StoriaStoria antica

Antica Normandia

Preistoria e Celti

La popolazione normanna ebbe i suoi primi insediamenti in epoca preistorica, testimoniati da ritrovamenti di industria litica soprattutto nell’ Eure e nel Calvados . La grotta di Gouym presso Rouen conserva incisioni parietali ed è la grotta decorata più settentrionale d’Europa e nel territorio sono stati rinvenuti numerosi monumenti megalitici. La storia successiva in epoca celtica è ben definita dalle fonti archeologiche fin dal XIX secolo con l’ abate Cochet che aveva iniziato a studiare i resti archeologici, nell’ Alta Normandia, tra cui si possono citare alcune scoperte notevoli, come quella dell’ elmo gallico dorato di Amfreville del IV sec.a.C. e quello in ferro conservato nel museo Louviers, oltre a siti come la grande necropoli di Pîtres nell’ Eure, dove sono state rinvenute numerose urne funerarie, tombe e sepolcri con carri da guerra e armi.

Una necropoli rinvenuta a Ifs nel Calvados testimonia la presenza della Cultura di Hallstatt, dal nome di una località nei pressi di Salisburgo, dove fu scoperta una necropoli molto estesa con tombe databili dall’ del Bronzo a quella del Ferro. La Cultura di Hallstatt è suddivisa in Hallstatt A ,dal XII all’ XI sec.a.C., Hallstatt B,dal X all’VIII sec.a.C., Hallstatt C con cui inizia l’Età del Ferro nel VII sec. a.C. I defunti sono inumati, posti a giacere su un carro a quattro ruote o sepolti accanto ad esso, entro una casa sepolcro sotto un tumulo. Durante l’Hallstatt D, nel VI sec.a.C., le culture più progredite si trovano in Borgogna, in Svizzera e in Renania.

Il periodo della necropoli normanna è identificabile anche con l’inizio dell Cultura di La Tène, da una località svizzera sul lago di Neuchatel, in cui è stato trovato un grande deposito votivo dell’Età del Ferro, con oggetti sono ornati da motivi curvilinei, caratteristici dell’arte di La Tène, ovunque, dall’Europa centrale all’Irlanda e ai Pirenei. La Tène ha dato il suo nome all’Hallstatt D nella maggior parte del continente europeo dal V sec. a.C. a quando i Celti furono sottomessi definitivamente dai Romani. Tra il IV e il III sec.a.C., popoli Celti si stanziarono nella regione in ondate successive e la testimonianza del De bello gallico di Cesare ci permette di identificare i differenti popoli e i loro “oppida”, come chiamò gli insediamenti che trovò in Gallia controllati dalle diverse tribù di Galli.Spesso costruiti attorno a fortezze su rilievi, il termine indica anche i primi insediamenti a nord del Mediterraneo e tutte le grandi città pre-romane dell’ Europa occidentale e centrale, usate poi dai romani centri amministrativi per i territori conquistati, e molti divennero poi città. Tra questi Lillebonne o Juliobona, i Veliocassi o Rotomagus a Rouen , i Diablinti, i Baiocassi o Augustodurum a Bayeux i Lexoviani o Noviomagus a Lisieux, gli Aulerci Ebroeti o Mediolanum a Eyreux, Breviodurum a Brionne, Caracotinum a Hartfleur e August a Eu Nel 56 a.C. le popolazioni si riunirono nella resistenza alle regioni romane, che continuò per qualche tempo anche dopo la sconfitta gallica ad Alesia, cinque anni dopo la regione divenne parte della Gallia comata sottomessa a Roma fino alla caduta dell’ Impero.

