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Guglielmo di Rubruck

Il fiammingo Guglielmo di Rubruck Willem van Ruysbroeck, ordinato nei Fratrum Minorum inizò la sua opera missionaria e di gran viaggiatore su incarico del sovrano francese Luigi IX per sincerarsi sulla conversione cristiana di Sartaq Khan condottiero del Kök Orda Blu e dell’ Orda d’Oro. Nell’anno di grazia 1253 raggiunse la Terrasanta per proseguire a Costantinopoli e su un vascello veneziano nel Mar Nero assieme al servo Nicola, il chierico Gosset, l’ interprete Homodei e il frate Bartolomeo da Cremona.

Guglielmo di Rubruck: la sua opera missionaria

Sbarcato a Sudak nel teritorio delle colonie genovesi della crimea Gazaria devastata dai Cumani Kipčaki e dalle incursioni dei Tatari, proseguì nella Rus’ ucraina invasa dai mongoli come gran parte delle immense pianure della Russia dove risalì il fiume Don che chiamò Tanai per incontrare il principe Sartaq che lo inviò al padre Batu Khan regnante sul Kipchakh dominio della potente Orda d’ Oro . Viaggiando per quattro mesi ad est attraversò il fiume Ural chiamato Igac proseguendo sulla carovaniera della Persia settentrionale raggiungendo a fine novembre il lago Balqaš nel remoto Kazakistan dopo aver percorso tremila chilometri in poco più di due mesi.

Viaggio in Mongolia itinerario
Itinerario di Rubruck

Viaggio in Mongolia

Da qui in Mongolia oltre il lago Alakol e il fiume Ulungur traversando i monti Altaj Nur. Finalmente poco dopo il Natale del 1253 Guglielmo raggiunse il campo di Munke Möngke Khan per sostarvi prima di proseguire per la capitale mongola di Karakorum raccontando incontri con ambasciatori, officianti delle varie religioni con i loro riti monaci buddisti , cristiani di fede nestoriana, le per lui oscure pratiche sciamaniche e luoghi che andava attraversando. I propositi missionari ebbero ben pochi risultati e il Khan lo invitò a ritornarsene seguendo una carovana all’inizio di luiglio 1254 recando una missiva ove Möngke Khan intimava al re di Francia Luigi IX la sottomissione dell’ occidente all’impero mongolo.

viaggio in mongolia guerriero mongolo
Guerriero mongolo

Percorse l’ itinerario dell’andata tornò al campo di Batu Khan a metà settembre ritrovandovi il servo Nicola e il chierico Gosset. A metà ottobre proseguì lungo il mar Caspio raggiungendo Naxum in Azerbaigian e poi Shanshé nel regno di Georgia all’ epoca in mano mongola sostandovi prima di ripartire per l’ Armenia Zakaride fino alla capitale Ani Abnicum dalle centinaia chiese oggi ormai in rovina.

Di lì prese la carovaniera attraverso la Turchia anatolica fino al sultanato di Rum Selçuklu Devleti dei Selgiuchidi islamizzati giungendo a Konya che ne era capitale. Proseguì sulla costa nel regno di Cilicia dell’ Armenia Minor a Korycos imbarcandosi per la cristiana Cipro ove giunse a metà giugno, ripartendo sempre in terre cristiane fino alla città di Antiochia capitale dell’ omonimo principato ove giunse il 29 giugno 1255 dopo aver percorso dodicimila chilometri in gran parte a piedi tra la Turchia, i territori dell’Iran settentrionale, le pianure della Russia e le vaste steppe della Mongolia .

Un viaggio in Mongolia straordinario raccontato mirabilmente nel suo Itinerarium fratris Willielmi de Rubruquis de ordine fratrum Minorum, Galli, Anno gratia 1253 ad partes Orientales. consegnato al re Luigi IX in Francia, che assieme al Milione del grande veneziano Marco Polo, fu uno dei capolavori della letteratura di viaggi medievale.

Estratto da: Paolo del Papa Viaggiatori ed esploratori. Vol. Asia : Medioevo,Gli europei. ©

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