Sri Lanka

Coste dello Sri Lanka

Dalla settentrionale penisola di Jafna lungo le coste orientali e meridionali dello Sri Lanka, attraverso antichi centri, città, templi e stupa, villaggi adagiati sul litorale dalle splendide spiagge   e per le foreste dai suggestivi ambienti naturali

Jafna

ll distretto Ramnad  nel Tamil Nadu indiano con la striscia di terra riemerse  del ponte di Adamo è collegato alla più settentrionale  provincia  singalese di Uturu ,  fin dal loro più antico insediamento è storicamente popolata dai Tamil in una lunga convivenza con minoranze singalesi. Dal 1983 per l’ indipendenza dei territori nord orientali come stato di Eelam si organizzarono le formazioni  armate di militanti Tamil contro l’ esercito  e le comunità singalesi  devastando poi  gran parte della regione con la guerra civile  per oltre un ventennio provocando la fuga di diverse comunità singalesi in parte poi tornate dopo il 2009 alla fine del conflitto. All’ estremità settentrionale, circondata dalla sua  vasta e suggestiva  Laguna  popolata da una gran varietà di uccelli acquatici,  si allunga la penisola di Jaffna come la più  popolata dai Tamil induisti  che nel medioevo vi fondarono il regno di Jafna dominando la regione con capitale nell’ antica Yàpanaya fino all’ inizio del XVII secolo, poi estesa dopo il periodo coloniale nella  città  di Jaffna, divenuta anche centro culturale con varie istituzioni e  tra le più grandi sud asiatiche la  Biblioteca edificata nel 1933 , in parte distrutta durante la guerra civile, è stata ricostruita in stile neoclassico coloniale circondata da giardini. Nell’antico  quartiere meridionale di Nallur la storia del regno ha lasciato i suoi resti  tra le rovine dei palazzi regali del Jaffna, tra gli altri i più antichi medioevali  ne rimangono attorno il piccolo lago Yamuna e nei pressi  edificata  più tardi In stile dravidico  ed europeo  la dimora dei ministri reali  nel palazzo  Mantri . Dal XVII secolo Nallur e divenuto  centro di pellegrinaggi induisti  per il venerato tempio di Kandaswamy sorto da un più antico medioevale nel XVII secolo in stile dravidico e nel 2015 ampliato  con il nuovo e maestoso  Gopuram  su nove piani dall’ ingresso dorato  Swarna Vaasal. Per il quartiere sud orientale  di Gurunagar  sul litorale a protezione della città durante il periodo  coloniale Portoghese nel 1618  su un colle fu completata la fortezza  Jafanapatão meglio noto come il poderoso forte di   Jaffna ampliato dagli olandesi nel 1680 che si erge con una spettacolare vista sulla città, oltre agli altri edifici dell’ epoca nei pressi dell’ ingresso gli olandesi edificarono la chiesa  protestante di Kruys nel 1755 in stile neorinascimentale che ha lasciato i suoi resti dalla devastazione Tamil durante la guerra civile e non distante  alla fine del XVIII secolo risale la cattedrale cattolica di  S.Maria ampliata nel XX come la si trova. Poco a nord di Jafna ove sorgeva l’ antica Mayilani si è estesa la città di  Chunnakam e tra i vari edifici della sua storia poco fuori rimangono i resti dell’ antica città nel sito di  Kandarodai ove  al III secolo a.C. risale la prima fondazione del monastero buddista con gli stupa e il tempio di  Kadurugoda decorato da raffinate sculture in pietra. Nel più settentrionale centro di  Kankesanthurai  costiero dal porto  si allunga la sua frequentata spiaggia che  continua per quella di Casuarina    sul mare cristallino  e proseguendo per il litorale le sorgenti termali nel villaggio di Keerimalai ove, consacrato a Shiva nel monumentale stile dravidico al V secolo a.C. risale la fondazione  del tempio Naguleswaram, distrutto dai portoghesi nel 1621 e ricostruito  nel medesimo stile nel XIX secolo, a luglio vi si tengono le cerimonie nella festa Maasi Magam con i pellegrini per i bagni  rituali nelle  sorgenti onorarando gli antenati. All’ estremità nord occidentale della penisola al largo emerge l’ isola di Neduntheevu  popolata da villaggi Tamil con le spiagge che affacciano sul mare corallino, rimangono  resti  del forte Delft dell’avamposto coloniale olandese e la torre del vecchio faro  Quindah  ,  poco distante  l’ altra piccola isola  di Nagadeepa nota anche come  Nainativu  anch’ essa popolata dai villaggi tradizionali Tamil, in epoca medioevale  sulle rotte tra l’ India meridionale e Ceylon. Antico centro  di pellegrinaggi buddisti e  induisti, al II secolo a.C. risale la prima fondazione del  tempio Purana  Viharaya di Nagadeepa tra i sedici santuari buddisti singalesi più sacri  e venerati Solosmasthana, edificati nei luoghi che tradizione vuole visitati dal Buddah, mentre su un precedente medioevale nel XVIII secolo venne edificato il maestoso tempio induista  Nagapooshani consacrato a Parvati, tra quattro alte torri gopuram riccamente decorate  dall’architettura nel monumentale stile Dravidico .

