’ intero periodo sovietico. tra gli altri la preziosa corona imperiale di Russia realizzata per Caterina la Grande, un grande varietà di diamanti d’ ogni dimensione con i più grandi come il diamante Shah indiano che dal 1829 è tra i gioielli della corona russa, così come l’altro sempre di origine indiana diamante di Orlov che era incastonato nello scettro imperiale, la collezione di uova dì oro tempestate di pietre preziosi e diamanti Fabergè. Oltre il palazzo dell’ Armeria si erge l’alta torre Kolokol’nya nota come il campanile di Ivan il Terribile con la sua chiesa dalle candide mura e le cupole dorate, progettato dall’ architetto italiano Marco Bono e completato nel 1505 ove dall’ alto si gode la più spettacolare vista del Cremlino. Nei pressi si trova l’ enorme cannone dello Zar o Tsar’pushka di bronzo finemente decorato come il più grande obice al mondo costruito nel 1586 per ordine dello lo zar Fyodor I, poco distante anch’ essa capolavoro della fusione in bronzo e decorata si staglia l’ imponente Tsar’kolokol nota come la campana dello Zar completata nel 1735 per farne la più grande al mondo commissionata dalla nipote di Pietro il Grande Anna salita al trono come l’ imperatrice Anna di Russia nel 1730.
I palazzi imperiali
Poco ad ovest del Cremlino lungo la sponda della Moscova l’ alta cattedrale del Salvatore si erge sul fiume dalle cupole dorate completata nel 1860 su progetto dell’ architetto imperiale dell’ epoca Konstantin Thon, demolita nel 1931 è stata ricostruita identica come la si trova per essere riconsacrata nel 2000 mantenendo i sontuosi interni riccamente decorati. Continuando lungo il fiume anch’ esso progettato da Thon si staglia imponente il gran palazzo imperiale Kremlyovksy completato nel 1849 in stile neoclassico dalle facciate di marmo anch’ esso su progetto di Thon come residenza moscovita degli Zar, dopo la rivoluzione residenza di Stalin e dei dirigenti sovietici fino a divenire il palazzo che ospita i presidenti della nuova federazione di Russia. Tra i vari sontuosi saloni storici per ricevimenti e cerimonie, splende la camera d’ oro della Tzarina dalle pareti dorate e decorate con affreschi e dipinti fatta costruire nel 1580 dalla zarina Irina sorella di Boris Gudnov e consorte di Fyodor I. Ad est dell’ edificio centrale l’ architetto ticinese Pier Antonio Solari, autore di altre opere nel Cremlino e nella Mosca dell’ epoca, assieme all’altro archietto rinascimentale italiano Ruffo, ha progettato il più antico palazzo delle Faccette così noto per le decorazioni di pietra sulla facciata orientale completato nel 1492 per ricevimenti e cerimonie e sulla facciata meridionale il Kransy con il Portico Rosso era usato come passaggio nelle cerimoni per l’ incoronazione degli Zar. Poco distante in epoca sovietica sorse il grande e moderno palazzo dei congressi statale del Kreml’ in marmo bianco , integrato agli altri del palazzo imperiale e collegato da passerelle alla chiesa dei Dodici Apostoli e le camere patriarcali fino al palazzo di Terem dalle mura bianche e rosa finemente decorate completato nel 1637 in stile barocco russo come residenza degli zar fino a quando la capitale venne spostata a San Pietroburgo. Durante il regno di Caterina II di Russia gran parte dei palazi moscoviti vennero commissionati all’architetto Vasily Bazhenov, sul colle Vagankovsky che domina le mura occidentali del Cremlino da un suo progetto venne completato nel 1786 il sontuoso palazzo di Pashkov e, oltre a diverse residenze nobiliari anch’ esse in stile neoclassico, tra le varie opere di Bazhenov venne progettato in neogotico l’altro periferico palazzo imperiale di Tsaritsyno come residenza di Caterina la Grande e l’ annesso Teatro dell’Opera con il vasto parco nell’ omonima riserva di Tsaritsyno. Seguace di Bazhenov nella sua opera innovativa fu l’ altro architetto dell’ epoca Kazakov che tra gli altri suoi vari progetti nella Piazza Rossa venne