Storia modernaStoria Russa

Dal Populismo al Socialismo

Dal populismo ai movimenti radicali del XIX secolo in Russia che portarono alla caduta del regime zarista e la grande rivoluzione di ottobre nel 1917

Con l’ ascesa della dinastia Romanov nel regno di Alessandro I dalla prima metà del XIX secolo e il successivo  regime autocratico di Nicola I, tra gli intellettuali progressisti in Russia si diffusero diversi movimenti per un rinnovamento culturale e sociale  traendo ispirazione da quelli europei,all’ origine del  narodničestvo come era noto Populismo russo, diviso in varie organizzazioni per una distribuzione delle terre e il rovesciamento della tirannia zarista. In gran parte non ritenevano necessario lo  sviluppo industriale e un fase liberale che era possibile evitare per arrivare direttamente ad una sorta di socialismo ove i contadini ne erano la classe rivoluzionaria che avrebbe rovesciato lo zarismo, ma educati e guidati da un’ avanguardia di intellettuali rivoluzionari provenienti dalla più significativa Intelligencija  russa, mentre nello stesso periodo dalle formazioni più radicali del narodničestvo populista sorsero le organizzazioni del Nichilismo, Anarchismo e Socialismo rivoluzionario diffuse nella seconda metà del XIX secolo sotto il regno riformista di Alessandro II .

 

Slafofilismo e Occidentalismo

Il movimento che fu detto  Slavofilismo teorizzava il ritorno alle antiche tradizioni culturali russe, precursore ne fu lo storico Michail Pogodin che descrisse quella Russia tradizionale come depositaria della cultura bizantina opposta a quella europea occidentale erede della Roma imperiale, il movimento per la supremazia  della cultura rurale sociale e religiosa russa su  quella  occidentale liberale, fu fondato dal filosofo e letterato Ivan Kireevskij  nella prima metà del XIX secolo assieme all’altro filosofo, teologo e poeta Aleksej Chomjakov, con la successiva adesione dello studioso di lingua e cultura slava Konstantin_Aksakov e di vari intellettuali dell’ epoca. Per gli slavofili i paesi occidentali storicamente non avevano un’ unità morale e religiosa, pertanto soggetti all’autorità statale che ne garantiva l’ ordine basato sull’interesse, mentre il popolo russo tradizionalmente possedeva quei valori che lo legavano e non aveva mai partecipato al potere delegandolo ad un sovrano predestinato.  Dopo l’ascesa dei Romanov e il regno di Alessandro I  con l’ espansione dell’ impero e le  sue riforme si diffuse il più radicale movimento del Ritorno alla terra Pochvennichestvo terra che accentuava la grande differenza tra la cultura tradizionale e le influenze occidentali opponendosi all’ universalismo illuminista e ad ogni movimento libertario dell’ epoca, fondamento dell’ ortodossia religiosa  e autocrazia del potere stabilita dalla legge della Nazionalità ufficiale emanata nel 1833  su ispirazione del ministro Sergey Uvarov durante il regno assolutista dello zar Nicola I. Lo Slavofilismo e la sua radicalizzazione ebbe tra i principali esponenti il letterato e storico Mikhail Pogodin, sostenitore del panslavismo come il  linguista, poeta e statista moscovita  Fyodor Tyutchev, oltre ad altri intellettuali dell’ epoca, inizialmente fu in parte slavofilo anche il grande scrittore di origine ucraina Nikolaj_Gogol,  fondatore della successiva  tradizione letteraria del realismo naturalista russo poi nota come  Natura’Inayal. I fondamenti dello Slavofilismo e l’ autorità fondata sulle tradizioni furono più tardi ripresi dal filosofo Nikolaj Berdjaev all’inizio del XX secolo, che fu tra i teorici e sostenitori della corrente teologica filosofica dell’esistenzialismo cristiano che ne esaltava i valori reazionari alla diffusione del socialismo e allo Slavofilismo in tutte le sue componenti nello stesso periodo si oppose il movimento occidentalista Zapadnichestvo, sostenitore del modernismo e liberalismo occidentale.