Romani in Normandia

Nella riorganizzazione delle province galliche attuata sotto Augusto nel 27 a.C., il territorio dei Caleti e dei Veliocassi fu inserito nella provincia della Gallia Lugdunense, mentre il resto del territorio entrò a far parte della provincia della Gallia Belgica. La romanizzazione avvenne, come in tutto l’occidente, anche con la costruzione di strade e una politica di urbanizzazione degli antichi centri locali, come testimoniano gli scavi effettuati durante la costruzione dell’autostrada nella Senna Marittima che hanno rivelato numerose ville rurali, con piante longitudinali e facciate aperte verso sud, oppure con piante più tradizionali, a corte centrale, come la villa di Sainte-Marguerite-sur-Mer, presso Dieppe, mentre vicino Harfleur sono stati rinvenuti i resti di un fanum gallo-romano, della serie dei piccoli santuari di tradizione locale, con pianta centrale, spesso quadrata.

A Evreux,il sito romano di Viel Evreux ha rivelato la presenza di un centro di pellegrinaggio che comprendeva un foro, una basilica monumentale, delle terme, due fana e il secondo più grande teatro della Gallia. Un’iscrizione datata tra il 235 e il 238 d.C. trovata a Vieux, presso Caen, nel XVI secolo, nota come marmo di Thorigny, riporta l’erezione di una statua a Titus Sennius Solemnis, sacerdote presso l’altare delle tre Gallie di Lionw e l’elenco delle civitates di Rotomagus, l’ odierna Rouen, Noviomagus Lisieux, Aragenuae, Vieux e Augustodorum , l’ attuale Bayeux.

Nella seconda metà del III sec.d.C. la regione fu devastata da incursioni barbariche, di cui resta traccia nei segni di incendio osservati negli edifici rinvenuti negli scavi e nel frequente ritrovamento di tesoretti di monete.

La costa subì le invasioni dei Sassoni, contro i quali nel 298 fu opposta una legione per ordine di Costanzo Cloro, in onore del quale l’accampamento prese il nome di Costantia, che poi diventò la città di Coutances, e dal suo territorio pagus Costantinus prenderà il nome la penisola del Cotentin.Nel corso della riforma provinciale voluta da Diocleziano, la Normandia diventò provincia a sè con il nome di Gallia Lugdunense Seconda. In quest’epoca iniziò anche la cristianizzazione della regione e nella metà del III sec.d.C.Mellone fu ordinato vescovo di Rouen,Dal 406 le popolazioni germaniche si riversarono sulle province occidentali e l’autorità imperiale si indebolì fino a scomparire, i Sassoni si installarono sulle coste, le ville rurali furono abbandonate e i centri urbani si rinchiusero nelle loro mura.

Normandia medioevale

Nell’ Alto Medioevo, la Normandia passò sotto il controllo dei Franchi e del regno di Clodoveo, ma la penetrazione franca non fu massiccia in questi territori: sono conosciute necropoli a Enverneu, Loninières, Hérouvillette e Douvrend. Nella parte orientale, meglio raggiungibile da Parigi, sorsero residenze di membri della dinastia dei Merovingi e a tale periodo risale anche la suddivisione del territorio in contee.La cristianizzazione iniziata in epoca tardo-romana si diffuse, con la costruzione di chiese nelle città principali e in alcune località suburbane e di oratori sulle strade.

L’istituzione delle parrocchie si realizzò progressivamente in tempi piuttosto lunghi e le tombe si raggrupparono intorno alle chiese parrocchiali. Dal VI secolo si sviluppò il monachesimo, soprattutto nella parte occidentale, più isolata e nel VII sec. sorsero diverse fondazioni monastiche nella valle della Senna, tra i quali Fontenelle nel 649, l’abbazia di Jumièges verso il 654 , quello di Pavilly e Montivilliers poco dopo.

I centri monastici adottarono presto la regola benedettina e divennero proprietari di grandi possedimenti fondiari, sparsi per tutta la Francia, da cui ricavavano rendite consistenti, giocando quindi un ruolo importante nelle lotte politiche e dinastiche del periodo. A partire dal 790 si ebbero le prime incursioni dei Vikinghi, chiamati Northmanorum o Normanni uomini del Nord . Nell’ ultimo decennio dell’ VIII secolo, le spedizioni toccarono le coste occidentali e a partire dagli inizi del IX le coste del canale della Manica, risalendo le valli fluviali per impadronirsi delle ricchezze dei monasteri, mal difesi.