edificato il palazzo Aptekarskij sempre in stile neoclassico che ospitava l’ Università moscovita, in periferia l’ elegante palazzo Petrovsky finemente decorato dagli ampi saloni come residenza di transito dei sovrani per Pietroburgo e gli edifici che ospitano la Scuola di pittura, scultura ed architettura Moskovskoe sulla via Roždestvenka. Sulla piazza Ivanovskaja che si apre nella zona più settentrionale del Cremlino, si ergono le tre facciate del triangolare e sontuoso palazzo Senatskiy progettato in stile neoclassico da Matvey Kazakov, durante la costruzione il lavori furono seguiti dell’ altro architetto Karl Blank fino ad essere completato nel 1787. Sempre sulla piazza ove sorgeva l’ antico monastero di Čudov che fu demolito, in epoca staliniana venne edificato il moderno palazzo del Presidium per ospitare il Soviet Supremo. La storia e la cultura che si respira nell’antica cittadella è raccontata dai suoi maestosi edifici e chiese che ospitano i vari musei del Kremlya e la si lascia nella sua suggestione mentre il tempo è scandito dal grande orologio sotto la stella rossa dell’ alta torre Spasskaya che si erge sulle mura del Cremlino da dove uscivano le solenni processioni verso la vicina cattedrale di San Basilio che si impone splendida e maestosa nell’ adiacente e vasta Piazza Rossa Krasnaja con i suoi edifici e monumenti, anch’ essa assieme al Cremlino dichiarata patrimonio culturale mondiale Unesco.
Piazza Rossa
Lungo le mura esterne del Cremlino da ovest si allunga il vasto parco con i tre separati tra loro giardini di Alekandrovsk estesi magnificamente dal memoriale con la tomba del Milite Ignoto Neizvestnyy che celebra i caduti sovietici contro i nazisti durante la seconda guerra mondiale e continuando si trova la necropoli del Kremlevskoj ove dal trionfo della rivoluzione d’ ottobre ne vennero sepolti molti protagonsti , dirigenti del Pcus, personaggi illustri ed eroi sovietici con al centro il mausoleo Lenina che ospita la salma del grande rivoluzionario Vladimir Il’ič Ul’janov, detto Lenin. Si eleva come una piramide a gradoni affacciata sulla Piazza Rossa edificata nel 1930 su progetto dell’ architetto Ščusev, ancora qualche guida indica come evitare le lunghe file in attesa della visita al mausoleo di Lenin ormai scomparse così come la guardia d’ onore, da tempo spesso chiuso rimane come memoria storica del grande protagonista nella rivoluzione . Al fondo della vasta piaza si erge la maestosa cattedrale di San Basilio fondata come chiesa e della Trinità su ordine del potente sovrano di Moscovia Ivan IV, completata nel 1561 con otto chiese e al centro la più grande consacrata alla Madre di Gesù sul Fossato, mentre la decima venne edificata nel 1588 per ospitare il sepolcro del venerato santo Vasilij. il progetto originario è attribuito all’ architetto Yakovlev assieme al meno noto Ivan Barma, concepita come rappresentazione della Gerusalemme celeste per simboleggiare una città paradisiaca al centro di Mosca dalle mura bianche e rosse con le nove cupole, dall’ aspetto unico nell’ architettura delle chiese russe nel suggestivo intreccio dei suoi dettagli come culmine della grande arte russa, accentuata poi nel XVII secolo quando venne interamente decorata e ridipinta nel magnifico cromatismo che splende nei sui vari colori. Originariamente gli interni furono decorati da scultori, pittori di affreschi ed icone della scuola artistica di Pskov e successivamente si aggiunsero altri affreschi ed opere tra altari e magnifiche iconostasi con le chiese collegate dal labirinto di stretti corridoi splendidamente affrescati da immagini di santi, scene religiose e motivi floreali che simboleggiano il giardino celeste. Nell’ edificio settentrionale si trova il santuario consacrato ai santi Cpriano e Giustina martiri e dalla fine del XVIII secolo vi fu aggiunto quello dedicato ai Santi Adriano e Natalia di Nicomedia, in quello poco ad ovest al santo