Trincomalee

Il distretto di Trincomalee si allunga sulla costa nord orientale, ove sulla baia di  Gokarna dal IV secolo a.C. con il suo porto sulle anche rotte è fiorito a lungo  il  centro di Trinco , popolato dai Tamil indiani è poi  divenuto centro dell’ induismo  nella regione con templi e santuari  dal frequentato porto si è esteso nuovi quartieri, edifici e templi nel medioevo  governato dalle dinastie Tamil,  Distesa sulla sua baia di Kodiyar divenendo nei secoli successivi  durante i periodi coloniali la grande  città di  Trincomalee. Della sua lunga storia conserva edifici e santuari induisti, tra gli altri come il più venerato dei cinque Pancha  di Ishwaram consacrati all’ emanazione di Shiva , al IV secolo a.C. risale la prima fondazione del  centro di pellegrinaggi  kovil distrutto nel XVIII secolo dai portoghesi e restaurato nel XX con i santuari nel tempio dai mille pilastri di  Koneswaram, si erge con una suggestiva vista sul mare, dalla splendida architettura tra imponenti torri e le facciate finemente scolpite con i vari santuari all’ interno decorati da statue e rilievi delle divinità. Sul devastato antico tempio a protezione della città e il porto  nel 1624  i portoghesi edificarono  la fortezza di Triquillimale, conquistata dagli olandesi  ed estesa nel 1665 come il forte  Fredrick  che ha lasciato il suo imponente sito, non distante all’XI secolo risale  il tempio  Pathirakali consacrato alla manifestazione di Kali dal monumentale stile dravidico dall’ingresso tra torri multicolori scolpite con all’ interno altari, statue e dipinti. Sulla costa  collegata dall’ omonimo ponte la vicina  cittadina di  Kinniya è in gran parte popolata da singalesi musulmani ove tra i resti di un antico monastero buddista  e in un luogo sacro anche all’ induismo si trovano le sorgenti calde di Kanniya. Dal litorale  a nord ovest si allunga la candida spiaggia di Nilaveli affacciata sul mare cristallino con poco al largo tra la barriera corallina l’isola protetta dal parco marino di Pigeon  e continuando  si trova l’ antico villaggio induista Tamil di Thiriyai. Poco a sud ovest da Trincomalee la cittadina di Thampalakamam ove  in stile dravidico classico  nel XVII secolo fu edificato il tempio di Ati Konanayakar, sul portale si erge l’ alta torre gopuram  finemente scolpita decorata  per le varie sale interne mantapan decorate e la centro un pregevole santuario Garbhagriha.