L’occidentalismo rivoluzionario

Tra gli alcuni occidentalisti Sorokovnik inizò  a diffondersi la concezione del materialismo russo,  nato dall’ influenza su parte degli intellettuali del movimento dei Giovani hegeliani di sinistra Junghegelianer in Germania, tra gli altri intellettuali russi dell’ epoca ebbe come i più noti esponenti  lo storico e filosofo seguace dell’ idealismo tedesco hegeliano Timofey_Granovsky come lo era l’altro filosofo e veterano che aveva combattuto nelle guerre napoleoniche Pyotr Chaadayev e nei circoli dell’ intelligencija moscovita il filosofo e poeta Nikolaj_Stankevich. Tra i sostenitori più radicali dell’ occidentalismo socialibertario emerse il letterato Vissarion_Belinsky e uno dei fondatori del populismo agrario considerato tra i padri del socialismo russo Alexander Herzen che tra i circoli di intellettuali  più radicali moscoviti sostenne le concezioni del Socialismo anarchico libertario  che si diffondevano nel resto d’Europa ispirato  dalle opere e l’ azione  del francese Pierre-Joseph Proudhon che, assieme al pensiero di altri contemporanei ispirarono quello che divenne il movimento  Anarcomunista, fin dall’ epoca rifiutando  vecchie forme del  giacobinismo espresse nel cosìdetto socialismo Utopistico. Alle nuove concezioni rivoluzionarie dell’ epoca aderì il Il grande scrittore Ivan Turgenev tra i fondatori del  Realismo russo che nelle sue opere ne evidenzia l’ ispirazione a cominciare dal suo capolavoro con il romanzo Padri_e_figli, pubblicato nel 1862 dalla rivista letteraria e sociale Il messaggero Russo Vestnik.

La Sovremennik

L’ opera di Herzen, che teorizzava la via rivoluzionaria tesa al riformismo socialdemocratico,  assieme a quella dell’ altro occidentalista libertario Belinsky si diffuse tra gli intellettuali  russi dell’ epoca, mentre il grande scrittore Puškin nel 1835 fondò la rivista letteraria divenuta ben presto  riferimento per l’ Intelligencija progressista Sovremennik con la partecipazione del poeta e noto critico letterario Pëtr Andreevič principe di Vjazemskij, il filosofo e scrittore, divenuto celebre anche come esperto e critico musicale Vladimir Odoyevsky, il più noto ed apprezzato poeta legato al romanticismo europeo Evgenij Baratynskij mentre legato al realismo che con le sue liriche narrava la vita rurale era Aleksej Kol’cov e vi pubblicò alcune delle sue opere ispirato  dalle tradizioni del romanticismo tedesco anche il  diplomatico e poeta Tjutčev. Sovremennik divenne anche un riferimento del liberalismo politico liberale oltre che culturale per la grande letteratura russa nella sua Età d’oro  pervasa dal romanticismo e il realismo , nel 1846 fu acquisita da Nikolaj Nekrasov  che ne curò la nuova edizione e redazione assieme al giornalista e scrittore  Ivan Panaev, la rivista estese la sua diffusione tra gli intellettuali progressisti con l’adesione di altri grandi autori dell’ epoca come Ivan Gončarov, che vi pubblicò il primo romanzo Obyknovennaja istoria nel 1847, seguita dalla pubblicazione di alcune opere di Ivan Turgenev e nel 1852, con una  delle sue prime pubblicazioni di grande successo Detstvo, Lev_Tolstoj. Durante il ventennale regno assolutista e reazionario dello zar Nicola I fino al 1855 la rivista venne sottoposta a censura pur continuando a pubblicare altre opere letterarie di Turgenev, Tolstoj, Nekrasov ed altri, oltre agli scritti di  Nikolaj Dobroljubov, giornalista e critico letterario molto attivo nell’evoluzione ideologica socialista di Sovremennik, quelle storiche di Sergey Solovyov, assieme a quelle del suo maestro  Timofey Granovsky tra i fondatori della moderna storiografia russa e di Sergey_Solovyov che in parte ispirarono il materialismo storico legato ai movimenti rivoluzionari. Nel 1847 Herzen venne costretto ad emigrare e l’ anno dopo  venne a mancare l’ altro intellettuale ed attivista Belinsky, il decennio successivo dopo la disastrosa guerra di Crimea e la fine del regno di Nicola I, nel 1858 la rivista era ormai organo della democrazia rivoluzionaria in contrasto con la stampa e l’ ideologia liberal conservatrice, molto attiva per la liberazione ed emancipazione della Serfdom, come era nota la servitù della gleba russa, sostenendo anche il quotidiano socialdemocratico Kolokol e i movimenti più radicali, provocando l’allontanamento degli intellettuali moderati come Dmitrj Grigorovich e in seguito anche di quelli legati ad un socialismo pacifista come  Turgenev e Tolstoj. In quel periodo nell’ambiente fu molto attivo Nikolaj Dobroljubov che riteneva la letteratura un mezzo per indirizzare l’ etica e la politica come guida per i mutamenti sociali più progressisti,  più legato al materialismo russo Dobrolyubov  viene considerato tra i primi  šestidesjatnik  del movimento rivoluzionario nichilista così come il sociologo  Vasilij Bervi-Flerovskij. La rivista venne sospesa per alcuni mesi nel 1861  dopo la morte di Dobroljubov  mentre l’ anno dopo  venne arrestato dalla polizia zarista uno dei capi del movimento rivoluzionario democratico Nikolaj Černyševskij e la Sovremennik, con il gruppo di intellettuali progressisti che la sostenevano, iniziò a perdere il suo ruolo, mentre la filosofia estetica, morale e politica espressa dal pensiero di Černyševskij influenzò in parte le ideologie del movimento rivoluzionario che si estendeva in Europa ed era  molto apprezzato dallo stesso Karl Marx che in quel periodo divulgava le sue grandi opere prima del 1867 quando venne pubblicato il fondamento per ogni moderna rivoluzione socialista con il Das Kapital.

