Coste dello Sri Lanka
Dalla settentrionale penisola di Jafna lungo le coste orientali e meridionali dello Sri Lanka, attraverso antichi centri, città, templi e stupa, villaggi adagiati sul litorale dalle splendide spiagge e per le foreste dai suggestivi ambienti naturali
Jafna
ll distretto Ramnad nel Tamil Nadu indiano con la striscia di terra riemerse del ponte di Adamo è collegato alla più settentrionale provincia singalese di Uturu , fin dal loro più antico insediamento è storicamente popolata dai Tamil in una lunga convivenza con minoranze singalesi. Dal 1983 per l’ indipendenza dei territori nord orientali come stato di Eelam si organizzarono le formazioni armate di militanti Tamil contro l’ esercito e le comunità singalesi devastando poi gran parte della regione con la guerra civile per oltre un ventennio provocando la fuga di diverse comunità singalesi in parte poi tornate dopo il 2009 alla fine del conflitto. All’ estremità settentrionale, circondata dalla sua vasta e suggestiva Laguna popolata da una gran varietà di uccelli acquatici, si allunga la penisola di Jaffna come la più popolata dai Tamil induisti che nel medioevo vi fondarono il regno di Jafna dominando la regione con capitale nell’ antica Yàpanaya fino all’ inizio del XVII secolo, poi estesa dopo il periodo coloniale nella città di Jaffna, divenuta anche centro culturale con varie istituzioni e tra le più grandi sud asiatiche la Biblioteca edificata nel 1933 , in parte distrutta durante la guerra civile, è stata ricostruita in stile neoclassico coloniale circondata da giardini. Nell’antico quartiere meridionale di Nallur la storia del regno ha lasciato i suoi resti tra le rovine dei palazzi regali del Jaffna, tra gli altri i più antichi medioevali ne rimangono attorno il piccolo lago Yamuna e nei pressi edificata più tardi In stile dravidico ed europeo la dimora dei ministri reali nel palazzo Mantri . Dal XVII secolo Nallur e divenuto centro di pellegrinaggi induisti per il venerato tempio di Kandaswamy sorto da un più antico medioevale nel XVII secolo in stile dravidico e nel 2015 ampliato con il nuovo e maestoso Gopuram su nove piani dall’ ingresso dorato Swarna Vaasal. Per il quartiere sud orientale di Gurunagar sul litorale a protezione della città durante il periodo coloniale Portoghese nel 1618 su un colle fu completata la fortezza Jafanapatão meglio noto come il poderoso forte di Jaffna ampliato dagli olandesi nel 1680 che si erge con una spettacolare vista sulla città, oltre agli altri edifici dell’ epoca nei pressi dell’ ingresso gli olandesi edificarono la chiesa protestante di Kruys nel 1755 in stile neorinascimentale che ha lasciato i suoi resti dalla devastazione Tamil durante la guerra civile e non distante alla fine del XVIII secolo risale la cattedrale cattolica di S.Maria ampliata nel XX come la si trova. Poco a nord di Jafna ove sorgeva l’ antica Mayilani si è estesa la città di Chunnakam e tra i vari edifici della sua storia poco fuori rimangono i resti dell’ antica città nel sito di Kandarodai ove al III secolo a.C. risale la prima fondazione del monastero buddista con gli stupa e il tempio di Kadurugoda decorato da raffinate sculture in pietra. Nel più settentrionale centro di Kankesanthurai costiero dal porto si allunga la sua frequentata spiaggia che continua per quella di Casuarina sul mare cristallino e proseguendo per il litorale le sorgenti termali nel villaggio di Keerimalai ove, consacrato a Shiva nel monumentale stile dravidico al V secolo a.C. risale la fondazione del tempio Naguleswaram, distrutto dai portoghesi nel 1621 e ricostruito nel medesimo stile nel XIX secolo, a luglio vi si tengono le cerimonie nella festa Maasi Magam con i pellegrini per i bagni rituali nelle sorgenti onorarando gli antenati. All’ estremità nord occidentale della penisola al largo emerge l’ isola di Neduntheevu popolata da villaggi Tamil con le spiagge che affacciano sul mare corallino, rimangono resti del forte Delft dell’avamposto coloniale olandese e la torre del vecchio faro Quindah , poco distante l’ altra piccola isola di Nagadeepa nota anche come Nainativu anch’ essa popolata dai villaggi tradizionali Tamil, in epoca medioevale sulle rotte tra l’ India meridionale e Ceylon. Antico centro di pellegrinaggi buddisti e induisti, al II secolo a.C. risale la prima fondazione del tempio Purana Viharaya di Nagadeepa tra i sedici santuari buddisti singalesi più sacri e venerati Solosmasthana, edificati nei luoghi che tradizione vuole visitati dal Buddah, mentre su un precedente medioevale nel XVIII secolo venne edificato il maestoso tempio induista Nagapooshani consacrato a Parvati, tra quattro alte torri gopuram riccamente decorate dall’architettura nel monumentale stile Dravidico .
