Europa orientale

Slovacchia

La Slovacchia e la sua capitale Bratislava

Da Vienna lungo il Danubio s’entra in Slovacchia divisa dai Piccoli Carpazi per le piane danubiane, oltre Zàhorie e l’isola Zitny la regione Bratislavky kray anticamente popolata dai celti Boi quindi romana prima d’essere principato di Nitra e poi della Grande Moravia fino a seguire la storia dell’impero asburgico. Nel nono secolo sorse Bratislava con la sua storia ricca di cultura a lungo legata con l’ Ungheria, nel quattrocento il sovrano Mattia Corvino vi fondò l’ Academia Istropolitana che nella breve durata fu frequentata dai dotti europei dell’epoca, fiorì nel cinquecento al fine delle guerre ottomane e la battaglia di Mohàcs vi fu trasferita la capitale da Budapest presa nell’avanzata dei turchi in Europa. Tornata la capitale in Ungheria, sul finire del seicento giunsero gli Asburgo e la città rifiorì con il regno di Maria Teresa, dopo la guerra con Napoleone vi fu firmata la Pace di Presburgo ed il secolo dopo seguì la storia della Cecoslovacchia fino a divenire capitale della Slovacchia come la si vede con i suoi monumenti storici.Nella Zàmockà appare imponente il Bratislavsky hrad che s’erge sul Danubio ove era un antico oppidum, nella slovacchia russiaGrande Moravia fu fortezza presidio nel Regnod’Ungheria fino al quattrocento quando l’imperatore Sigismondo vi fece innalzare il castello gotico poi trasformato in rinascimentale da FerdinandoIII ed infine barocco con gli Ausburgo così’ come appare il castello Bratislava. S’accede al centro storico per le vie di Starè Mesto dalla trecentesca Michalskà Bràna, nota porta San Michele da passare in silenzio giacchè leggenda vuole che si muore entro l’anno se si parla, ma trattenendo il respiro s’esaudirà il desiderio pensato, separa la nuova dall’ l’antica città. Sulla Staromestkè sorse gotica la Katedràla svätého Martina Duomo San Martino al fine del trecento, s’accede dal portale con un rilievo della Santissima Trinità alle quattro cappelle di Sofia di Baviera , Sant’Anna, San Giovanni e dei Canonici, sulla laterale delle navate, sul settecentesco altare maggiore di George Raphael Donner s’erge la perfetta raffigurazione d San Martino che dona il suo mantello. Si attraversa la città continuando a visitare Bratislava tra le immagini del centro storico nella vecchia Starè Mesto che dirama dalla Hlavne Na mestie ove si tenevano mercati e pubbliche esecuzioni dominata dal medievale Municipio protetto dalla torre ricostruita barocca nel settecento, sede del consiglio e tribunale ampliato nel cinquecento, divenuto museo, dell’originale rimane la preziosa cappella gotica affrescata. Sulle antiche vie affacciano il roseo Palazzo Primiziale dell’arcivescovo Esztergom progettato nel settecento da Hefele su uno medioevale che vide la firma della Pace di Presburgo tra Napoleone e l’Austria di Francesco I. Dello stesso periodo asburgico sono il lussuoso Palazzo dei conti Grassalkovich e il barocco Mirbach con la galleria Bratislava e il capolavoro rococcò del Palazzo Buon Pastore e il suo Museo degli Orologi. La chiesa dei Francescani è la più antica delle medievali rimaste, sorse gotica a tre navate nel secolo tredicesimo con la cappella di San Giovanni e la reliquia del Santo Reparato da Nola, modificata nel seicento. Oltre i palazzi l’ Arte barocca domina anche le chiese, da quella dei Gesuiti dal suggestivo interno con il pulpito e l’altare della Crocifissione , la cinquecentesca Trinitaria kostol trinitárov e la seicentesca San Nicola, la settecentesca Santissima Trinità progettata da Fischer von Erlach e Hildebrandt con affreschi dell’italiano Bibiena. Proseguendo tra chiese e santuari sulla Bezrucova si trova Santaslovacchia bratislava Elisabetta dalla facciata di Pilgram e affrescata da Troger, di fiabesca Art nouveau la Kostol svätej Alžbety ChiesaBlu. A cercare il resto della città si va a Petrzalka sul ponte Novy Most sospeso sul Danubio, lo Slavin che celebra la vittoria sul nazismo e tra i luoghi d’incontro si torna a Hviezdoslav per musei, gallerie ed esposizioni.D’improvviso spuntano statue a raffigurare di bronzo la fantasia di moderni artisti, dall’operaio che sbuca da un tombino a un soldato napoleonico, da un fotografo appostato in un’angolo a un pagliaccio, dalla ragazza sopra una cassetta postale e l’altra sotto ad Andy Warhol seduto al bar.Dalle suggestioni della capitale Bratislava attraverso i suoi dintorni si giunge ove il maestoso Danubio incrocia il Morava trovando il castello di Devin di suggestiva imponenza che proteggeva le vie commerciali, più volte ricostruito e poi abbandonato nel settecento finendo devastato dall’armata napoleonica.Da Devin sulla via per l’Ungheria s’erge il castello di Bojnice e si dirama cercando gli altri castelli di Slovacchia tra i monti e i villaggi medievali da quello di Spis ad Orava. Attraverso le sue regioni per tutta la Slovacchia si trovano castelli, cercando i tanti patrimonio culturali , le antiche chiese di legno e le città che ne hanno fatta la storia da Bratislava a Bardejov e Levoca, da Trnava a Nitra e lungo il Danubio la via per Ungheria.Attraverso la Slovacchia centrale si giunge a Bystrica che vide l’eroica Insurrezione slovacca contro il governo fascista di Jozef Tiso asservito alla Germania nazista con il protettorato di Boemia e Moravia, ma la storia va a ritroso nei suoi magnifici dintorni.Verso est nella regione di Presov trovandone le città da Bardejov passando per Kosice con la sua gotica Dóm svätej Alžbety consacrato a Santa Elisabetta, poco a nord in Presov si trova la cattedrale San Nicola che n’è capitolo di storia che si cerca tra i suoi luoghi e di lì si va in Ucraina .Più oltre gli Alti Tatra che s’innalzano ad oriente per Mala Fatra e la natura del parco Tatra e le suggestive grotte, a nord per Trencin e Zilina si va in Polonia sull’antica Via dell’Ambra.

   

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