Un’incursione dell’ 841 provocò grandi distruzioni a Rouen e a Jumièges e nell’ 845 i Vikinghi arrivarono fino a Parigi. Le prime incursioni erano razzie, dopo le quali i Vikinghi ritornavano alle loro sedi in Scandinavia, ma dall’ 851 cominciarono a svernare nella bassa valle della Senna. Dopo l’incendio dell’abbazia i monaci di Fontenelle dovettero rifugiarsi a Boulogne sur-mer nell’ 858 e a Chartres nell’ 885, mentre le reliquie di santa Onorina furono trasportate dall’abbazia di Graville a Conflans nella regione parigina.

Anche una parte delle biblioteche monastiche furono trasferite,parte dei volumi dell’abbazia di Jumièges a San Gallo, mentre parte venne distrutta dai saccheggi e dagli incendi. I re Carolingi ebbero una politica incerta, ma Carlo il Calvo nell’ 867 concesse al capo bretone Salomone la contea del Cotentin per l’ aiuto contro i Vichinghi.La storia medioevale in Normandia ha una sua data importnante nel 911, quando fu siglato un accordo tra il capo norvegese Rollone e il re Carlo il Semplice. in base al quale i Normanni occupavano le terre della bassa valle della Senna, corrispondente all’Alta Normandia , in cambio di un vassallaggio giurato nel 940 e di un impegno a ricevere il battesimo. Rollone doveva inoltre difendere l’estuario della Senna e Rouen dalle incursioni scandinave.Il territorio sotto la sovranità dei Normanni si ampliò progressivamente, incamerando l’Hiémois e il Bessin nel 924, il Cotentin e la regione di Avranches nel 933.

Il duca Guglielmo, poi detto il Conquistatore, ingrandì ancora i territori con la conquista di Passais sul Maine. La colonizzazione scandinava diede apporti soprattutto danesi, ma anche norvegesi e svedesi: non si ebbe un’immigrazione massiccia, che fu più accentuata soprattutto nella regione di Caux e nella parte settentrionale del Cotentin. Ne resta traccia in numerosi toponimi come quelli in “ot” casa, “beuf “ capanna, “fleu” fiume, “bec” ruscello,”lon”foresta,”dalle” valle, “y” isola, “hou” isolotto, “hougue” elevazione, ed altri. Fino a Riccardo II i successori di Rollone ebbero il titolo di conti di Normandia; in seguito esercitarono il potere di ban pur riconoscendo la sovranità del re di Francia, i duchi battevano moneta propria, rendevano giustizia e raccoglievano le imposte.

Levavano inoltre propri eserciti ed attribuivano la maggior parte delle cariche ecclesiastiche. Erano dunque di fatto indipendenti dal re di Francia, al quale tuttavia prestavano un formale omaggio. Furono in relazione con sovrani di altri regni, in particolare con i re di Inghilterra: Emma, sorella di Riccardo I aveva sposato il re di Inghilterra Eltelredo II. Conservarono inoltre alcune istituzioni di origine scandinava, come il diritto di esilio, il diritto marittimo e l’istituto del concubinaggio legale.A differenza di altri principi territoriali della Francia settentrionale riuscirono ad impedire che i castellani alle loro dipendenze acquisissero poteri troppo vasti.

Le terre direttamente sotto il loro dominio restarono considerevolmente più vaste di quelle dei loro feudatari e questa ricchezza fondiaria permise loro di restituire terre alle abbazie e di garantirsi la fedeltà dei vassalli con la distribuzione di feudi.