Trincomalee
Il distretto di Trincomalee si allunga sulla costa nord orientale, ove sulla baia di Gokarna dal IV secolo a.C. con il suo porto sulle anche rotte è fiorito a lungo il centro di Trinco , popolato dai Tamil indiani è poi divenuto centro dell’ induismo nella regione con templi e santuari dal frequentato porto si è esteso nuovi quartieri, edifici e templi nel medioevo governato dalle dinastie Tamil, Distesa sulla sua baia di Kodiyar divenendo nei secoli successivi durante i periodi coloniali la grande città di Trincomalee. Della sua lunga storia conserva edifici e santuari induisti, tra gli altri come il più venerato dei cinque Pancha di Ishwaram consacrati all’ emanazione di Shiva , al IV secolo a.C. risale la prima fondazione del centro di pellegrinaggi kovil distrutto nel XVIII secolo dai portoghesi e restaurato nel XX con i santuari nel tempio dai mille pilastri di Koneswaram, si erge con una suggestiva vista sul mare, dalla splendida architettura tra imponenti torri e le facciate finemente scolpite con i vari santuari all’ interno decorati da statue e rilievi delle divinità. Sul devastato antico tempio a protezione della città e il porto nel 1624 i portoghesi edificarono la fortezza di Triquillimale, conquistata dagli olandesi ed estesa nel 1665 come il forte Fredrick che ha lasciato il suo imponente sito, non distante all’XI secolo risale il tempio Pathirakali consacrato alla manifestazione di Kali dal monumentale stile dravidico dall’ingresso tra torri multicolori scolpite con all’ interno altari, statue e dipinti. Sulla costa collegata dall’ omonimo ponte la vicina cittadina di Kinniya è in gran parte popolata da singalesi musulmani ove tra i resti di un antico monastero buddista e in un luogo sacro anche all’ induismo si trovano le sorgenti calde di Kanniya. Dal litorale a nord ovest si allunga la candida spiaggia di Nilaveli affacciata sul mare cristallino con poco al largo tra la barriera corallina l’isola protetta dal parco marino di Pigeon e continuando si trova l’ antico villaggio induista Tamil di Thiriyai. Poco a sud ovest da Trincomalee la cittadina di Thampalakamam ove in stile dravidico classico nel XVII secolo fu edificato il tempio di Ati Konanayakar, sul portale si erge l’ alta torre gopuram finemente scolpita decorata per le varie sale interne mantapan decorate e la centro un pregevole santuario Garbhagriha.