Batticaloa

Scendendo dal distretto di Trincomalee il limitrofo di  Batticaloa  si allunga  per la costa orientale,   prende nome dalla storica regione di Batticaloa , ove migrarono dall’ India meridionale gli antenati dei Tamil orientali singalesi,  di simile stirpe, tradizioni e lingua del popolo  Mukkuvar  islamizzato  giunto nel XII secolo  dal Malabar  dalle numerose comunità, centri e villaggi di pescatori. Lungo la costa,  ove emerge l’ isola di  Pasikudah dalla frequentata spiaggia, poco a sud da uno degli antichi centri Makkuvar  tra la sua lunga laguna e il litorale. dopo il periodo coloniale  si è estesa la grande  città di  Batticaloa . Dopo il dominio portoghese nel XVII secolo divenne uno dei centri della colonia olandese di Ceylon e tra gli altri siti coloniali,  a protezione della città sulla laguna nel 1628 i portoghesi edificarono una fortezza poi distrutta dagli olandesi  e ricostruita  come forte di Batticaloa nel 1682 ed infine conquistato  dai britannici assieme alla città nel 1796lasciando i suoi bastioni ed edifici. Nello stesso periodo del forte i portoghesi consacrata alla Madonna Addolorata edificarono la chiesa di Thandavnveli  in stile barocco coloniale completata nel 1624, divenuto centro del cattolicesimo nella regione durante il periodo coloniale britannico venne poi fondata all’ inizio del XIX secolo la cattedrale di St.Mary . Anche qui la comunità cristiana fu colpita dalla formazione estremista islamica del Ntj  con gli attentati nella domenica di Pasqua del 2018 contro inermi  fedeli cristiani che la celebravano nelle chiese  ed alcuni alberghi di Batticaloa , Colombo e Negombo. Lasciata la città  lungo il litorale e tra le altre a nord ovest  si allunga la frequentata  spiaggia di Pasikudah, oltre la laguna poco a sud il centro di Kokkadichcholai si è esteso   da un vecchio villaggio  Mukkuvar e consacrato  Shiva ne ospita l’antico  il tempio Kovil di Thanthonrichcharam.

Ampara

Dal Batticaloa si entra nel  distretto di Ampara continuando per la costa orientale con i suoi  villaggi si trova la storica città di Pottuvil che del suo passato conserva il sito del  tempio buddista Maha Vihara di  Muhudu edificato nel I  secolo d.C., oltre il più recente candido stupa , rimangono i resti degli antichi dagoba  Seema Malaka e  Avasa Geya, alcune statue e le più imponenti in pietra del Buddha e due di  divinità. Poco a sud si apre baia di Arugam dalle frequentate spiagge, non distante il territorio è protetto dal parco nazionale  Kumana tra le lagune circondate da foresta tropicale popolate dalle  oltre duecentocinquanta specie di uccelli del  Kumana, un suggestivo ambiente attraversato dai pellegrinaggi buddisti per la limitrofa provincia dei Uva con  la  santa città Kataragama. Tornando nel territorio dell’ Ampara all’ epoca dell’antica cultura di  Anuradhapura risale la fondazione del centro esteso nella cittadina di Lahugala che conserva parte della sua storia, come il più grande nella regione al primo secolo a.C.  risalgono i resti monumentale stupa di  Neelagiriseya con il suo monastero dal restauro a lungo abbandonato per i conflitti scatenati dalle milizie  Tamil come altri siti nella regione. Nello stesso periodo  del grande stupa venne edificato il non distante  tempio buddista Maha Viharaya di  Magul che ha lasciato i suoi imponenti resti dall’ingresso che accede al primo santuario minore con la pietra lunare  Sandakada decorata da elefanti cavalcati da personaggi, tre scale anch’ esse decorate che portano alla terrazza con raffigurazioni dei guardiani del leone per lo   stupa,  i santuari dell’ Immagine e del sacro albero  Bodhi. Nel sobborgo Pansalgoda Grama Niladar oltre i pochi rimasti del  Kiri Vehera risalenti al VI secolo, si trovano gli altri resti del più antico tempio buddista  Kota Vehera con l’ imponente stupa, scalinate scavate nella roccia e i  pilastri in pietra  degli altri edifici, poco distante dalla storica cittadina si stende il parco nazionale Lahugala di Kitulana dalla foresta popolata da varie specie di uccelli e branchi di elefanti oltre l’endemica fauna singalese.