Nel XI secolo il sistema feudale aveva ridotto i possedimenti diretti della dinastia, ma la conquista dell’Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore li accrebbe nuovamente, in questo periodo la corte non aveva un’organizzazione definita e si spostava frequentemente, la cancelleria non era ancora costituita e gli atti scritti erano ancora poco numerosi.

Agli inizi dell’XI secolo la Normandia era inserita in una rete di scambi commerciali orientati verso l’Europa nord-occidentale, i mercanti di Rouen frequentavano già Londra dove commerciavano il vino e a Rouen arrivano schiavi venduti dai Vikinghi. In questa regione era particolarmente intensa la circolazione monetaria. La corte era costituita di aristocratici “Grands” o Grandi, laici ed ecclesiastici, che prestavano giuramento di fedeltà all’erede del ducato. Le grandi famiglie erano solo in piccola parte di origine scandinava, come la famiglia degli Harcourt, e in maggioranza di origine Franca come i Bellême e i Tosny, in seguito si aggiunsero anche famiglie di origine bretone o tedesca. Dal 1040 il termine di barone indicò l’elite dei cavalieri, compagni del duca, quelli di vassallo e feudo, compaiono nei documenti solo nel 1057.

La Normandia ignorava l’istituto della servitù della gleba e le corvées dovute dai contadini per le terre signorili sono relativamente piuttosto contenute. La rinascita urbana e culturale della zona occidentale è un fenomeno relativamente lento e progressivo, a parte il caso del Mont S.Michel, solo a partire dal 1030 si ebbe la ricostruzione delle grandi abbazie. Le città episcopali di Caen e di Valognes non si distinsero che a partire all’incirca dalla stessa epoca. Il duca Riccardo II chiamò in Normandia Guglielmo da Volpiano per rianimare, secondo la regola benedettina, la vita dell’abbazia di Fécamp ricostruita da Riccardo I, e suo figlio Roberto il Magnifico fondò nel 1032 Cerisy.

Conosciamo la vita di Guglielmo il Conquistatore Arazzo di Bayeux . Il padre Roberto I il Magnifico morì nel 1035 durante un pellegrinaggio e per una decina d’anni, durante la minore età di Guglielmo, si ebbe un periodo di disordini. Nel 1046 si formò una coalizione di feudatari per deporre Guglielmo a favore di Guido, conte di Brionne e nipote di Riccardo II. I feudatari ribelli furono sconfitti l’anno seguente nella battaglia du Val-ès-Dune con l’appoggio del re di Francia Enrico I.

Fino al 1055 il nuovo duca fu impegnato a sbarazzarsi di feudatari troppo ambiziosi, spesso originari della famiglia ducale e a consolidare le proprie alleanze con un’abile politica di distribuzione di feudi e mediante il matrimonio con Matilde, figlia del conte di Fiandra Baldovino V e nipote del re di Francia, che sposò nonostante l’interdizione del papa. Edoardo il Confessore, figlio di Etelredo II e di Emma di Normandia, era divenuto re d’ Inghilterra morte dell’ultimo sovrano danese, Canuto III nel 1042, ed aveva subito favorito l’estendersi dell’influenza normanna sull’isola. Chiamato “il Confessore” per l’inclinazione alla preghiera e alla meditazione, esiliato da bambino dagli usurpatori danesi, fece il voto di andare in pellegrinaggio a Roma se avesse potuto tornare in patria. Dopo l’ incoronazione il papa lo dispensò dal voto e il costo del viaggio venne devoluta ai poveri e alla ricostruzione del monastero di Westminster dove fu sepolto nel 1066. Il sovrano inglese chiese l’ aiuto di a Guglielmo per far fronte alle minacce dei propri feudatari e non avendo eredi diretti lasciò intendere che il duca di Normandia avrebbe potuto raccoglierne l’eredità.