Batticaloa
Scendendo dal distretto di Trincomalee il limitrofo di Batticaloa si allunga per la costa orientale, prende nome dalla storica regione di Batticaloa , ove migrarono dall’ India meridionale gli antenati dei Tamil orientali singalesi, di simile stirpe, tradizioni e lingua del popolo Mukkuvar islamizzato giunto nel XII secolo dal Malabar dalle numerose comunità, centri e villaggi di pescatori. Lungo la costa, ove emerge l’ isola di Pasikudah dalla frequentata spiaggia, poco a sud da uno degli antichi centri Makkuvar tra la sua lunga laguna e il litorale. dopo il periodo coloniale si è estesa la grande città di Batticaloa . Dopo il dominio portoghese nel XVII secolo divenne uno dei centri della colonia olandese di Ceylon e tra gli altri siti coloniali, a protezione della città sulla laguna nel 1628 i portoghesi edificarono una fortezza poi distrutta dagli olandesi e ricostruita come forte di Batticaloa nel 1682 ed infine conquistato dai britannici assieme alla città nel 1796lasciando i suoi bastioni ed edifici. Nello stesso periodo del forte i portoghesi consacrata alla Madonna Addolorata edificarono la chiesa di Thandavnveli in stile barocco coloniale completata nel 1624, divenuto centro del cattolicesimo nella regione durante il periodo coloniale britannico venne poi fondata all’ inizio del XIX secolo la cattedrale di St.Mary . Anche qui la comunità cristiana fu colpita dalla formazione estremista islamica del Ntj con gli attentati nella domenica di Pasqua del 2018 contro inermi fedeli cristiani che la celebravano nelle chiese ed alcuni alberghi di Batticaloa , Colombo e Negombo. Lasciata la città lungo il litorale e tra le altre a nord ovest si allunga la frequentata spiaggia di Pasikudah, oltre la laguna poco a sud il centro di Kokkadichcholai si è esteso da un vecchio villaggio Mukkuvar e consacrato Shiva ne ospita l’antico il tempio Kovil di Thanthonrichcharam.
Ampara
Dal Batticaloa si entra nel distretto di Ampara continuando per la costa orientale con i suoi villaggi si trova la storica città di Pottuvil che del suo passato conserva il sito del tempio buddista Maha Vihara di Muhudu edificato nel I secolo d.C., oltre il più recente candido stupa , rimangono i resti degli antichi dagoba Seema Malaka e Avasa Geya, alcune statue e le più imponenti in pietra del Buddha e due di divinità. Poco a sud si apre baia di Arugam dalle frequentate spiagge, non distante il territorio è protetto dal parco nazionale Kumana tra le lagune circondate da foresta tropicale popolate dalle oltre duecentocinquanta specie di uccelli del Kumana, un suggestivo ambiente attraversato dai pellegrinaggi buddisti per la limitrofa provincia dei Uva con la santa città Kataragama. Tornando nel territorio dell’ Ampara all’ epoca dell’antica cultura di Anuradhapura risale la fondazione del centro esteso nella cittadina di Lahugala che conserva parte della sua storia, come il più grande nella regione al primo secolo a.C. risalgono i resti monumentale stupa di Neelagiriseya con il suo monastero dal restauro a lungo abbandonato per i conflitti scatenati dalle milizie Tamil come altri siti nella regione. Nello stesso periodo del grande stupa venne edificato il non distante tempio buddista Maha Viharaya di Magul che ha lasciato i suoi imponenti resti dall’ingresso che accede al primo santuario minore con la pietra lunare Sandakada decorata da elefanti cavalcati da personaggi, tre scale anch’ esse decorate che portano alla terrazza con raffigurazioni dei guardiani del leone per lo stupa, i santuari dell’ Immagine e del sacro albero Bodhi. Nel sobborgo Pansalgoda Grama Niladar oltre i pochi rimasti del Kiri Vehera risalenti al VI secolo, si trovano gli altri resti del più antico tempio buddista Kota Vehera con l’ imponente stupa, scalinate scavate nella roccia e i pilastri in pietra degli altri edifici, poco distante dalla storica cittadina si stende il parco nazionale Lahugala di Kitulana dalla foresta popolata da varie specie di uccelli e branchi di elefanti oltre l’endemica fauna singalese.