Provincia Uva

Lasciata la costa orientale a sud ovest verso l’ interno si stende la provincia di  Uva ove tra il colli  centrali inferiori singalesi a metà del XIX secolo tra le piantagioni di tè sorse un centro esteso nella  città di Badulla come capitale della provincia, all’ epoca risale la chiesa anglicana di St.Mark consacrata nel 1857, l’ edificio che ospita il vecchio mercato di  Welekade e la  stazione ferroviaria. Come uno dei sedici sacri luoghi Solosmasthana visitati dal Buddah a Ceylon , da un antico stupa del II secolo a.C. nei successivi sorsero altri edifici fino a quando nel medioevo fu completato il grande  Maha Vihara di  Muthiyangana nel classico stile buddista singalese  dal monumentale portale Thorana dorato che accede agli edifici con il centrale  Sath sathi viharaya , il sacro albero del  Bodhi  da dove si erge lo stupa centrale  tra le altre sale decorate e le statue della divinità Indaka  e  Maithri. Tra gli altri antichi edifici il tempio di Kataragama consacrato nel XVI secolo alla divinità protettrice singalese  con al centro il santuario  Pilimageya , dietro la sala del trono  Sinhasanaya  riservata ai sovrani e la residenza del  sacerdote dal tetto sostenuto da colonne di legno intagliato e le pareti affrescate in stile Kandyano. Nel distretto di Badulla,  il periferico sobborgo di Hindagoda  ospita il palazzo  di  Kotalawala sorto all’ inizio del XIX secolo, poco ad ovest sulla via per Kandy al XVI secolo risale il più ponte di legno di Bogoda con accanto il più antico piccolo tempio buddista un tempo dalle pareti affrescate. Tra i colli sulla ferrovia per la vicina stazione il ponte del cielo di  Demodara dai nove archi completato nel 1921, continuando per i monti dell’ interno in un suggestivo ambiente con le spettacolari cascate di Ravana avvolte nelle leggende della mitologia hindu, più oltre le altrettanto imponenti cascate Diyaluma del il fiume  Punagala Oya. Tra foreste  e piantagioni di tè  si trova la città di Ella  con poco distante il santuario Halpe Devalaya di Pattini consacrato alla dea venerata da buddisti ed induisti, nei pressi della città di  Bandarawela al I secolo a.C. risale  la prima fondazione dell’ antico  tempio rupestre di  Dhowa dalla venerata grande statua incompiuta del Buddha scolpita nella roccia e affreschi che raffigurano storie Jataka in stile Kandyano. Attraverso il parco nazionale  di Horton,  negli altopiani centrali tra la foresta dalla variegata flora e  popolato da una ricca  fauna, passando per il villaggio di Ohiya si giunge nella vicina città di  Boralanda e continuando per colli tra foreste pluviali con il vari villaggi e  piantagioni di tè sorte in epoca coloniale britannica con il centro nella città Haputale che conserva vari edifici dell’ epoca. Da qui si può procedere in un suggestivo itinerario per il parchi naturali della regione,  tra la provincia di Uva e  la  limitrofa Sabaragamuwa sud occidentale parte del territorio è protetto nel parco nazionale  Udaw alawe dalla ricca fauna nel suggestivo ambiente  che continua per il distretto  sud orientale di  Monaragala ove si stende l’ altro e più vasto parco nazionale  del  Gal Oya , simile ma dalla più ricca e variegata fauna più a sud il parco  Lunugamvehera e continuando verso la  costa sud orientale  si apre il parco nazionale  Kumana , oltre che per l’ ambiente patrimonio culturale sulla via dai pellegrinaggi buddisti per  vicina santa città Kataragama sacra anche all’ induismo per i vari santuari che diramano dal  venerato tempio di Kataragama fondato nel XII secolo. Adiacente al Kumana il più vasto parco nazionale di Yala tra i diversi ambienti delle foreste  monsoniche, boschi, praterie e le  paludi marine che si allungano sulle spiagge popolati dalla  variegata e ricca fauna dello Yala , oltre al magnifico ambiente naturale anch’ patrimonio culturale buddista  con i templi della vicina città santa di Kataragama , le statue scavate nella roccia e il  tempio rupestre nel sito di  Buduruwagal e da qui l’ itinerario continua, tra centri, antiche città e villaggi  lungo la costa meridionale dello Sri Lanka.

Tangalle

Dalla Uva si scende nella  provincia di Daku  distesa lungo la costa  meridionale da est per il distretto di Hambantota tra centri e villaggi oltre che da singalesi popolata da Malāi di Ceylon  islamizzati migrati dall’Indonesia e la Malesia nel periodo coloniale, lungo il litorale si trova le  capitale nella città di Tangalle. Centro di pellegrinaggi  per l’antico  tempio buddista di Wewurukannala  dalla grande statua del  Buddha seduto,  Il litorale è adagiato sulle  candide spiagge sul mare corallino con la più frequentata Mawella, poco al largo l’ isola di Hummanaya con lo spettacolo del geyser che si sprigiona dal vulcano sottomarino quando le onde si infrangono sulla costa, continuando  le lagune di Rekawa  popolate da uccelli e ove nidificano le tartarughe  marine. Lasciando la costa su un monolite roccioso che emerge dalla foresta si trova tempio rupestre buddista  di Mulkirigala fondato nel V secolo ed esteso nel XVIII dagli interni decorati e il Vihara inferiore affrescato da dipinti di stile kandyano,  verso l’ interno  tra i colli sulla via per Kandy la città di  Mawanella tra gli altri edifici storici  ospita il  tempio buddista Raja Maha Vihara di Dodanthale completato a metà del XVIII secolo in stile classico singalese. Tornando sulla costa il  parco nazionale di Bundala dichiarato  patrimonio Unesco per la grande varietà della flora  fauna simile a quella delle  vicine foreste con la riserva del Kdn , anch’ essa patrimonio Unesco, oltre la Kalametiya ad ovest  sull’altopiano costiero si trova il parco nazionale Ussangoda