apostolo d’Armenia Gregorio l’ Illuminatore, continuando ad est ilsantuario consacrato ai santificati patriarchi di Alessandria, nell’ edificio occidentale colonnato il santuario che celebra l’ Ingresso di Cristo in Gerusalemme, e la prima chiesa della Trinità. Poco a sud il santuario consacrato al monaco Alexander Svirsky di Svir e la cappella con la venerata icona che raffigura San Nikola di Velikoretsky portata a Mosca nel 1555, poco oltre l’ altra decoratissima cappella finemente affrescata con il sepolcro del beato San Basilio ed infine nella centrale chiesa dell’ Intercessione con la sua magnifica iconostasi si trova il veneratissimo santuario consacrato alla Madre di Dio Theotokos ove è quotidiana la suggestione delle cerimonie con i solenni inni Akathist ortodossi e la cantilena dei fedeli che pregano il santo invocandone protezione e miracoli. Lasciata l’indimenticabile suggestione di San Basilio e il suo museo, davanti la cattedrale si staglia il monumento ai principi Minin e Pozarskij con le loro statue in bronzo eretto nel 1818 per celebrarne il bicentenario ad opera del più celebre scultore russo dell’ epoca Ivan Martos, poco distante nella prima metà del XVI secolo venne edificata la grande piattaforma in pietra dell’ Araldo Lobnoe mesto usata per citare al popolo le ordinanze dei principi di Moscovia e a volte per esecuzioni pubbliche. Ricostruita con il medesimo stile nel 1786 su progetto dell’architetto Kazakov, tra i protagonisti del neoclassicismo moscovita assieme al celebre Baženov nella realizzazione di vari edifici dell’ epoca e all’altro architetto imperiale Uchtomskij, nel secolo successivo durante l’ invasione napoleonica il devastante incendio del 1812 distrusse vari quartieri moscoviti e nella ricostruzione diversi edifici e palazzi vennero progettati dell’ architetto italiano Giuseppe Bove. All’estremità nord occidentale sulla piazza Pietro il Grande all’ inizio del XVIII secolo in stile barocco moscovita fece edificare il sontuoso palazzo dalla facciata rossa che ospita il museo statale di storia Istoricheskiy dagli ampi saloni decorati con le sue varie esposizioni che raccontano la storia russa dal paleolitico alla fine del XVII secolo, vicino si erge la maestosa Iverskie nota come la porta iberica della Resurrezione. Eretta nella prima metà del XVI secolo e ricostruita nel 1680 con le due ampie arcate, altre stanze all’interno e l’ aggiunta della cappella di Iveron di fianco al cancello collegando la Piazza rossa a quella della Manezhnaya sorta nel 1789 ove sorgeva l’antico monastero Moseevskij, ribattezzata piazza del Maneggio nel 1931 quando venne ampliate demolendo vari palazzi del XIX secolo progettati da Giuseppe Bove e altri architetti dell’ epoca. Prese nome dal neoclassico palazzo del Maneggio che vi affaccia ad ovest edificato nel 1817 con decorazioni stile impero per manifestazioni ippiche e poi come museo, ricostruito fedelmente come lo si trova dopo un devastante incendio nel 2005. Tornando sulla Piazza Rossa gran parte del lato opposto al Cremlino è occupato dal maestoso edificio che ospitava vasti magazzini Gum inaugurati nel 1893 dalla raffinata eleganza con al centro la grande fontana e il tetto di vetro, gli interni tra stile liberty e neoclassicismo russo ottocentesco, restaurati con locali e lussuose botiques. Davanti ai sontuosi edifici dei magazzini Gum sul lato nord orientale della piazza nel 1612 venne edificata la piccola e splendida cattedrale di Kazan ove e tra gli alti preziosi arredi all’ interno conteneva la veneratissima icona bizantina Kazansakaya raffigurante la Madonna di Kazan. Distrutta in epoca stalinista e perfettamente ricostruita nel medesimo stile tradizionale dalle mura bianche ed arancio riccamente decorate e la cupola dorata, ne rimane una copia dell’ icona della Vergine di Kazan e l’originale trasferita nella cattedrale di Yelokhovo completata nel 1845 in stile neoclassico.