Provincia Uva
Lasciata la costa orientale a sud ovest verso l’ interno si stende la provincia di Uva ove tra il colli centrali inferiori singalesi a metà del XIX secolo tra le piantagioni di tè sorse un centro esteso nella città di Badulla come capitale della provincia, all’ epoca risale la chiesa anglicana di St.Mark consacrata nel 1857, l’ edificio che ospita il vecchio mercato di Welekade e la stazione ferroviaria. Come uno dei sedici sacri luoghi Solosmasthana visitati dal Buddah a Ceylon , da un antico stupa del II secolo a.C. nei successivi sorsero altri edifici fino a quando nel medioevo fu completato il grande Maha Vihara di Muthiyangana nel classico stile buddista singalese dal monumentale portale Thorana dorato che accede agli edifici con il centrale Sath sathi viharaya , il sacro albero del Bodhi da dove si erge lo stupa centrale tra le altre sale decorate e le statue della divinità Indaka e Maithri. Tra gli altri antichi edifici il tempio di Kataragama consacrato nel XVI secolo alla divinità protettrice singalese con al centro il santuario Pilimageya , dietro la sala del trono Sinhasanaya riservata ai sovrani e la residenza del sacerdote dal tetto sostenuto da colonne di legno intagliato e le pareti affrescate in stile Kandyano. Nel distretto di Badulla, il periferico sobborgo di Hindagoda ospita il palazzo di Kotalawala sorto all’ inizio del XIX secolo, poco ad ovest sulla via per Kandy al XVI secolo risale il più ponte di legno di Bogoda con accanto il più antico piccolo tempio buddista un tempo dalle pareti affrescate. Tra i colli sulla ferrovia per la vicina stazione il ponte del cielo di Demodara dai nove archi completato nel 1921, continuando per i monti dell’ interno in un suggestivo ambiente con le spettacolari cascate di Ravana avvolte nelle leggende della mitologia hindu, più oltre le altrettanto imponenti cascate Diyaluma del il fiume Punagala Oya. Tra foreste e piantagioni di tè si trova la città di Ella con poco distante il santuario Halpe Devalaya di Pattini consacrato alla dea venerata da buddisti ed induisti, nei pressi della città di Bandarawela al I secolo a.C. risale la prima fondazione dell’ antico tempio rupestre di Dhowa dalla venerata grande statua incompiuta del Buddha scolpita nella roccia e affreschi che raffigurano storie Jataka in stile Kandyano. Attraverso il parco nazionale di Horton, negli altopiani centrali tra la foresta dalla variegata flora e popolato da una ricca fauna, passando per il villaggio di Ohiya si giunge nella vicina città di Boralanda e continuando per colli tra foreste pluviali con il vari villaggi e piantagioni di tè sorte in epoca coloniale britannica con il centro nella città Haputale che conserva vari edifici dell’ epoca. Da qui si può procedere in un suggestivo itinerario per il parchi naturali della regione, tra la provincia di Uva e la limitrofa Sabaragamuwa sud occidentale parte del territorio è protetto nel parco nazionale Udaw alawe dalla ricca fauna nel suggestivo ambiente che continua per il distretto sud orientale di Monaragala ove si stende l’ altro e più vasto parco nazionale del Gal Oya , simile ma dalla più ricca e variegata fauna più a sud il parco Lunugamvehera e continuando verso la costa sud orientale si apre il parco nazionale Kumana , oltre che per l’ ambiente patrimonio culturale sulla via dai pellegrinaggi buddisti per vicina santa città Kataragama sacra anche all’ induismo per i vari santuari che diramano dal venerato tempio di Kataragama fondato nel XII secolo. Adiacente al Kumana il più vasto parco nazionale di Yala tra i diversi ambienti delle foreste monsoniche, boschi, praterie e le paludi marine che si allungano sulle spiagge popolati dalla variegata e ricca fauna dello Yala , oltre al magnifico ambiente naturale anch’ patrimonio culturale buddista con i templi della vicina città santa di Kataragama , le statue scavate nella roccia e il tempio rupestre nel sito di Buduruwagal e da qui l’ itinerario continua, tra centri, antiche città e villaggi lungo la costa meridionale dello Sri Lanka.