Alla sua morte, il cinque gennaio del 1066, fu però Aroldo Godwinson ad essere proclamato sovrano e Guglielmo lo affrontò e sconfisse nella battaglia di Hastings il quattordici ottobre dello stesso anno e il 25 dicembre venne incoronato re di Inghilterra nell’abbazia di Westminster. Con la conquista Guglielmo rafforzò considerevolmente il ducato, grazie anche alle ricchezze conquistate nel suo nuovo regno, e l’aristocrazia normanna prese possesso di numerosi feudi inglesi.

Alla sua morte i suoi territori furono suddivisi tra i figli Guglielmo II “il rosso” al quale andò il regno d’ Inghilterra e Roberto II Courteheuse che prese il ducato di Normandia, dando inizio a un periodo di lotte dinastiche. Roberto partecipò alla prima crociata e al suo ritorno trovò il trono di Inghilterra occupato dal fratello Enrico Beauclerc, dopo la morte di Guglielmo II, dal quale fu successivamente sconfitto nella battaglia di Tinchebray nel 1066.

Enrico Beauclerc dovette far fronte alle ambizioni dlla casata dei Bellêmes, alleata al conte di Angiò e al re di Francia. La continuità dinastica fu minacciata con la morte dell’unico figlio in un naufragio nel 1120, ma la figlia Matilde fu riconosciuta dai baroni normanni come erede del ducato. Nel 1128 Matilde sposò Goffredo Plantageneto, conte di Angiò e del Maine e alla morte di Enrico Beauclerc nel 1135 si aprì un nuovo conflitto dinastico tra Stefano di Bois, nipote di Enrico che tramite sua madre Adele rivendicò il trono di Inghilterra e prestò giuramento al re di Francia come duca di Normandia.

Goffredo Plantageneto tuttavia lo sconfisse a Rouen e Arques nel 1144. Alla morte di Goffredo,il ducato di Normandia venne ereditato dal figlio Enrico II d’ Inghilterra che ingrandì ulteriormente i suoi possedimenti sposandoEleonora d’ Aquitania nel 1154. Alla morte di Enrico gli successe il figlio Riccardo Cuor di Leone, che fu preso prigioniero nel 1193 durante la crociata e il trono venne preso dal fratello Giovanni Senzaterra , che ricercò il sostegno del re di Francia Filippo Augusto cedendogli terre e fortezze nella parte est del ducato, tra cui la regione di Verneuil.

Nel 1194 il regno di Francia si impadronì di Evreux, del Neubourg e del Vaudreuil, attaccando pi Rouen, ma dopo la sua liberazione e il suo ritorno sul trono, Riccardo riprese Verneuil e approfittando di una tregua di un anno, intraprese la costruzione della fortificazione di Château-Gaillard presso Rouen. Alla morte di Riccardo nel 1199 Giovanni Senza Terra si fece incoronare duca di Normandia a Rouen, rese omaggio al re di Francia stipulando trattato di Goulet e sposò forzatamente Isabella di Angoulême promessa a Ugo IX di lusingano vassallo del re di Francia. Costui si appellò al re, il quale dichiarò Giovanni Senza Terra decaduto dai suoi feudi in ragione della sua assenza, ossia confiscò le sue terre per darle a un nipote di Giovanni, Arturo I di Bretagna riservandosi tuttavia la Normandia. Nel 1202 il re si impadronì inoltre della regione di Bray. Giovanni Senza Terra fece assassinare il nipote e fu abbandonato dai suoi baroni normanni, influenzati dal re di Francia. La fortezza di Château-Gaillard fu presa nel 1204 dopo un assedio di parecchi mesi e poco dopo capitolarono anche le città di Caen e Rouen.

Il periodo dell’ epoca ducale in Normandia vide un’espansione demografica ed economica, con grandi opere di dissodamento da parte delle abbazie o delle grandi famiglie feudali. I territori disboscati prendevano il nome del dissodatore con la desinenza in -erie o in -ière e nacquero nuovi borghi e villaggi. I signori smembravano le proprie riserve concedendo terre come fattorie perpetue, i futuri feudi plebei.