Matara

Per il distretto di  Matara  la costa meridionale continua ad ovest con i vari villaggi, centri e città  e il capoluogo che ne prende nome  nella città di Matara che della sua lunga storia e le tradizioni buddiste conserva il venerato albero Bodhiya  sulla spiaggia si erge il tempio buddista di Parey Dewa del XVIII secolo, poco al largo emerge l’ isola  Pigeon che ospita il più recente tempio Paravi Dupatha e l’ altra piccola isola di Paravi Duwa con il suo giardino botanico tropicale. Nel periodo coloniale portoghese a protezione della città e il porto  fu edificata  la fortezza  Mathara nel 159r5 poi ricostruita dagli olandesi il secolo successivo  e ne sono rimasti i bastioni con il vicino  altro forte olandese delle Stelle completato nel 1765, all’ interno si trova la più antica chiesa protestante olandese di Matara fondata all’ inizio del XVIII secolo, allo stesso periodo del forte  risale l’ edificio del vecchi mercato olandese  di Nupe , di epoca britannica il palazzo Nilwella edificato alla fine del XIX. Il centro con il porto di Dondra sorge all’ estremità meridionale  del territorio singalese ove i britannici  edificarono il faro di Head per indicare la rotta nel XIX secolo, della sua più antica storia rimangono i resti  dei templi  induisti di Tenavaram estesi da più antichi santuario nell’ VIII secolo in stile dravidico circondati da un vasto chiostro quadrangolare con il centrale tempio consacrato a Vishnu da dove diramano gi altri di Ganesh, Shiva Murukan e  Kannagi, per secoli grande centro di pellegrinaggi  anche buddisti.

Galle

Verso ovest la costa risale per il distretto di Galle popolata da villaggi di pescatori,  all’ estremità sud occidentale fin dal I millennio a.C. su una  rotta dell’antica via delle Spezie nell’ Oceano Indiano con il suo porto fiorì il centro noto ai geografi  greci come Odoka e ai romani Capo degli uccelli, visitata  dal grande viaggiatore arabo Ibn Battuta  nel 1342 che la descrisse chiamandolo Qali  e poi nel secolo successivo dalla spedizione del navigatore cinese Zheng_He , celebrato con iscrizioni in tamil, persiano e cinese nota come   nella tavoletta di Galle. Fu nei domino meridionali dal medioevale regno singalese di Kotte come Gimhathiththa dall’ antico porto sulla  baia di  Galle divenuto  tra i più estesi del paese,   poi come il resto dell’ isola in quelli prima portoghese, poi olandese e britannico come colonia  di  Ceylon e dalla fine del XVIII secolo iniziò ad estendersi nella grande città di  Galle che ha conservato parte della sua storia coloniale. Edificato dai portoghesi nel 1588 e poi esteso nel secolo successivo  con altre fortificazioni dagli olandesi rimane  il poderoso forte di Galle . Cinto dalle mura si accede dalle portoghesi porta da Traisao e da Muro  ad ovest  dall’ olandese porta Maggiore, mentre al XIX secolo risale l’ ultima  City Gate aperta dai britannici il portoghese Sao Iago edificato nel 1620  ribattezzato Zon dagli olandesi è noto come il bastione del Sole, quello di  Conceycao bastione della Luna, mentre il  Sao Antonio divenne lo Zeepunt olandese  come bastione del Mare e la Stella nel 1667. Ben conservato nella sua imponenza il Forte  è stato  dichiarato patrimonio culturale Unesco , tra gli altri  edifici alla fine del XVII secolo  risale il sontuoso palazzo Amangalla che dal 1865 ospita il lussuoso  l’albergo New Oriental, accanto il museo nazionale di  Galle è in uno dei primi edifici olandesi del XVII secolo e all’ epoca risale  quello del il magazzino che ospita il museo  Maritime . Vicino all’ ingresso del forte a metà del XVIII secoli fu edificata la  più antica chiesa riformata olandese  protestante di Groote in stile dorico coloniale, mentre all’ interno all’ interno nel 1871 fu consacrata  la chiesa anglicana britannica di   Ognisanti in stile neogotico vittoriano , sul lato meridionale si erge il faro di Galle britannico  del XIX secolo e ricostruito, davanti  la candida moschea  Meera edificata  in epoca olandese per la comunità musulmana,  restaurata all’ inizio del secolo scorso. Per litorale continuando per le spiagge fino alla più suggestiva e frequentata ove sud est è distesa Unawatuna sorta su un antico centro tra la lussureggiate vegetazione popolata da uccelli, continuando poco ad ovest Hikkaduwa e la sua altrettanto splendida spiaggia ove  affacciato sulla barriera corallina nel prende nome il parco marino di Hikkaduwa, dalla lussureggiante vegetazione a sud si apre la  laguna di Koggala popolata da uccelli marini e una ricca fauna ove  sulla lunga spiaggia  ne prende nome la cittadina di Koggala.