Tangalle
Dalla Uva si scende nella provincia di Daku distesa lungo la costa meridionale da est per il distretto di Hambantota tra centri e villaggi oltre che da singalesi popolata da Malāi di Ceylon islamizzati migrati dall’Indonesia e la Malesia nel periodo coloniale, lungo il litorale si trova le capitale nella città di Tangalle. Centro di pellegrinaggi per l’antico tempio buddista di Wewurukannala dalla grande statua del Buddha seduto, Il litorale è adagiato sulle candide spiagge sul mare corallino con la più frequentata Mawella, poco al largo l’ isola di Hummanaya con lo spettacolo del geyser che si sprigiona dal vulcano sottomarino quando le onde si infrangono sulla costa, continuando le lagune di Rekawa popolate da uccelli e ove nidificano le tartarughe marine. Lasciando la costa su un monolite roccioso che emerge dalla foresta si trova tempio rupestre buddista di Mulkirigala fondato nel V secolo ed esteso nel XVIII dagli interni decorati e il Vihara inferiore affrescato da dipinti di stile kandyano, verso l’ interno tra i colli sulla via per Kandy la città di Mawanella tra gli altri edifici storici ospita il tempio buddista Raja Maha Vihara di Dodanthale completato a metà del XVIII secolo in stile classico singalese. Tornando sulla costa il parco nazionale di Bundala dichiarato patrimonio Unesco per la grande varietà della flora fauna simile a quella delle vicine foreste con la riserva del Kdn , anch’ essa patrimonio Unesco, oltre la Kalametiya ad ovest sull’altopiano costiero si trova il parco nazionale Ussangoda
Matara
Per il distretto di Matara la costa meridionale continua ad ovest con i vari villaggi, centri e città e il capoluogo che ne prende nome nella città di Matara che della sua lunga storia e le tradizioni buddiste conserva il venerato albero Bodhiya sulla spiaggia si erge il tempio buddista di Parey Dewa del XVIII secolo, poco al largo emerge l’ isola Pigeon che ospita il più recente tempio Paravi Dupatha e l’ altra piccola isola di Paravi Duwa con il suo giardino botanico tropicale. Nel periodo coloniale portoghese a protezione della città e il porto fu edificata la fortezza Mathara nel 159r5 poi ricostruita dagli olandesi il secolo successivo e ne sono rimasti i bastioni con il vicino altro forte olandese delle Stelle completato nel 1765, all’ interno si trova la più antica chiesa protestante olandese di Matara fondata all’ inizio del XVIII secolo, allo stesso periodo del forte risale l’ edificio del vecchi mercato olandese di Nupe , di epoca britannica il palazzo Nilwella edificato alla fine del XIX. Il centro con il porto di Dondra sorge all’ estremità meridionale del territorio singalese ove i britannici edificarono il faro di Head per indicare la rotta nel XIX secolo, della sua più antica storia rimangono i resti dei templi induisti di Tenavaram estesi da più antichi santuario nell’ VIII secolo in stile dravidico circondati da un vasto chiostro quadrangolare con il centrale tempio consacrato a Vishnu da dove diramano gi altri di Ganesh, Shiva Murukan e Kannagi, per secoli grande centro di pellegrinaggi anche buddisti.
Galle
Verso ovest la costa risale per il distretto di Galle popolata da villaggi di pescatori, all’ estremità sud occidentale fin dal I millennio a.C. su una rotta dell’antica via delle Spezie nell’ Oceano Indiano con il suo porto fiorì il centro noto ai geografi greci come Odoka e ai romani Capo degli uccelli, visitata dal grande viaggiatore arabo Ibn Battuta nel 1342 che la descrisse chiamandolo Qali e poi nel secolo successivo dalla spedizione del navigatore cinese Zheng_He , celebrato con iscrizioni in tamil, persiano e cinese nota come nella tavoletta di Galle. Fu nei domino meridionali dal medioevale regno singalese di Kotte come Gimhathiththa dall’ antico porto sulla baia di Galle divenuto tra i più estesi del paese, poi come il resto dell’ isola in quelli prima portoghese, poi olandese e britannico come colonia di Ceylon e dalla fine del XVIII secolo iniziò ad estendersi nella grande città di Galle che ha conservato parte della sua storia coloniale. Edificato dai portoghesi nel 1588 e poi esteso nel secolo successivo con altre fortificazioni dagli olandesi rimane il poderoso forte di Galle . Cinto dalle mura si accede dalle portoghesi porta da Traisao e da Muro ad ovest dall’ olandese