Populismo e Nichilismo

dopo la riforma Krestyanskaya  che liberò la servitù della gleba dal gioco secolare  emanata nel  1861  dallo zar Alessandro II, iniziò il conflitto tra la massa di  contadini poveri e i piccoli propietari Kulak, ma sempre con il potere dei grandi agrari e latifondisti, mentre  le opere di Herzen  su populismo agrario e del filosofo materialista e scrittore legato al primo socialismo utopistico Chernyshevsky, divenuto tra i dirigenti del movimento democratico rivoluzionario nel 1860, ispirarono il movimento populista di studenti ed intellettuali  dei  Narodniki  attivo per un decennio che sostenevano l’ emancipazione popolare fondata  sulla tradizione morale dei contadini che, attraverso una grande opera educativa avrebbe portato all’ abbattimento del potere autocratico zarista  e alla  giustizia sociale come base delle futura libera società. Dal 1870  per un certo periodo  ne fece parte anche il Il sociologo e letterato Nikolay Mikhaylovsky che concepiva la storia come un progresso ambientale nella società fino all’emergere dell’individualità che adattava l’ambiente ad essa al contrario del darwinismo sull’ influenza delle leggi naturali sull’ evoluzione sociale, riferendosi alle concezioni del naturalista e scienziato esploratore Karl Baer sulla cooperazione tra le specie adattata alla società  con la divisione del lavoro capitalista diffuso nel resto d’Europa e  la Russia ancora legata ad un economia rurale poteva evolvere il senso di solidarietà nella cooperazione bastata sulla tradizionale  comunità rurale dell’ Obshchina come base per il futuro possesso collettivo della terra. Sorto dal populismo il movimento anarco individualista rivoluzionario del Nichilismo russo  venne considerato   esclusivamente terroristico, in realtà era un movimento politico anche se di vaghi fondamenti ideologici  in parte simile al pensiero dell’ anarchismo  che si diffuse all’ epoca per la liberazione del popolo dalla’ autoritarismo zarista e l’ oppressione di tradizioni e religione e anche il  Nichilismo  russo teorizzava l’ emancipazione individuale fondata sulla diffusione scientifica positivista, materialismo e razionalismo utilitaristico che doveva sostituire la tradizionale etica morale. Il movimento del  Nichilismo  russo  in realtà non fu un’ ideologia basata sulla negazione di tutto come si pensa, culturalmente tesi all’ idealismo in parte per l’ oppressione autocratica e il tentativo dello zar Nicola I all’autoritarismo accentratore su modello prussiano, inizialmente ebbe come riferimento la teosofia della  Massoneria diffusa in Russia  che esercitava grande attrazione per diversi intellettuali assieme a quello delle sette radicali ortodosse Staroobryadsky o Vecchi Credenti. Successivamente fu permeato da determinismo sociale, positivismo, materialismo, individualismo razionale ed ateismo, rivedeva l’ illuminismo russo, rifiutava i precedenti opposti  movimenti  occidentalizzante e tradizionalista, l’autorità religiosa della chiesa ortodossa e l’ autocrazia zarista della Tsarskoye samoderzhaviye. Per il fondatore dell’ anarcomunismo  Pyotr Kropotkin fu