Kitaj-gorod
Oltre la cattedrale di Kazan adiacente alla piazza Rossa inizia lo storico quartiere di Kitaj-gorod, nel 1539 furono completate le mura con sei porte e tredici torri che lo circondavano cingevano il quartiere su progetto dell’ italiano Pietro Annibalequi noto come Petrok Maly. Il quartiere conserva i suoi antichi edifici in gran parte affacciati sulla frequentata via Nikolskaya, nel 1600 venne fondato da Boris Gudnov il monastero di Zaikonospassky in stile barocco russo anch’ esso danneggiato in epoca sovietica e il campanile ricostruito con parte degli edifici concessi alla statale Università Rossijskij per gli studi umanistici e nel 1687 due monaci vi fondarono l’ Accademia slava Greco Latina. Sulla stessa via affaccia la candida facciata finemente decorata dell’edificio ove Ivan il Terribile nel 1553 fece aprire la prima tipografia di Mosca. All’ interno del più vasto Kitaj-gorod si stende lo storico quartiere di Zaryadye che conserva anch’esso edifici e palazzi affacciati sulle sue vie che diramano continuando fino alla piazza Slavyanskaya aperta nel XV secolo, ma delle sue più antiche costruzioni rimane la chiesa consacrata a Tutti i Santi di Kulichkakh edificata nel 1488 e ricostruita in stile moscovita barocco nel 1689 dalle rosse mura e il campanile pendente, mentre gli altri che vi affacciano sono sorti nel XIX secolo in stile revival neoclassico russo e Art Nouveau. La piazza separa il centro del Kitaj-gorod dal limitrofo storico distretto di Tagansky in parte attraversato dall’ affluente del Moscova Yauza ove sulla sponda sinistra nel 1357 fu fondato il monastero di Andronikov, consacrato alla venerata icona che raffigura la reliquia del Salvatore di Edessa, dopo le varie devastazioni nel corso dei secoli e la chiusura in epoca sovietica la cattedrale del Salvatore è stata restaurata, tra gli altri edifici la più antica chiesa katholikon del 1420 la chiesa consacrata all’ Arcangelo Michele nel 1690 e la più recente cappella di Dmitry Donskoy, oltre ad ospitare il museo Rublev di arte antica russa. All’ Intercessione della Theotokos venne consacrato il monastero di Pokrovsky alla fine del XVII secolo e ampliato in stile neobizantino a metà del XIX, il più grande e fortificato monastero di Novospassky venne fondato nel XVII secolo con la cattedrale della Trasfigurazione dalle cinque cupole e gli interni riccamente affrescati, la chiesa dell’Intercessione con il refettorio, mentre nel XVIII secolo venne edificata la chiesa consacrata all’ icona della Vergine Znamenie, il campanile, quella di San Nicola e gli alloggi monastici oltre altri edifici. Tornando nel centro del Kitaj-gorod si trova la piazza della Rivoluzione, , in una interpretazione con elementi neorinascimentale dello stile del revival neorusso , come altri moscoviti nel XIX secolo, vi fu sorse il maestoso palazzo del vecchio municipio Moskvy che per tutto il periodo sovietico divenne il museo dedicato a Lenin, con davanti il palazzo che ospitava l’ esclusivo albergo Moskva riccamente decorato da dipinti e con mosaici poi demolito e ricostruito, nei pressi dallo stile Art Nouveau nel 1905 venne aperto l’altro lussuoso albergo Metropol. Sulla via Varvarka, all’inizio del XVI secolo per i mercanti e diplomatici britannici venne edificato il palazzo noto come l’antica English court in stile medioevale, sulla stessa via si apre il grande parco di Zarjad’e o Zaryadye disteso lungo la sponda sinistra della Moscova, recentemente rifondato e diviso in quattro diversi ambienti che riproducono la tundra, le steppe, la foresta e le paludi del paesaggio naturale russo ove immergersi nei pressi della Piazza Rossa in percorsi tra natura e cultura che rendono il parco Zaryadye una delle tante suggestive attrazioni in questa città. Tra le via Varvarka e Ilyinka, sulla vecchia corte mercantile del XVI secolo, nel 1789 venne costruito il grande palazzo di Gostiny in stile neoclassico, progettato dal grande architetto italiano Quarenghi come altri del genere a Pietroburgo. Salendo sul colle di Poklonnaya ove si apre il Parco della Vittoria che ospita il vasto museo bellico all’aperto in memoria della vittoria sui nazisti e nel 1995 per celebrarne il cinquantenario in stile tradizionale russo venne edificate la chiesa di San Giorgio con la vicina cappella consacrata a San Michele. Dalla via Nikitnikov prende nome la chiesa della Trinità di Nikitniki edificata nel XVII secolo nello stile tradizionale dell’ epoca che ha ispirato altre chiese moscovite, dalle mura rosse decorate sormontate da svettanti cupole verdi e gli interni affrescati da maestri seicenteschi come Vladimirov decoratore di altre chiese in città e il più noto pittore di icone dell’ epoca Ushakov. Per il grande arco in stile neogotico edificato nel XIX secolo si accede alla via Tretyakov, come l’ arco gran parte degli edifici che affacciano sulla via furono progettati dall’eclettico archietto Kaminsky assieme ad altri sontuosi palazzi che ospitano gallerie d’ arte, locali e boutiques di lusso, finanziata dal facoltoso imprenditore e mecenate moscovita Pavel Tretyakov che s estese la sua vasta e preziosa collezione di antiche icone, dipinti e arte, poi trasferite nel 1904 quando fu completato il palazzo che ospita il museo della galleria Tretyakov e dall’ epoca è il più ricco museo di opere d’ arte russe.