porta Maggiore, mentre al XIX secolo risale l’ ultima City Gate aperta dai britannici il portoghese Sao Iago edificato nel 1620 ribattezzato Zon dagli olandesi è noto come il bastione del Sole, quello di Conceycao bastione della Luna, mentre il Sao Antonio divenne lo Zeepunt olandese come bastione del Mare e la Stella nel 1667. Ben conservato nella sua imponenza il Forte è stato dichiarato patrimonio culturale Unesco , tra gli altri edifici alla fine del XVII secolo risale il sontuoso palazzo Amangalla che dal 1865 ospita il lussuoso l’albergo New Oriental, accanto il museo nazionale di Galle è in uno dei primi edifici olandesi del XVII secolo e all’ epoca risale quello del il magazzino che ospita il museo Maritime . Vicino all’ ingresso del forte a metà del XVIII secoli fu edificata la più antica chiesa riformata olandese protestante di Groote in stile dorico coloniale, mentre all’ interno all’ interno nel 1871 fu consacrata la chiesa anglicana britannica di Ognisanti in stile neogotico vittoriano , sul lato meridionale si erge il faro di Galle britannico del XIX secolo e ricostruito, davanti la candida moschea Meera edificata in epoca olandese per la comunità musulmana, restaurata all’ inizio del secolo scorso. Per litorale continuando per le spiagge fino alla più suggestiva e frequentata ove sud est è distesa Unawatuna sorta su un antico centro tra la lussureggiate vegetazione popolata da uccelli, continuando poco ad ovest Hikkaduwa e la sua altrettanto splendida spiaggia ove affacciato sulla barriera corallina nel prende nome il parco marino di Hikkaduwa, dalla lussureggiante vegetazione a sud si apre la laguna di Koggala popolata da uccelli marini e una ricca fauna ove sulla lunga spiaggia ne prende nome la cittadina di Koggala.
Bentota
Continuando tra i villaggi con pescatori sulle palafitte a nord ovest sulla sponda meridionale del suo fiume è adagiata la città di Bentota, meta di pellegrinaggi buddisti per il tempio di Kande Vihara sorto nel XVIII secolo in stile classico singalese che ospita la venerata e maestosa statua del Buddha finemente decorata da intagli colorati, tra le più belle e frequentate si allunga la spiaggia di Bentota affacciata candida sul mare cristallino con poco a sud il villaggio di Kosgoda , un tempo rinomato centro per il commercio delle spezie, in una suggestiva laguna popolata da uccelli con la spiaggia ove nidificano le tartarughe marine. Poco a nord anch’ esso antico porto per il commercio delle spezie da un centro olandese del XVIII secolo si è estesa la cittadina di Ambalangoda , nota anche per l’artigianato di burattini di legno e le maschere utilizzate in diverse danze tradizionali Kolam rituali e popolari dalle suggestive figure mitologiche colorate esposte nel museo delle maschere di Ambalangoda, centro buddista con i templi Vijayarama, Gunadasa e il più maestoso Vihara di Sunandarama del XVIII secolo che si erge candido consacrato ai quattro venerati Sathara peruwa dagli interni finemente affrescati.
Colombo
Risalendo la costa sud occidentale si stende il distretto di Kolamba che fu a lungo territorio del medioevale regno di Kotte , con il suo porto vi sorgeva un’ antico centro incrociato da una rotta sulla via delle Spezie noto a mercanti occidentali, indiani, persiani e poi arabi nel medioevo descritta dal grande viaggiatore Ibn Battuta come Kalanpu nel XIV secolo e alla fine del XVI entrato nei domini coloniali di Ceylon portoghese , olandese e infine britannico. La grande città di Colombo si è stesa dal centro coloniale, come capitale del paese e nella sua variegata architettura ne rimangono vari edifici assieme a quelli in stile buddista, hindu, islamico e moderno. Dall’ antico Kolomtota si è esteso il grande porto di Colombo sulla sponda sud occidentali del fiume Kelani che si apre nel suo estuario ove è sorta la Portcity , all’ ingresso sulla Marine Drive si erge Il moderno santuario buddista di Sambodhi , il grande quartiere centrale è noto come Fort, per le scomparse fortificazioni portoghesi quando vi giunsero nel XVI secolo come avamposto di Kolonthota , proteso su una penisola il Fort con le sue vie negli ultimi decenni è divenuto il grande cento commerciale con il grande Wtcc del World Trade Center dagli alti edifici, nei pressi quelli finanziari della borsa Cse di