il simbolo  della lotta contro tutte le forme di tirannia per la libertà individuale e tra gli esponenti del nichilismo politico Sergej Nečaev nel 1869 fondò il movimento Narodnaya Rasprava o Giustizia popolare, molto apprezzato dallo stesso Bakunin dopo averlo incontrato a Ginevra, in seguito la figura del rivoluzionario combattente Sergej Nečaev venne identificata da molti nel personaggio del terrorista Pëtr Verchovenskij nel celebre romanzo i I demoni di Fëdor Dostoevskij che descrisse mirabilmente quell’ epoca. Esponente della corrente razionalista nichilista fu il critico letterario e filosofo Dmitrj_Pisarev sostenitore delle scienze naturali come fondamento di emancipazione per i movimenti di liberazione e con la sua opera ha influenzato le successive generazioni di rivoluzionari dal XIX secolo al successivo, la stessa Nadezda Krupskaja  affermo’ che dalla lettura dei suoi scritti trasse alcune ispirazioni come fonti suo marito Lenin citandolo anche nel Che Fare? Inizialmente legato al nichilismo Mikhail Petrashevsky fu poi ispirato divenendone seguace dalla filosofia del francese  Charles_Fourier  che con le sue opere all’ inizio del XIX secolo fu tra i fondatori del cosìdetto socialismo Utopista, nel 1840 a Pietroburgo fondò il gruppo letterario di intellettuali progressisti noto come il Circolo di Petrashevsky riunendo la più fervida intelligencija della capitale ove emergeva quello che fu tra i più grandi narratori universali Fëdor Dostoevskij. Nello stesso periodo permeato da fervore rivoluzionario  sorse il movimento detto dolgušincy per essere fondato Aleksandr Vasil’evič Dolgušin e il  Bol’šoe obščestvo propagandy noto come il circolo di čajkovcy per avere tra i suoi fondatori Nikolaj Vasil’evič Čajkovskij, venne decimato dalla polizia zarista che ne arrestò gran parte dei componenti, mentre il resto si unì al  movimento Choždenie v narod o Andata al popolo e successivamente nel movimento populista rivoluzionario Terra e Libertà dello  Zemlja_i_Volja fondato nel 1861 e molto attivo tra la popolazione rurale che versava in condizioni miserabili. Il decennio successivo dalla dissoluzione del movimento populista Zemlja i Volja, nel 1879 sorse quello  che fu detto Ripartizione delle terre nere  fertili Čërnyj peredel per distribuire e le terre  tra i contadini poveri assieme a quello  rivoluzionario Narodnaja_volja o Volontà del Popolo che, a differenza del populismo rurale, attraverso attentati e azioni terroristiche teorizzava l’ abbattimento del giogo zarista per costituire una società democratica e socialista. Tra le azioni più eclatanti fu protagonista dell’ attentato con la morte dello zar Alessandro II nel 1881, ma non ne seguì la prevista rivolta popolare e la dura repressione della polizia zarista decimò l’ organizzazione fino alla sua scomparsa nel 1886, con parte dei suoi ideali rivoluzionari ereditati dal Partija Sr fondato alla fine del secolo come primo Partito Socialista Rivoluzionario russo, protagonista della  prima Rivoluzione del 1905 fallita e successivamente con l’ascesa del partito bolscevico della vittoriosa rivoluzione dell’  Ottobe 1917 