Bentota

Continuando tra i villaggi con pescatori  sulle palafitte a nord ovest sulla sponda meridionale del suo fiume  è adagiata la città di Bentota, meta di pellegrinaggi buddisti per il tempio di Kande Vihara sorto nel XVIII secolo in stile classico singalese che ospita la venerata e maestosa statua del Buddha finemente decorata da intagli colorati, tra le più belle e frequentate si allunga la spiaggia di  Bentota affacciata candida sul mare cristallino con poco a sud il villaggio di Kosgoda , un tempo rinomato centro per il commercio delle spezie, in una suggestiva laguna  popolata da uccelli  con la spiaggia ove nidificano le tartarughe marine. Poco a nord anch’ esso antico porto per il commercio delle spezie     da un centro olandese  del XVIII secolo si è estesa la cittadina di Ambalangoda , nota anche per l’artigianato  di burattini di legno e  le maschere utilizzate in diverse danze tradizionali  Kolam rituali e popolari  dalle suggestive figure  mitologiche  colorate esposte nel museo delle maschere di Ambalangoda, centro buddista con i templi  Vijayarama, Gunadasa e il più maestoso  Vihara di Sunandarama del XVIII secolo  che si erge candido consacrato ai quattro venerati Sathara peruwa dagli  interni finemente affrescati.