Teatri , chiese, musei e parchi
Oltre il Cremlino e la Piazza Rossa dichiarati patrimonio culturale Unesco con gli storici edifici, chiese e monasteri, la storia, arte e cultura è raccontata dai vari musei moscoviti mostre e gallerie che accompagnano la conoscenza di questa città assieme ai tanti e sempre frequentati teatri dalle classiche rappresentazioni drammatiche e spettacoli, concerti di musica, opere e balletti classici, mentre gli ambienti urbani e naturali dai quartieri centrali fino alle periferie si ritrovano nei giardini, parchi e tenute di Mosca . Dagli storici edifici dell’affascinante antico quartiere del Kitaj-gorod diramano le vie che portano alle altre grandi piazze centrali di Mosca, a nord ovest del quartiere si stendono quelli del limitrofo vasto distretto di Tverskoy ove si apre la piazza Teatralnaya così chiamata per i vari teatri e il più celebre Bolshoi inaugurato nel 1825 come diversi altri palazzi dell’ epoca su progetto del celebre architetto imperiale russo di origini italiane Giuseppe Bove in stile neoclassico dalla grande facciata colonnata e i sontuosi interni decorati per concerti di musica classica ed opere oltre ad ospitare la compagnia del balletto del Bol’šoj. Dal celebre teatro con davanti la statua di Karl Marx, poco a nord della piazza scorre la via Petrovka che prende nome dal colle ove nel 1320 il venerato e santificato metropolita Piter di Mosca fondò il primo edificio ampliato nel XVII secolo e a lui consacrato come il monastero di Petrovsky con le chiese di Bogolyubovo, San Sergio di Radonez, San Pacomio, dell’icona Tolga, del Suffragio, la cappella di Kazan, il campanile, e la cattedrale centrale di mattoni rossi decorati in puro stile barocco moscovita Naryshkin, dagli interni affrescati e decorati da preziose icone. Continuando per la via Kuznetsky che collega il Kitaj-gorod al quartiere Tversko , si apre l’ ampia piazza Lubjanka ove alla fine del XIX secolo sorse il grande edificio in stile neobarocco che ne prende nome come il palazzo della Lubjanka che per l’ intero periodo sovietico ha ospitato la sede dei servizi segreti e per ricordare le vittime dei gulag nei pressi è stato innalzato il monumento noto come la pietra di Soloveckij. Tra le altre tante varie chiese e monasteri ortodossi di Mosca in via Pyatnitskaya si erge con le cupole azzurre e le mura rosse dalle candide decorazioni la chiesa di San Clemente nello stile barocco moscovita seicentesco anch’ essa dai maestosi interni, nella centrale via Malaya Gruzinskaya la cattedrale dell’ Immacolata completata in stile neogotico nel 1917 per la comunità cattolica moscovita. Dalla centrale via Mokhovaya aperta nel XVIII secolo ove affacciano edifici e palazzi neoclassici dell’ epoca, si apre il quartiere che prende nome da una delle più antiche strade moscovite rimaste dal XV secolo nota come la vecchia Arbat che inizia dalla piazza Arbatskaya poco ad ovest dalle mura del Cremlino con i suoi storici edifici e palazzi che ospitano musei, centri culturali, locali e negozi. Dalla frequentata Arbat con le sue attrazioni lungo la Moscova si stende il centrale e vasto parco Gorky aperto nel 1928 e intitolato al grande scrittore Maksim Gor’kij su progetto dall’ archietto e artista sovietico Melnikov con il monumentale accesso dalla porta colonnata tra giardini e stagni che diramano dal centrale giardino Neskuchny e il Parterre che ospitava l’esposizione agricola dopo la rivoluzione verso il colle del passero Vorobyovy Gory con la sua riserva naturale e la vista sulla città. Dal frequentato parco Gorky nella parte settentrionale si apre il Parco degli Artisti noto come Muzeons dai percorsi all’aperto con centinaia di sculture e statue di epoca sovietica e l’ aggiunta di opere più recenti.
