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Indocina

Una delle grandi rotte sulla leggendaria Via delle Spezie ,descritta in parte da Tolomeo, procedeva lungo le coste birmane e thailandesi fino allo stretto di Malacca, continuando lungo l’ indocina per i porti di Haipong e Canton e collegandosi a quella dell’ Indonesia per le Isole delle Spezie, seguita dai navigatori occidentali solo molti secoli piu’ tardi. Gli indiani fin dall’ antichità iniziarono una sorta di colonizzazione dal III sec.d.C. giungendo al delta dell’ Irrawadi e in Birmania che chiamarono la “Terra dell’Oro” Suvarnabhumi, dove monaci inviati dal sovrano Ashoka diffusero il buddismo, opera poi completata dal saggio Buddhagosha dello Sri Lanka nel V sec. Anche il potente regno Gupta di Pataliputra iniziò ad inviare coloni diffondendo la sua raffinata arte sacra in tutta la regione, poi i Pallava di Kanchipuram e Madras, sconfitti dai Gupta, iniziarono una diaspora verso la Birmania, la Thailandia e la Malesia e la regione entrò sotto il definitivo controllo del potente regno Pala che vi diffuse il buddismo fondando monasteri ai quali si deve la diffusione della dottrina Mahayana dominante in Indocina. La penetrazione in Indocina iniziò dal delta del Mekong già nel II secolo, con il regno del Funan che si estese tra il Vietnam meridionale, Cambogia, parte della Thailandia, Birmania e Malesia sulle rotte lungo le coste thailandesi e Malacca per Sumatra e Giava. La cronaca dell’ambasciatore cinese K’ ang T’ ai del III sec. narra che il primo re del Funan Kaundinya era di origine indiana e fondo’ la dinastia sposando la regina locale Liu Yeh, il successore Fan Shih-man estese il regno in Vietnam fino a Nha-trang e creò una potente flotta, suo nipote Fan Chan nel III sec. stabilì relazioni con l’ India e la Cina dei Wu che si serviva delle vie marittime Funan che per tre secoli dominò le rotte che collegavano le due grandi civiltà e l’indonesia diffondendo la cultura indiana. Il porto di Oc Eo sulla costa cambogiana divenne uno dei più importanti dell’estremo oriente dove si incontravano mercanti provenienti da vari paesi che trafficavano sulla Via delle Spezie, ma fu invaso dallo stato Chen-la nel VI sec., mantenendo la cultura indiana che ha influenzato tutta l’indocina. Essa fu rilevante anche per la popolazione malese dei Cham, abili navigatori della costa meridionale, la Valle del Mekong e del Fiume Rosso in Vietnam, che fondarono il regno Champa nel II sec.d.C. dalle cronache cinesi sappiamo che il condottiero K’iu Lien riunì il popolo Cham sotto il primo regno approfittando della caduta degli Han nel 220, togliendo alla Cina il controllo della regione, ma limitato a nord dagli Annamiti influenzati dalla Cina impedendo l’ “indianizzazione” del Vietnam dopo Laos e Cambogia. I Cham controllarono le rotte con l’Indonesia e l’India prima dell’ espansione Funan e continuarono a commerciare i prodotti tessili, orafi e d’ebano, come scrisse Marco Polo. Il regno adottò la scrittura sanscrita, l’ induismo shivaista e il culto del lingam simile a quello cambogiano del devaraja di Angkor, più tardi si diffuse il buddismo Mahayana, dominante nel IX sec. con il monastero Dong-du’o’ng che fu un importante centro di pellegrinaggio, ma mantenendo elementi dello shivaismo, le caste e l’ organizzazione clanica poi diffusa a Sumatra tra i Batak e Minangkabau. Nel 744 e nel 784 il Champa subì gli attacchi dei malesi e giavanesi, ma rimase un centro di irradiazione culturale, poi invaso dall’ Annam nel 1312 e il Vietnam entrò nella sfera culturale cinese. Era ancora importante nel 1278 quando fu visitato da Marco Polo, si rese di nuovo indipendente con il sovrano A-nan e le sue ricchezze incantarono Odorico da Pordenone nel 1340. Trenta anni più tardi era sotto l’influenza cinese Ming, il sovrano Che Bong Nga prese la capitale Hanoi, ma poi l’Annam riconquistò il Vietnam e la cultura indiana fu cancellata dalla cinese. La popolazione si disperse e i discendenti sopravvivono tra i monti vietnamit e cambogiani.La cultura indiana influenzò le popolazioni stabilite in Birmania dal Tibet e lo Yunnan, quella Pyu fondò un regno che nel VI secolo si estese nell’antica Terra d’Oro, successivamente fu introdotto il buddismo in entrambe le dottrine Hinayana e Mahayana, la capitale Srikshetra e la vicina Prome divennero importanti centri religiosi con monasteri e pagode descritte dai due pellegrini cinesi del VII secolo Usuan-tsang e I-tsing e dagli annali cinesi che chiamano Regno di P’iao il fiorente paese buddista ai confini della provincia di Yunnan, che poi stabilì stretti rapporti con la Cina dei T’ang. Nell’ VIII secolo si sviluppò anche il regno Thai di Nan Chao che invase quello Pyu, mentre l’altro stato dei Mon si impose in Birmania adottando il buddismo Hinayana e creando una confederazione tra Birmania e Thailandia con i fiorenti centri culturali di Pagan, Mandalay e Pegu in Birmania, Lopburi, Ayutthaya, Lamphun, Ratburi e Prachinburi nello stato di Dvaravati, che hanno influenzato l’arte fino alla fondazione di Bangkok nel 1781.La natura, le antiche migrazioni, le popolazioni tribali e la storia dell’ Indocina ruotano in gran parte hanno avuto come grande protagonista il fiume Mekong che nasce in qualche angolo dell’Himalaya tibetano come Lants’ang e scende attraverso lo Yunnan cinese per poi seguire il confine della Birmania e la Thailandia, iniziando il suo corso in Indocina attraverso il Laos e la Cambogia, fino ad aprirsi nel suo grande delta di My To sul Mar Cinese Meridionale in Vietnam dopo aver percorso quattromila cinquecento chilometri tra montagne, foreste, gole, pianure, risaie, villaggi, città e grandiose rovine di civiltà delle quali è stato la culla. Scendendo dalle sue misteriose sorgenti tibetane il piccolo e vorticoso Lants’ang si insinua tra le valli dello Yunnan e si chiama Lancanjiang, alla sua destra scorre il Nujiang che in Birmania diventa Salween e si unisce all’Irrawady che fu culla della civiltà della Terra d’Oro Suvarnabhumi, alla sinistra lo Jinshajiang che piega ad est con una stretta ansa e diventa il maestoso Yangtze nel cui bacino sorse la grande civiltà cinese. A valle del massiccio di Changshan il Lacanjiang scorre a sud sfiorando altri monti dai quali nasce il Fiume Rosso Honghe che ha visto sorgere la civiltà vietnamita sulle sue sponde, condividendola con il Mekong.Nel territorio dello Yunnan,che accoglie i corsi iniziali dei grandi fiumi lungo i quali fiorirono le civiltà dell’Asia orientale,il Mekong procede tra i monti meridionali per il leggendario Triangolo d’Oro.

 
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