Colombo

Risalendo la costa sud occidentale si stende il  distretto di Kolamba che fu a lungo territorio del medioevale regno di Kotte , con il suo porto vi sorgeva un’ antico centro incrociato da una rotta sulla via delle Spezie noto a mercanti occidentali, indiani, persiani e poi arabi nel medioevo  descritta dal grande viaggiatore Ibn Battuta come Kalanpu nel XIV secolo e alla fine  del XVI entrato   nei domini coloniali di Ceylon portoghese , olandese e infine  britannico. La   grande città di  Colombo si è stesa dal centro coloniale, come capitale del paese e nella sua variegata architettura  ne rimangono vari edifici assieme a quelli in stile buddista, hindu, islamico e moderno. Dall’ antico Kolomtota si è esteso il grande porto di  Colombo sulla sponda sud occidentali del fiume Kelani che si apre nel suo estuario ove è sorta la  Portcity , all’ ingresso sulla Marine Drive si erge Il moderno santuario buddista di Sambodhi , il grande quartiere centrale è noto come  Fort, per le scomparse fortificazioni  portoghesi  quando vi giunsero nel XVI secolo come avamposto di  Kolonthota , proteso su una penisola il Fort con le sue vie negli ultimi decenni è divenuto il grande cento commerciale con il grande Wtcc  del World Trade Center dagli alti edifici, nei pressi quelli  finanziari della  borsa Cse di Colombo. Verso il litorale nel 1930 in stile neobarocco fu completato il palazzo che ospitava il vecchio Parliament in epoca britannica,  dell’ antico forte portoghese   rimane la  porta di Kayman  , ove si stendeva un bastione sul mare a metà del XIX secolo venne edificato il faro britannico divenuto la torre dell’ orologio , simile alla successiva torre di  Khan . Ad est  si stende  il vecchio quartiere centrale di Pettah molto frequentato per i baazar  che diramano  attorno al mercato di Manning con le botteghe disposte in fila a seconda delle merci,  oltre ad altri edifici per le animate vie che si incrociano nel Pettah. Il periodo coloniale olandese è ricordato nel museo Dutch ospitato in un palazzo neoclassico dell’ epoca ricostruito, a metà del XVIII risale la chiesa protestante olandese di  Wolvendaal in stile dorico coloniale, popolato da varie comunità  di diverse fedi, sulla Cross Str. quella musulmana   ha il  suo venerato centro nella la grande moschea Jami Ul-Alfar  edificata all’ inizio del XX secolo in stile indo saraceno. A sud del Forte  Il quartiere Kampong Kertel era noto come isola degli  Schiavi per ospitare il traffico di africani durante il periodo coloniale  e da essi discendono le comunità note come Kaffir singalesi, durante il periodo britannico vi venne edificata la prima stazione ferroviaria  Kompanna aperta nel 1870 in stile vittoriano.  Circondato dai moderni edifici del centro il lago Beira  fu scavato dai portoghesi collegandolo con canali,  su una piazza dell’ Ac6 sul litorale del lago come tra i più alti edifici asiatici dal 2019  si erge  la torre di  Lotus dalla forma che ricorda il sacro fiore della tradizione buddista e non distante l’ altro moderno complesso con il  teatro  Nelum Pokuna di Rajapaksa nello stile ispirato al medioevale stagno del  loto di Polonnaruwa , sulla via Jinarahana  alla fine del XIX secolo in vari stili orientali fu edificato il tempio buddista di  Gangaramaya e non distante quello induista di Murugan.  A sud del lago Beira  ove correvano i bastioni del forte si stende il parco Face Green del  Galle sul lungomare  dalla frequentata spiagge ove tra i vai edifici moderni e storici del lungo  Face Green sempre animato si erge il maestoso palazzo coloniale che  dal 1864 ospita il lussuoso hotel  Galle. Il nord occidentale quartiere periferico di Kotahena è tra i più popolati dalle comunità cristiane, da una precedente chiesta olandese nel 1881 fu completata la grande cattedrale di St.Lucia  in stile neorinascimentale barocco  affacciata su una strada  del Kotahena  come centro del cattolicesimo nella regione  assieme al non distante santuario  Santo Antonio di Kochchikade edificato all’ inizio del XIX secolo all’ epoca della prima chiesa anglicana britannica di St.Thomas. A sud est dal centro si trova il quartiere residenziale nei giardini Cinnamon sorto sulla vecchi piantagione di cannella, tra i grandi edifici  sulla via Mawatha il candido palazzo coloniale con il museo storico nazionale dello Sri Lanka Istituito nel 1878 con l’annessa biblioteca , aperto dai britannici  in onore della regina Vittoria sul vicino grande parco di  Viharamahadevi affacciano i monumentali edifici in stile neoclassico che ospitano il municipio di Colombo completato nel 1929, all’ inIzio del XIX fu edificata  la  sontuosa residenza del governatore britannico divenuta il palazzo del  Presidente. A sud  dei quartieri storici ove si trova l’aeroporto internazionale di Ratmalana , si stende il più grande sobborgo come Mount Lavinia di  Dehiwala dal vasto parco ove per ospitare la ricca fauna singalese nel 1936 fu aperto  lo Zoo tra i più grandi asiatici , sul litorale si allunga la frequentata spiaggia di  Lavinia nota come il miglio d’ oro .Tra i vari edifici religiosi di  Dehiwala , da un più antico sorto per contenere il sacro  albero del Bodhi a metà del XIX secolo fu ricostruito il tempio buddista  Rajamaha Viharaya di  Bellanwila nello stile tradizionale, tra i più venerati singalesi e meta di pellegrinaggi e ove si tengono le annuali cerimonie nella festa dell’Esala. Da Colombo continuano gli itinerari per Le antiche capitali protagoniste della lunga storia di Ceylon tra antichi siti, città ove sorsero i più suggestivi  monumentali Templi e stupa, i centri e villaggi dalle popolazioni  che conservano le tradizioni della variegata cultura dello Sri Lanka

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