Novodevičij, Donskoj e Danilov
Su un’ansa della Moscovia il Gran Principe Vasilij III di Russia nel 1524 fece edificare una fortezza e consacrato a Nostra Signora di Smolensk vi sorse il convento nuovo delle Vergini per le suore noto come il il grande monastero di Novodevičij o Novodevichij con la cattedrale dell’icona della Madonna di Smolensk dalle cinque cupole, gli interni finemente decorati nel 1530 con l’ aggiunta di una maestosa iconostasi completata nel 1686 con preziose icone dei maestri moscoviti dell’ epoca. Tra gli altri edifici dello splendido monastero di Novodevichij, vicino gli alloggi della nobile Irina Godunova, salita al potere dopo il fratello Boris Godunov e poi divenuta monaca nel convento nel 1598, a metà del secolo successivo venne edificata la piccola chiesa di Sant’Ambrogio, ricostruita nel 1796 . Non distante venne edificata la chiesa dell’Assunzione in stile barocco moscovita dalle ricche decorazioni Naryshkinski come l’ altra elegante e snella chiesa della Trasfigurazione dello stesso periodo su progetto dell’ italiano Aloisio Lamberti da Montignana, ove nei suggestivi interni tra altari con icone ed affreschi si trova la splendida iconostasi dell’epoca con opere del maestro Karp Zolotarev e vicino fu costruito l’ edificio che ospitava gli alloggi della principessa divenuta poi la zarina Caterina I come seconda consorte di Pietro il Grande. Sul lato meridionale del monastero la meno ridondante chiesa dell’Intercessione completata nel 1687 e ad armonizzare i vari edifici che splendono nel monastero Novodevichij , sempre mantenendo lo stile barocco fu innalzato l’ alto campanile ottogonale sormontato dalla tipica cupola con due piccole chiese interne. Nei pressi del monastero si apre lo storico ed omonimo cimitero di Novodevičij che ospita le tombe di illustri personaggi della cultura russa ottocentesca e sovietica.Tornando per la centrale piazza Donskaya vi affaccia il grande monastero di Donskoj dalle mura rosa con le candide decorazioni che circondano i maestosi edifici, fondato nel 1591 per ordine dello zar Boris Godunov che vi fece edificare la prima chiesa consacrata alla venerata icona di Nostra Signora del Don, nel secolo successivo venne aggiunto il campanile e il refettorio , nel 1684 la nuova cattedrale in stile barocco moscovita dagli interni finemente decorati e la grande iconostasi ad opera dei maestri del Cremlino e nel 1785 vennero completati gli affreschi. Nello stesso stile sorsero gli altri edifici oltre la chiesa dei Santi Zaccaria ed Elisabetta sempre dagli interni finemente decorati da affreschi ed iconostasi, vennero ricostruite le mura alla fine del XVII secolo che si riflettono di rosso e bianco con quattro torri circolari e otto quadrate, il sacro portale e la chiesa di Nostra Signora di Tichvin completata nel 1714. Poco dopo venne innalzato l’ alto campanile e altri edifici progettati dall’ architetto italiano Trezzini tra il barocco e neoclassico russo che arricchirono il suggestivo monastero di Donskoj e come a Novodevičij nel 1910 venne aperto il monumentale cimitero Donskoye che ospita le tombe di artisti, scrittori e personaggi illustri moscoviti. Sulla sponda destra della Moscova si erge il maestoso e fortificato altro monastero di Danilov , fondato alla fine del XIII secolo dal primogenito di Aleksandr Nevskij divenuto il primo principe Daniil di Mosca, più volte ampliato ne rimangono la più antica chiesa centrale k, le mura e le torri del XVII secolo come la chiesa barocca di San Simeone Stilita e il campanile, altri edifici nel secolo successivo e nel XIX vennero ricostruiti gli alloggi monastici, la chiesa neoclassica del Tempio di Gerusalemme, oltre al magnifico aspetto esterno, le chiese del Danilov hanno gli interni finemente decorati da affreschi e iconostasi.