Anarchismo russo

I vari movimenti socialisti, marxisti, anarchici e repubblicani mazziniani, che poi se ne allontanarono per le loro idee nazionalistiche, si riunirono nella  Prima_Internazionale aperta nel settembre del 1864, ponendo le basi per l’ organizzazione della classe operaia, l’ unità del proletariato, l’abolizione dello sfruttamento infantile nelle fabbriche e il miglioramento delle condizioni di lavoro femminile, il riconoscimento del sindacalismo e lo sciopero come mezzo di lotta e la solidarietà internazionale dei lavoratori per giungere all’abolizione delle classi sociali e la propietà privata. Alla rivolta della Comune di Parigi iniziata nel  marzo del 1871 i movimenti anarchici proudhoniano fondato da Pierre Joseph Proudhon, quello ispirato dal pensiero dell’ altro francese Saint-Simon e seguaci del russo Bakunin, si unirono ai socialisti rivoluzionari e i marxisti, ma la breve e prima esperienza di vero governo democratico e socialista della Comune duramente repressa non riuscì a riunificare i movimenti rivoluzionari. Mentre divenne fondamentale riferimento il pensiero di Marx nella Prima internazionale ribadendo che doveva essere il partito dei lavoratori ad agire legalmente nei parlamenti  per poi estendersi al proletariato  e portare alla rivoluzione per il trionfo del socialismo, per la diversa concezione anarchica della dittatura proletaria da quella più razionale ed organizzata teorizzata dal marxismo, oltre ad altre profonde divergenze gli anarchici ne vennero espulsi. Ispirata anche  dal pensiero di  Michail_Bakunin fondatore del moderno anarchismo, considerando lo stato come storico strumento oppressivo di classe che ostacola l’emancipazione di quelle più povere, a differenza di quelle operaie urbane più integrabili alla società capitalistica, quelle contadine dovevano essere  protagoniste della rivoluzione poi estesa alle altre per una società collettivista ove ogni autorità statale sarebbe superflua. Nel 1882 venne pubblicata postuma la  sua opera Gosudarstvennost’ i Anarchija diffusa in vari paesi, tradotta in italiano come Stato e Anarchia, ma scritta l’anno dopo della convocazione a Saint-Imier in Svizzera dell’ alternativa Internazionale antiautoritaria nel 1872. Assieme alle concezioni di Bakunin vi prevalsero le tesi dell’altro esponente anarchico russo Pëtr Alekseevič Kropotkin fondatore dell’ Anarcocomunismo  per un comunismo libertario basato su concezioni solidaristiche e federalistiche. Legato al razionalismo scientifico dell’ epoca teorizzando che l’evoluzione sociale doveva fondarsi sulla solidarietà, sia in opposizione all’ epoca diffuso  Darwinismo sociale che giustificava la naturale supremazia del forte sul debole, sia al razionalismo e materialismo storico marxista del Socialismo scientifico,  teorizzando la rivolta permanente basata sulla concezione di Kropotkin che, come ebbe a dire, doveva avvenire con  « la parola, lo scritto, il pugnale, il fucile, la dinamite». Dall’ epoca il pensiero di Bakunin  per la sollevazione delle masse l’ abolizione dello stato, assieme alla concezione anarcocomunista della lotta rivoluzionaria permanente fino alla vittoria delle masse proletarie fondata sulla filosofia di Kropotkin, sia in Russia che nel resto d’ Europa crearono una la profonda frattura storica tra le concezioni  rivoluzionarie di Anarchia e Marxismo .