Colombo. Verso il litorale nel 1930 in stile neobarocco fu completato il palazzo che ospitava il vecchio Parliament in epoca britannica, dell’ antico forte portoghese rimane la porta di Kayman , ove si stendeva un bastione sul mare a metà del XIX secolo venne edificato il faro britannico divenuto la torre dell’ orologio , simile alla successiva torre di Khan . Ad est si stende il vecchio quartiere centrale di Pettah molto frequentato per i baazar che diramano attorno al mercato di Manning con le botteghe disposte in fila a seconda delle merci, oltre ad altri edifici per le animate vie che si incrociano nel Pettah. Il periodo coloniale olandese è ricordato nel museo Dutch ospitato in un palazzo neoclassico dell’ epoca ricostruito, a metà del XVIII risale la chiesa protestante olandese di Wolvendaal in stile dorico coloniale, popolato da varie comunità di diverse fedi, sulla Cross Str. quella musulmana ha il suo venerato centro nella la grande moschea Jami Ul-Alfar edificata all’ inizio del XX secolo in stile indo saraceno. A sud del Forte Il quartiere Kampong Kertel era noto come isola degli Schiavi per ospitare il traffico di africani durante il periodo coloniale e da essi discendono le comunità note come Kaffir singalesi, durante il periodo britannico vi venne edificata la prima stazione ferroviaria Kompanna aperta nel 1870 in stile vittoriano. Circondato dai moderni edifici del centro il lago Beira fu scavato dai portoghesi collegandolo con canali, su una piazza dell’ Ac6 sul litorale del lago come tra i più alti edifici asiatici dal 2019 si erge la torre di Lotus dalla forma che ricorda il sacro fiore della tradizione buddista e non distante l’ altro moderno complesso con il teatro Nelum Pokuna di Rajapaksa nello stile ispirato al medioevale stagno del loto di Polonnaruwa , sulla via Jinarahana alla fine del XIX secolo in vari stili orientali fu edificato il tempio buddista di Gangaramaya e non distante quello induista di Murugan. A sud del lago Beira ove correvano i bastioni del forte si stende il parco Face Green del Galle sul lungomare dalla frequentata spiagge ove tra i vai edifici moderni e storici del lungo Face Green sempre animato si erge il maestoso palazzo coloniale che dal 1864 ospita il lussuoso hotel Galle. Il nord occidentale quartiere periferico di Kotahena è tra i più popolati dalle comunità cristiane, da una precedente chiesta olandese nel 1881 fu completata la grande cattedrale di St.Lucia in stile neorinascimentale barocco affacciata su una strada del Kotahena come centro del cattolicesimo nella regione assieme al non distante santuario Santo Antonio di Kochchikade edificato all’ inizio del XIX secolo all’ epoca della prima chiesa anglicana britannica di St.Thomas. A sud est dal centro si trova il quartiere residenziale nei giardini Cinnamon sorto sulla vecchi piantagione di cannella, tra i grandi edifici sulla via Mawatha il candido palazzo coloniale con il museo storico nazionale dello Sri Lanka Istituito nel 1878 con l’annessa biblioteca , aperto dai britannici in onore della regina Vittoria sul vicino grande parco di Viharamahadevi affacciano i monumentali edifici in stile neoclassico che ospitano il municipio di Colombo completato nel 1929, all’ inIzio del XIX fu edificata la sontuosa residenza del governatore britannico divenuta il palazzo del Presidente. A sud dei quartieri storici ove si trova l’aeroporto internazionale di Ratmalana , si stende il più grande sobborgo come Mount Lavinia di Dehiwala dal vasto parco ove per ospitare la ricca fauna singalese nel 1936 fu aperto lo Zoo tra i più grandi asiatici , sul litorale si allunga la frequentata spiaggia di Lavinia nota come il miglio d’ oro .Tra i vari edifici religiosi di Dehiwala , da un più antico sorto per contenere il sacro albero del Bodhi a metà del XIX secolo fu ricostruito il tempio buddista Rajamaha Viharaya di Bellanwila nello stile tradizionale, tra i più venerati singalesi e meta di pellegrinaggi e ove si tengono le annuali cerimonie nella festa dell’Esala. Da Colombo continuano gli itinerari per Le antiche capitali protagoniste della lunga storia di Ceylon tra antichi siti, città ove sorsero i più suggestivi monumentali Templi e stupa, i centri e villaggi dalle popolazioni che conservano le tradizioni della variegata cultura dello Sri Lanka