La metropolitana Moskovskij
La vasta rete della metropolitana Moskovskij inaugurata nel 1935 ed estesa fino agli anni cinquanta nell’ architettura dell’ epoca dalle decorate stazioni che si aprono come un sotterraneo museo delle metropolitane con affreschi, dipinti e mosaici ove l’ arte ed iconografia sovietica si è espressa nei suoi stili in questa magnifica metropolitana di Mosca con i suoi percorsi. Attorno al centro della città scorre la circolare linea cinque Koltsevaja ove in marmo bianco dai soffitti dorati si trova la più grande e maestosa stazione di Komsomolskaya con i mosaici che celebrano le grandi battaglie nella storia russa, tra le altre più suggestive stazioni sulla stessa linea sono la Okjyabrskaja dai dipinti e decorazioni celebrano la vittoria sovietica sui nazisti, decorata con bassorilievi sulla gioventù sovietica la Park Kultury, mentre le decorazioni e i mosaici della successiva stazione della Kiyevskaja celebrano l’ unità con l’ Ucraina. Alle rivoluzioni russe sono dedicati i bassorilievi sulle pareti della stazione Krasnopresnenskaya di granito rosso e marmo bianco e anch’ essa dalle pareti di marmo con fini bassorilievi la Dobryninskaja e il grande mosaico che raffigura le conquiste dello spazio, mentre a quelle dell’agricoltura sono dedicate le ricche decorazioni e mosaici della Prospekt Mira. Continuando tra le più belle e decorate stantsii della metropolitana moscovita, sull’ Arbatsko-Pokrovskaya, come è nota come Linea 3, simile ad una galleria dal soffitto riccamente decorato venne aperta la stazione di Arbatskaya nel 1953, tra le altre la più monumentale di questa linea è quella di Ploščad’ dalle pareti in marmo rosso e giallo e il soffitto riccamente decorato. Tra le altre della linea due Zamoskvoretskaya che attraversa il centrale quartiere di Tverskoy , la più sontuosa e riccamente decorata è la Mayakovskaya dai colonnati e le ampie volte nell’ elegante stile Art Deco progettata dall’ architetto Dushkin che doveva rappresentare il futuro sovietico pensato dal grande poeta Majakovskij, dalle pareti di marmo, ampie nicchie nelle volte mentre sul soffitto risplendono trentaquattro mosaici futuristici di Deyneka che rappresentano le fasi del cielo sovietico.
Le Sette Sorelle e la nuova Mosca
Nel periodo stalinista nell’ omonima piazza venne edificato il grande palazzo di Kudrinskaja con la maestosa e ridondante architettura sovietica dell’ epoca nota a come klassicheskiy del realismo socialista tra neo barocco e neogotico rivisitato nel moderno stile Impero sovietico diffuso nell’architettura moscovita che ebbe il suo apogeo nei grandi palazzi noto come le Sette Sorelle di Stalin. Assieme altri edifici moscoviti sorti negli anni cinquanta, vennero edificati i maestosi delle Sette Sorelle o palazzi Stalinskie Vysotki tra essi, lungo la sponda destra del Moscovia sull colle dei passeri Vorobyovy-gory con il suo parco, nel 1953 venne completato l’ imponente edificio principale dell’ Universitet moscovita. Sempre affacciato sulla Moscovia nel 1957 fu inaugurato il grande palazzo che ospitava l’albergo Ucraina nel medesimo stile ed imponenza come quello edificato poco prima come sede per il ministero degli Affari Esteri, sul fiume omonimo il complesso residenziale dell’ altro grande ed alto palazzo Kotel’ničeskaja. Continuando nella piazza delle Porte Rosse si eleva l’ alto edificio per il ministero dell’ industria noto come la torre di Lermontov, infine in piazza Komsomol nel 1954 venne completato l’ altro alto ed imponente palazzo per ospitare il grande albergo Leningradskaya nell’architettura urbanistica delle Sette Sorelle che delinea lo skyline della città assieme agli altri più moderni grattacieli di Mosca. Per i quartieri del distretto nord orientale si eleva l’ edificio dell’ Ostankino completato nel 1997 con l’ omonima più alta torre di trasmissione televisiva e radiofonica europea di Ostankino, nello stesso quartiere Ostankinskij si trova il vasto centro delle Vystavka per le Esposizioni delle conquiste dell’economia noto come il grande parco Vdnkh inaugurato nel 1939 con al centro nello stile sovietico neoclassico il padiglione Central’nyi da dove ne diramano altri cinquantotto dal simile stile con i più noti dello Zemledelie dedicato all’ agricoltura, il più moderno e frequentato centro Kosmos per le conquiste della cosmonautica e aviazione e il grande padiglione Moskva noto anche come Monrealskij per essere stato realizzato in Canada a Montréal per l’ Expo del 1967 e poi qui rimontato. Tra le moderne costruzioni moscovite del distretto centrale si trova il lungo ponte coperto di Bagration inaugurato nel 1997 che dal centro attraversa il fiume Moscova collegando l’alto grattacielo della Torre 2000 al moderno centro d’affari moscovita dove svettano i più alti palazzi e grattacieli della città come quello della torre Merkurij dai riflessi dorati tra i più alti al mondo e i due gemelli che si stagliano noti come la torre di Federaciya .