Socialismo rivoluzionario 

Dai movimenti populisti avevano origini le tradizioni del socialismo agrario russo, che  si differenziava dagli altri europei per il controllo e la distribuzione delle terre anziché dei mezzi di produzione capitalistici industriali per una società collettivistica rurale, mentre ispirata al Marxismo dava priorità alla classe operaia nella lotta per l’ emancipazione popolare il Partito operaio socialdemocratico russo Rsdrp fondato clandestinamente a Minsk nel 1898 ove venne redatto il Manifesto del suo primo  Congresso  elaborato dal Comitato Centrale del partito con la stesura affidata al rivoluzionario marxista Pëtr Struve, riprendendo alcune tesi  del vecchio movimento Narodnaja Volja ma superandone il populismo con un programma per un movimento classista delle masse operaie organizzate. Le tesi del marxismo furono la base del nuovo Partija Sr socialista rivoluzionario fondato nel 1902 e che sarebbe divenuto  protagonista dell’ epopea  rivoluzionaria russa, alla fondazione partecipò Viktor Černov divenuto poi presidente dell’Assemblea Costituente nella Russia rivoluzionaria , Yekaterina Breshkovsky  che era stata precedentemente militante nel movimento populista dei  Narodniki  come Andrei Argunov  dopo aver fondato la formazione  dell’ Unione dei Socialisti Rivoluzionari nel 1896. Dall’ estero giunse Nikolaj Avksentiev esponente di rilievo nell’ organizzazione degli studenti rivoluzionari russi dell’ Università di Heidelberg in Germania, Vladimir_Zenzinov, mentre era stato attivista nel movimento  radicale Narodnaya Volya Mikhail_Gots. Tra i fondatori  dal partito per la liberazione politica dei lavoratori russi proveniva il socialrivoluzionario Grigory_Gershuni, lituano di origini ebraiche come il veterano dei movimenti populisti rivoluzionari Mark_Natanson che precedentemente fu tra i fondatori dell’ Obshestovo  Propagandy noto come il  circolo  di Chaikovsky tra gli intellettuali di tendenza nichilista e successivamente esponente del movimento dei narodniki settentrionali Terra e Libertà del  Zemlja Volja. Alla stessa organizzazione aveva partecipato anche il marxista Nikolaj_Rusanov che durante la militanza nel Zemlja Volja aveva fondato il gurppo Starykh Narodovol’tsev’ assieme a Ilya_Rubanovich e tra gli altri aderenti al nuovo partito  il filosofo e sociologo che fu precedentemente tra i teorici del populismo  Pyotr_Lavrov. Tra Bruxelles e Londra nel 1903 fu organizzato il congresso del Posdr che riuniva le diverse anime del movimento, con i socialisti rivoluzionari della nuova formazione nel Partito Sr che sostenevano l’ organizzazione della classe operaia per la lotta democratica fino al trionfo del socialismo dalle tesi esposte dal giornale Iskra che fu l’ organo del socialismo rivoluzionario e in parte accolte  dal  movimento Bund  dell’ Unione generale dei lavoratori ebrei con la linea  meno intransigente sostenuta dal Posdr  fino all’ epoca del congresso  e la corrente nota come Economizm che sosteneva le rivendicazioni economiche dei lavoratori unendosi ai liberali per un via pacifica contro l’autocrazia zarista rifiutando la prospettiva rivoluzionaria. Julij_Martov nel congresso del Posdr  fu portavoce e capo della delegazione del movimento che venne chiamato Menscevismo entrando in contrasto con la corrente più radicale che fu detta del  Bolscevismo sulla realizzazione della tesi marxista che doveva coronare la rivoluzione  per la dittatura del proletariato come fase di transizione ad una società priva di stato centralizzato e classi sociali nella costruzione del comunismo sostenuta  da Vladimir Il’ič Ul’janov noto come Lenin destinato il decennio successivo a guidare il trionfo della rivoluzione. Tra i  gli altri vari movimenti e correnti del Posdr , il gruppo che nel 1913 prese nome degli interdistrettuali Mezhraiontsy nel tentativo  di risolvere la frattura con i menscevichi e poi entrato definitivamente nel movimento bolscevico assieme ai Menscevichi internazionalisti  quando si opposero al coinvolgimento dei socialisti russi nella prima guerra mondiale.  