I progressi dell’ agricoltura si manifestarono nell’adozione generalizzata della rotazione triennale dei campi, che migliorò il rendimento, e del collare da spalla per i cavalli da tiro, ora più frequentemente utilizzati nei lavori agricoli. L’economia monetaria penetrò nel mondo rurale più precocemente che altrove e dall’ XI secolo tutti gli abitanti pagavano un’imposta diretta “graverei” in moneta e non in natura e le rendite fondiarie furono utilizzate dalla fine del XII secolo.

Si sviluppò anche il commercio fluviale e i mercanti di Rouen. disponevano di empori a Londra, poi nel XII secolo molti centri fondarono la loro prosperità sulla tessitura. Nell’ XI secolo i baroni normanni disponevano di numerosi feudi ricevuti direttamente dal duca, al quale prestavano omaggio, da questi dipendevano i signori che possedevano delle terre e facevano costruire le loro dimore nel quadro della motte feudale, dimora fortificata su un poggio, come quella di Aplemont presso Le Havre. I valvassori dipendevano da questi signori e gestivano una frazione del feudo.

I feudi de haubert potevano essere ulteriormente suddivisi in frazioni. Tra i contadini si distingueva un ceto più agiato, con il possesso di almeno una coppia di animali da tiro e per il lavoro nei campi. Esisteva anche un proletariato rurale, ma praticamente non esistevano “servi della gleba” in Normandia.

La politica del re Filippo Augusto favorì l’integrazione del ducato al dominio reale: mantenne le specificità normanne: furono confermati gli statuti di Rouen che davano ai mercanti della città il monopolio della navigazione sulla Senna, fu conservata l’istituzione dello Scacchiere, corte giudiziaria e amministrativa del ducato, come anche il Costume normanno. Il re controllò strettamente i suoi vassalli e lasciò l’istituzione delle viscontee. Lasciò ai capitoli delle cattedrali il compito di scegliere il proprio vescovo. Installò in tutta la regione dei baillis francesi. Profittando della sicurezza continuò il dissodamento di nuove terre, spesso incoraggiato dai signori e dallo stesso re, che dotavano di privilegi i nuovi borghi e villaggi.

Le culture furono maggiormente diversificate grano, orzo, guado, lino, canapa e legumi.Crebbero anche le città, Rouen venne dotata della terza cinta di mura e le fiere attiravano mercanti dalle regioni vicine. Il re Filippo il Bello. vi costruì nel porto un arsenale e i mercanti della città esportavano vino e grano in Inghilterra, da cui provenivano stagno, lana e tessuti.

L’architettura conserva nella prima metà del XIII secolo la propria originalità, come per le lanterne a base quadrata che svettavano sopra le cattedrali, poi si impose il gotico francese, con edifici più luminosi per la sopressione delle tribune e con l’introduzione degli archi rampanti. I lavori erano finanziati dal re e dai signori più importanti e Filippo Augusto contribuì alla costruzione della Merveille nell’abbazia del Mont S.Michel.

Alla fine del secolo si moltiplicarono i torbidi legati alle imposte: nel 1281 il sindaco di Rouen venne assassinato e le case dei nobili saccheggiate nel corso di una rivolta. Il re Filippo il Bello reagì sopprimendo il comune e togliendo ai mercanti il monopolio della navigazione sulla Senna fino al 1294. Le riforme monetarie della moneta reale diminuirono le rendite dei borghesi e in seguito a nuove agitazioni venne concessa la prima “Carta” ai Normanni nel 1315, seguita da una seconda nel 1339, con le quali si riaffermava l’autonomia della regione in materia di giustizia e di imposte, attraverso gli “Stati di Normandia” , assemblee convocate per regolare i problemi finanziari del regno, divennero permanenti e influenti.

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