Le tenute e i palazzi imperiali
Lasciato il centro, si trova il cimitero di Vagankovo, fondato nel 1771 che accoglie le tombe di personaggi illustri, dalla fine del XVIII secolo e nel successivo si estese il quartiere di Presnenskij ove tra i primi e più grandi europei venne aperto il frequentato zoo Moskovskiy . Continuando per l’ altro più recente distretto nord orientale di Izmaylovo ove si stendeva la tenuta imperiale zarista, venne fondato l’omonimo quartiere Izmailovo che tra gli altri edifici novecenteschi ospitava il segreto bunker di Stalin divenuto un museo con i suoi cimeli, nel 2007 venne completato quello che è noto come il Cremlino di Izmailovo con la fedele ricostruzione di edifici e palazzi nello stile tradizionale russo del XVII secolo. Nei pressi l’ antica tenuta del nobile boiardo Nikita nel 1585 passò alla dinastia dei Romanov e nel secolo successivo divenne residenza di campagna dello zar Alexei di Russia immersa tra suggestivi boschi secolari e in epoca sovietica venne protetta dal vasto parco Izmaylovsky. Oltre quartiere Ostankinskij usciti dalla città verso nord nel XVIII secolo Pëtr Borisovič conte di Šeremetev per la sua nobile e potente famiglia fondò la tenuta di Kuskovo che per il suo splendore venne chiamata la Versailles moscovita come residenza estiva degli Sheremetev tra splendidi giardini arricchita di vari edifici con al centro il neoclassico palazzo di Ostankino dai sontuosi interni con un museo e la galleria di ritratti. Oltre un altro vicino edificio che ospita concerti, si trova la chiesa della Santissima Trinità completata nel 1683 in stile tradizionale e all’ interno una splendida grande iconostasi. Dall’ altra parte della città poco a sud durante il regno di Boris Godunov alla fine del XVI si trovava la tenuta di Bogorodskoe nelle propietà della sua nobile sorella Irina e nel secolo successivo fu acquisita dalla famiglia dei principi Golicyn rimanendo a loro fino al 1775 quando la tenuta fu presa dalla sovrana Caterina II di Russia ribattezzando la tenuta con il suo vasto parco in suo onore come la residenza Tsaritsyno con il palazzo edificato poco dopo in stile neogotico su progetto dell’ architetto Bazenov e ampliato con altri edifici progettati dall’altro architetto imperiale Kazakov. Immersa nel suo vasto parco tra gli altri edifici nella splendida residenza imperiale Tsaritsyno si erge il palazzo centrale dai sontuosi interni decorati con il museo dell’ architettura russa, circondato dallo splendido parco Birjul’ovo con boschi, una cascata, grotte e ponti, una chiesa, vari padiglioni che ospitano musei di arte tradizionale e concerti.
Dalle indimenticabili attrazioni Moscovite con la suggestione delle chiese, cattedrali, monasteri, palazzi, edifici vecchi e nuovi che ne hanno percorsa la storia si lascia Mosca e gli affascinati dintorni, ad ovest per l’ antica terra di Novgorod da dove si stendeva il primo regno russo nella Rus’ di Kiev o poco ad est verso la regione del Volga con le splendide antiche città dell’ Anello dì Oro di Russia e assieme a quelli degli scrittori e altri poeti che hanno cantato questa città, la si ricorda con i versi di Puskin:
“Sulle quiete rive della Moscova, delle chiese incoronate di croci, risplendono vetuste cupole, sopra le mura monastiche. Intorno, disseminati sulle colline, cespugli eterni, mai potati, ove sin dall’antichità riposano le sacre reliquie..”