La formazione più radicale degli  Otzovisti o Richiamatori che uscirono dal Posdr  con i medico e scrittore rivoluzionario Alexander Bogdanov che fu tra i  fondatori del movimento bolscevico nel 1903  poi espulso  sei anni dopo per la sua rivalità con la corrente leninista,  l’ amico  Mikhail Pokrovsky esiliato all’ estero che dopo la vittoria rivoluzionaria divenne influente Commissario del Popolo all’ istruzione come il  filosofo Anatolij Lunačarskij che fu tra gli  Otzovisti  e poi nel 1909 fondatore del  movimento radicale bolscevico Vpered assieme a Alexander Bogdanov, Mikhail Pokrovsky, il militante populista divenuto bolscevico Martyn Liadov tra I fondatori del sindacato dei lavoratori moscovita , Il filosofo teorico marxista  Grigory Aleksinsky e Il grande scrittore rivoluzionario  esponente del realismo russo Maxim Gorky.Tra i movimenti minori quello  intellettuale socialista  della lotta Borba costituito a Parigi nel 1901 poi sciolto, i likvidatory o liquidatori  venuti dai ranghi menscevichi così chiamati per sostenere la liquidazione del partito rivoluzionario clandestino per una partecipazione alla politica legale russa, all’ opposto la fazione radicale bolscevica degli Ul’timatisty che proponeva un ultimatum ai bolscevichi deputati della Duma per un’ attività rivoluzionaria, inizialmente  sostenuti dalla corrente leninista per poi rifiutarne le tesi populiste. Infine  Il movimento dell’ unità  Yedinstvo divenuto poi indipendente e aderente al bolscevismo all’ inizio della rivoluzione nel 1917 con la guida del filosofo di formazione marxista  Georgi Plekhanov, mentre i socialisti russi meridionali  riuniti nel movimento  Yuzhny Rabochy inizialmente si oppose alla costituzione di un partito centralizzato, ma poi entrato nella formazione bolscevica leninista con la guida di  Isaak LalayantsLa frattura  sorta nel congresso tra il movimento  dei Menscevichi di Martov  e quello  maggioritario dei Bolscevichi  che si era esteso saldamente guidato da Lenin, in seguito si accentuò con i primi che sostenevano la guida della borghesia progressista e liberale per le masse di operai e contadini per completare una rivoluzione democratica in Russia, mentre i Bolscevichi ritenevano che solo la classe operaia sostenuta dalla massa contadina poteva essere protagonista della rivoluzione socialista in Russia che sarebbe poi estesa negli altri paesi europei. Pur d’ accordo che la prima fase sarebbe stata una rivoluzione borghese e democratica i menscevichi trovavano i movimenti liberali della borghesia come iniziali alleati, mentre i bolscevichi ritenevano che solo alleandosi con le masse contadine la classe operaia poteva lottare in una rivoluzione democratica. Nel Secondo congresso del Posdr, contro le correnti economista ed opportunista del partito che sostenevano alleanze con la borghesia liberale espose ampiamente  il suo pensiero nel suo Cto delat sui Problemi scottanti del nostro movimento  e universalmente noto come Che Fare? , poco dopo nel 1905 a Londra si tenne il terzo congresso del  Posdr   ove la proposta di superare le divergenze per un’ unità nella lotta ai Menscevichi venne rifiutata e prevalse la tesi di  Lenin per un partito d’avanguardia composto di rivoluzionari di professione ribadita nei successivi congressi. Mentre la Russia  veniva sconfitta in estremo oriente nella disastrosa guerra con il Giappone, nel 1905 a Pietroburgo venne duramente repressa dall’ esercito zarista una pacifica manifestazione  in quella che venne ricordata come la Domenica di_sangue e ne seguirono altre in varie città con il movimento si estese tra gli operai e contadini nelle altre regioni iniziando la Rivoluzione del 1905  con la costituzione di consigli operai e contadini spontanei Soviet. Nel frattempo l’ esercito sconfitto nella guerra con il Giappone era rientrato e lo spaventato Nicola II, che aveva promesso di concedere più libertà agli insorti, scatenò la repressione reprimendo con violenza tutte le rivolte per schiacciare definitivamente la Rivoluzione del 1905, temendo comunque un difficile ritorno all’ ordine fu convinto ad un minimo di concessioni  emanando il manifesto di  Ottobre per il miglioramento dell’ordine dello Stato, promettendo  prometteva alcuni diritti civili e un parlamento elettivo per funzioni solo consultive come assemblea legislativa della Duma interamente in suo potere, convocata per la prima volta nel 1905 a Pietroburgo. Due anni dopo venne convocata la seconda Duma con l’ elezione di diversi deputati uniti nel movimento dei Menscevichi che era stato molto attivo durante le rivolte del 1905 assieme a quello dei Bolscevichi, ormai definitivamente separato nel V congresso del partito  che con la guida di Vladimir Lenin il decennio successivo nel 1917  portò alla vittoriosa rivoluzione di Ottobre  con la fine del secolare potere autocratico zarista e l’emancipazione popolare destinata a cambiare per sempre il lungo corso della  storia russa e il resto del mondo.

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