Antica Sardegna
La storia dell’ antica Sardegna è una delle più affascinanti del Mediterraneo, testimoniata da una straordinaria varietà di aree archeologiche che testimoniano la successione di culture e civiltà fin dal neolitico. L’unità culturale dei Sardi produsse quella che è definita Cultura Prenuragica che, come altre dell’ epoca elaborò una complessa visione del mondo spirituale con varietà di credenze magico religiose e culti, tra cui un culto fallico,probabilmente in parte all’ origine dell’ edificazione dei santuari in pietra Menhir, dei quali le migliori testimonianze sono quelle di Pranu Mutteddu a Gerrei nel cagliaritano, Ladas nella Gallura in provincia di Sassari , s’ Accoveccada in Logudoro sempre nel Sassarese e Mottora sul Supramonte di Orgosolo. Altro elemento fondamentale era il culto dei defunti che si espresse architettonicamente con le spesso impressionanti tombe megalitiche che, nella tradizione popolare, sono definite “tumbas de sos gigantes”. Le Tombe dei Giganti non erano tombe individuali, ma piccole necropoli dove probabilmente venivano seppelliti membri della stessa famiglia o clan in sepolcri scavati nella roccia a semicerchio che racchiudeva uno spazio cerimoniale. In alcune vi è la presenza di rappresentazioni femminili “betili” che i sardi chiamano “perdas fittas”, probabili riferimenti a culti della fertilità. Nella Barbagia in provincia di Nuoro si trovano a Sas Concas e Madau nei pressi di Fonni, tra Nuoro e Dorgali a Sena ‘ e Thomes. In provincia di Sassari vi sono le necropoli di Pottu Codinu e S.Andrea Priu Codduvecchiu. In Gallura vicino Arzachena Codduvecchiu, Li Lolghi e Li muri.Nella zona del Sulcis a Montessu e a Is Concas in provincia di Cagliari Sa Domu ‘e S’Orcu
Civiltà Nuragica
Alla cultura Nuragica si devono le testimonianze più importanti, originali e suggestive dell’ isola con le particolari creazioni dell’ architettura di quel periodo.La civiltà nuragica prende il nome da quelle costruzioni Nuraghe i cui resti rimangono in varie zone della Sardegna.Nell’ interno tra le più importanti sono Arrubiu e Losa in provincia di Nuoro, Mereu nella zona di Orgosolo. Il villaggio nuragico di Tiscali nel Supramonte di Oliena, ancora nel nuorese Dorgali, Is Paras e Tamuli a Macomer.In provincia di Sassari si trovano Oes, S.tu Antine e Palmavera nella zona di Alghero.Nel Campidano cagliaritano Genna Maria e forse il più suggestivo tra tutti Su Nuraxi di Barumini.Tra i luoghi di culto erano particolarmente diffusi quelli che son stati definiti pozzi sacri, quasi sicuramente consacrati a culti e cerimonie legati all’ acqua.Ai culti e onoranze funebri si deve probabilmente il grande sviluppo dell’ arte della ceramica e bronzetti tra l’VIII ed il V secolo a. C. che, per la sua originalità, costituisce fonte per la comprensione del senso estetico e le tecnologie di quella particolare civiltà.
Fenici e Cartaginesi
Nello stesso periodo cominciò il suo declino con la colonizzazione dei Fenici prima e Cartaginesi poi, i rapporti dei sardi con i Fenici furono pacifici e influenzarono l’ antica cultura locale, mentre quella cartaginese fu una vera e propria conquista che si completò nel 509 d.C.dopo anni di conflitti e segnò la fine della civiltà sarda. Nelle due distinte epoche delle colonizzazioni furono fondati i primi centri urbani costieri, alcuni dei quali divennero importanti porti sulle rotte del Mediterraneo, dove vennero importati religioni e culti per i quali furono edificati santuari e templi. A questo periodo si devono i numerosi siti dell’ isola che testimoniano una nuova cultura che sostituì l’ antica civiltà nuragica, tra i quali Nora e Tharros, il più vasto e suggestivo siti archeologico della Sardegna fondato dai Fenici e fiorito nei secoli successivi nel periodo punico e poi romano. Indubbiamente il sito costituisce una grande testimonianza delle antiche civiltà italiche e dei loro rapporti nel Mediterraneo.
Il dominio romano
Con l’ arrivo dei Romani in Sardegna iniziò una lunga dominazione che vide la nascita di nuove città e lo sviluppo dei precedenti centri fenici e cartaginesi, tra cui Bithia, Sulci, Antas con il suo tempio e la più interna Sirai. A Cagliari sorgeva l’ antica Kalaris, che ebbe un grande sviluppo in epoca romana divenendo l’ importante centro di Kalares, la cui testimonianza archeologica più importante è il suggestivo anfiteatro. Sulla costa orientale si trova Dorgali, sulla parte occidentale Carnus e la magnifica Tharros. Più a nord Silanus e Anghelu Ruju Turris a Porto Torres, la zona di Arzachena e Olbia, nel cui antico porto furono rinvenute numerose navi di epoca romana e medioevale che testimoniano il secolare ruolo sulle rotte del Mediterraneo, l’ importanza della Sardegna nei traffici marittimi di Roma e soprattutto una vasta documentazione su porti e navigazione nel mondo antico.